ALLA CORTE DEGLI ZAR!

 L’ANNO SCORSO MI SONO ACCONTENTATO DEL’ENCLAVE RUSSA DI KALININGRAD, MA QUESTA VOLTA, VISTO PERMETTENDO, MI DIRIGERO’ VERSO SAN PIETROBURGO, LA CORTE DEGLI ZAR DI RUSSIA.

 

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L’OCCASIONE E’ UN GRANDE RADUNO HARLEY DAVIDSON, H.O.G (HARLEY OWNERS GROUP).,MA NE APPROFITTERO’ PER DARE UN’OCCHIATA ALLA CITTA’, DA TURISTA.

 

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HO INCONTRATO IGOR SHERBAKOV, IL RESPONSABILE DELL’ORGANIZZAZIONE, IN TRE OCCASIONI, L’ANNO SCORSO AL FAAKER SEE, A MAGGIO ALLA BIKER FEST DI LIGNANO ED ALL’INIZIO DI LUGLIO AL 115° HARLEY DAVIDSON DI PRAGA.

 

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IGOR MI HA FORNITO TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI PER RAGGIUNGERE SAN PIETROBURGO, MI HA TRASMESSO I CONTATTI DI BIKERS ITALIANI CHE  DOVREBBERO PARTECIPARE  ALL’EVENTO, IL RECAPITO DEL PRESIDENTE DEL CHAPTER DI TALLINN CON IL QUALE MI INCONTRERO’ IL 1° AGOSTO PER ATTRAVERSARE INSIEME IL CONFINE ESTONE-RUSSO, DOVE DOVREMMO TROVARE UNA GREEN LANE.

INOLTRE MI HA FATTO CONTATTARE DA IRINA, LA SUA STRETTA COLLABORATRICE, CHE MI HA PRENOTATO L’ALBERGO.

 

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..E MI HA FORNITO I VISA SUPPORT PER IL RILASCIO DEL VISTO DI ENTRATA, PRESSO IL CONSOLATO RUSSO DI MILANO!

ORA INCROCIO LE DITA…E ASPETTO!

NEL FRATTEMPO HO PIANIFICATO UN POSSIBILE ITINERARIO, LA META PRINCIPALE E’ SAN PIETROBURGO, IL RESTO E’ SUSCETTIBILE DI QUALCHE CAMBIAMENTO..

 

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PER AVERE UN QUADRO COMPLETO DELL’ITINERARIO HO FOTOCOPIATO LE VARIE PAGINE DELL’ATLANTE ED HO REALIZZATO UN PICCOLO “COLLAGE”.

PER POTERNE AVERE LA VISIONE D’INSIEME  HO SFRUTTATO IL BASCULANTE DEL GARAGE, DI NECESSITA’ VIRTU’!

OVVIAMENTE E’ UN ITINERARIO DI MASSIMA, SICURA E’ LA META ALL’ANDATA: SAN PIETROBURGO, IL RITORNO POTREBBE SUBIRE VARIANTI, VEDREMO….

FINALMENTE SONO SICURO DI PARTIRE, IL VISTO E’ ARRIVATO, LE DATE SONO QUELLE GIUSTE ANCHE SE AVREI GRADITO UN PAIO DI GIORNI IN PIU’, PER SICUREZZA.

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AD OGNI BUON CONTO HO IL PASSAPORTO CON IL VISTO E QUINDI POSSO INIZIARE IL VIAGGIO VERSO LA CORTE DEGLI ZAR!

26 LUGLIO

AVVISO AGLI EVENTUALI LETTORI: ALCUNI VIDEO HANNO IL GRUPPO DATA/ORARIO SBAGLIATO, NON MI ERO ACCORTO DI NON AVERLO REGOLATO: SORRY!

PREPARATIVI.

SUPPORTO BORSONI, SUPPORTO VIDEO CAMERA, ENTRAMBI REALIZZATI DAL MASTRO ARCHIMEDE DA PRECENICCO E LUCIDATI DAL MASTRO, NONCHE’ FIGARO DI ALTA CLASSE, BENIGNO DA PERTEGADA!

27 LUGLIO (6)

29 LUGLIO (1)

FINISCO DI PREPARARE LE BORSE A TARDA SERA.

27 LUGLIO (2)

27 LUGLIO

SISTEMATI BAGAGLI ED ATTREZZATURE VARIE, LA MOTO E’ PRONTA A MUOVERE ED IO PURE.

NATURALMENTE UN PICCOLO PENSIERO A COLORO I QUALI INVECE DI PENSARE AI PROPRI AFFARI…

27 LUGLIO (4)

…CHE TRADOTTO A BENEFICIO DEI NON AUTOCTONI, SUONA PIU’ O MENO COSI’ “MEGLIO FAR INVIDIA CHE COMPASSIONE”!

AVEVO PROGRAMMATO DI MUOVERE ALLE 07,00 MA UN 40’ DI RITARDO CI STA.

AL BAR “AI TUBI”, A PALAZZOLO DELLO STELLA,  ALTRA FERMATA PER SALUTARE ALCUNI AMICI IN UNIFORME E NON, POI SI RIPARTE.

COME DA PROGRAMMA, STOP ALLA STAZIONE DI SERVIZIO PRIMA DI TARVISIO PER ACQUISTARE LA VIGNETTA.

DI SOLITO CI STA ANCHE UN CAFFE’ CON BRIOCHE, MA UN AUTOBUS HA SCARICATO UN’ORDA DI TURISTI ASSATANATI CHE SI ACCALCANO AL BANCONE, QUINDI…SI PROSEGUE

IL TEMPO E’ BUONO, SUI MONTI UNA LEGGERA BREZZOLINA, DIREI ANCHE PIACEVOLE.

SOLITO CONTROLLO DEGLI AUSTRIACI PER LE VIGNETTE E POI SI VA.

 

UN PAIO DI PIT STOP PER RIFORNIMENTO CARBURANTE E L’AUSTRIA SCORRE SOTTO LE RUOTE.

FINALMENTE IN VISTA DEL CONFINE CECO, MA IL CALDO SI FA INTENSO ED ANCHE LE CODE DI AUTOMEZZI.

NON CI SONO CONTROLLI MA I CAMION SI DEVONO FERMARE ALLA DOGANA E CI SONO ANCHE UN SACCO DI LAVORI IN CORSO.

IL CALDO SI FA SEMPRE PIU’ SENTIRE E QUANDO ENTRO A BRNO E’ DECISAMENTE INSOPPORTABILE.

FINALMENTE ARRIVO IN HOTEL, VADO A METTERE LA MOTO IN PARCHEGGIO, CHIUSO MA ALL’APERTO…

IL CANCELLO NON SI APRE!

SOTTO IL SOLE CON IL COMPLETO DI PELLE, NON E’ IL MASSIMO.

FINALMENTE SI APRE.

SISTEMO LA MOTO E SCARICO IL BORSONE, LA CAMERA NON E’ IL MASSIMO MA NE HO VISTE DI PEGGIO.

RELAX DI UNA MEZZ’ORETTA, DOCCIA RISTORATRICE, MEDICAZIONE ALLE DUE FERITE ALLE GAMBE E POI SCENDO PER CENA.

MEDICAZIONE (1)

PRIMA METTO IL SACCO ANTI PIOGGIA SULLA MOTO…

POI AL RISTORANTE, LAOTIANO, CHIEDO UN PIATTO A BASE DI POLLO E VERDURE, POCO PICCANTE…

27LUGLIO

SE LO AVESSI CHIESTO PICCANTE CHE MI AVREBBERO PORTATO?

DINAMITE?

COMUNQUE E’ BUONO.

MENTRE STO CENANDO MI PARE DI SENTIRE UN RUMORE FAMILIARE, MA STENTO A CREDERCI..

E’ VERO!

PIOVE!

ED ANCHE DI BRUTTO!

NON  MI POSSO SMENTIRE.

RIENTRO IN CAMERA PER IL REPORT, MA NON RIESCO AD INSERIRLO NEL SITO, VEDREMO DOMANI SE IL BUON MATTIA, MOSTRO INFORMATICO RIUSCIRA’ A DARMI UNA MANO.

INTANTO UN PO’ DI NUMERI:

KM 684

LITRI DI CARBURANTE 31.

A DOMANI

28 LUGLIO

LA NOTTE SCORSA HA PIOVUTO, LA MOTO E’ BAGNATA ED ANCHE LO “HUGE YELLOW CONDOM”.

ASCIUGATA VELOCE E POI COLAZIONE.

PARTENZA ALLE 09,00.

NON HO UNA META PRECISA, HO IMPOSTATO L’ARRIVO A MARIJAMPOLIE IN LITUANIA, MA E’ TROPPO LUNGA, OLTRE 900 KM.

NON SONO I KM CHE MI SPAVENTANO MA SO CHE TROVERO’ TRAFFICO SOSTENUTO.

E COSI’ E’!

LE STRADE STATALI SONO UN MARTIRIO, ATTRAVERSAMENTI PEDONALI (!!!), INCROCI SEMAFORICI, LAVORI IN CORSO, INCIDENTI.

 

IL CALDO SI FA SENTIRE, MI FERMO PER UN RIFORNIMENTO E PERDO UN’ORA!

PERSONALE ALLE CASSE GIOVANE ED INESPERTO, FOLLA DI CLIENTI, MAH…

RIPRENDO LA STRADA ED IN PROSSIMITA’ DI WARSAVIA COMINCIA A PIOVERE, FORTE, A TRADIMENTO!

FACCIO A TEMPO A VEDERE UN COLLEGA BIKER FERMO SULLA CORSIA DI EMERGENZA, SEDUTO SUL GUARD RAIL ED  ARRIVA UNA BELLA LAVATA!

MI FERMO  ANCH’IO , VELOCEMENTE COPRO I BAGAGLI E MI METTO LA GIACCA DEL COMPLETO ANTI PIOGGIA.

RIPARTO,

NATURALMENTE DOPO POCHI MINUTI SMETTE DI PIOVERE ED IL CALDO TORNA AD AUMENTARE.

CON LA GIACCA DI NYLON E’ SAUNA GARANTITA.

MA NON MI FERMO, SI SA MAI..

NEANCHE ME LO FOSSI SENTITO, ATTRAVERSANDO   WARSAVIA RICOMINCIA E STAVOLTA DI BRUTTO.

ACCELERATORE RIDOTTO A VELOCITA’ PRUDENZIALE E PIEDINO VICINO AL FRENO POSTERIORE.

POI MI RICORDO CHE HO TUTTI I DOCUMENTI NEL BORSELLO APPESO ALLA COSCIA E QUINDI FERMATA DI EMERGENZA SUBITO DOPO UNO SVINCOLO.

PIOVE CHE DIO LA MANDA, I CAMION MI PASSANO A 50 CM E MI LAVANO..

SCENDO VELOCE DALLA MOTO E….

L’OSCAR DELL’IMBECILLE QUEST’ANNO NON ME LO TOGLIE NESSUNO.

IL CAVALLETTO LATERALE NON E’ BEN MESSO ED IL KING SI ADAGIA, CON CALMA REGALE MA SI ADAGIA, E PER DI PIU’ A FILO DELLA CORSIA DI MARCIA DEI CAMION!

350 KG A PESO VUOTO, PIENO DI CARBURANTE APPENA FATTO (ALTRI 20 KG,) PIENO CARICO DI BORSONI (ALTRI 20 KG).

BIKERS DI PASSAGGIO NEMMENO L’OMBRA.

BENE, E’ ORA DI METTERE IN PRATICA LA MANOVRA HARLEY PER SOLLEVARE LA BESTIA.

FACCIO UN PAIO DI TENTATIVI POCO CONVINTI.

POI, IN CONSIDERAZIONE DEL FATTO CHE PIOVE SEMPRE DI PIU’, CHE MI LAVO AD OGNI PASSAGGIO DI UN MEZZO E CHE E’ UN PROBLEMA MIO, MI METTO IN POSIZIONE, DI SCHIENA, AFFERRO IL MANUBRIO E IL PARA BORSE POSTERIORE E, PIANO PIANO…

SE SONO CAPACE DI SOLLEVARE IL MIO KING A PIENO CARICO IN QUESTE CONDIZIONI SIGNIFICA CHE HO ANCORA “ATTITUDINE ” ED “AUTONOMIA” DA BIKER!

MOTORE E VIA.

PIU’ MI AVVICINO AL CONFINE E PIU’ LA STRADA SI FA PROBLEMATICA.

LAVORI IN CORSO OVUNQUE.

SONO LE 18,00 ED IO NON HO PRENOTATO DA NESSUNA PARTE.

VEDO UN MOTEL SULLA CORSIA OPPOSTA DELLA FUTURA AUTOSTRADA, FACCIO INVERSIONE APPENA POSSIBILE: NON C’E’ POSTO.

BENE.

ESCO ALLA PRIMA INDICAZIONE DI UN PAESE ED ENTRO NEL VIALE PRINCIPALE.

MI FERMO IN UN BAR E CHIEDO ALLA FANCIULLA SE PARLA INGLESE…

LASCIAMO PERDERE.

AD OGNI BUON CONTO MI INDICA SUL TELEFONINO IL NOME DI UN HOTEL DEL POSTO.

CHIAMO PER SAPERE SE HANNO UNA CAMERA LIBERA, LA SIGNORA CHE MI RISPONDE HA UNA CONOSCENZA DELL’INGLESE…PARI A QUELLA DELLA RAGAZZINA!

COMUNQUE PRENDO L’INDIRIZZO DA INTERNET E RAGGIUNGO IL POSTO.

NESSUNO.

RICHIAMO AL TELEFONO, LA SIGNORA MI DA UN ALTRO INDIRIZZO, QUALCHE CENTINAIO DI METRI PIU’ IN LA’.

SULLA STRADA C’E’ IL MARITO CHE GESTICOLA PER INDICARMI L’INGRESSO.

BEL POSTO, TRANQUILLO, PRIVATO, MOTO SOTTO LA TETTOIA!

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INCREDIBILE MA VERO ANCHE IL RISTORANTE!

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SONO DISIDRATATO, QUINDI UNA BIRRA PER RIPRENDERE CONOSCENZA POI DOCCIA RILASSANTE, MEDICAZIONE E SCENDO PER CENA.

IL LOCALE E’ ARREDATO CON GUSTO, LA CAMERA PICCOLINA E, PURTROPPO SENZA ARIA CONDIZIONATA, SPERIAMO…

LA CENA MOLTO BUONA, NOUVELLE CUISINE..

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E’ ORA DI REPORT E DI RIPOSARE.

DOMANI MATTINA COLAZIONE ALLE 09.00.

L’IDEA E’ QUELLA DI PASSARE PER KAUNAS E FERMARMI A RIGA PER LA NOTTE, MA VEDREMO.

PER I NUMERI:

KM 748

RIFORNIMENTI: TOTALE LT 55 (OGGI LA MEDIA SI E’ ABBASSATA PERCHE’ I KM IN AUTOSTRADA HANNO CONSENTITO UN’ANDATURA PIU’ ALLEGRA)..

A DOMANI.

29 LUGLIO

NOTTE INSONNE!

CALDO INSOPPORTABILE, NONOSTANTE LE FINESTRE APERTE, INOLTRE VERSO LE DUE UN PAIO DI COPPIE, PRESUMIBILMENTE RUSSE PENSANO BENE DI SGHIGNAZZARE PER UNA MEZZ’ORA…

MI ALZO VERSO LE SETTE E COMINCIO A PREPARARE IL BAGAGLIO, CARICO LA MOTO E FACCIO COLAZIONE.

AL MOMENTO DI PAGARE IL CONTO, IL TITOLARE MI FA UNO SCONTO PER LA NOTTE INSONNE: CENA E PERNOTTO 57 EURO, NIENTE MALE.

CALDO AFOSO, TANTO PER CAMBIARE.

IL NAVIGATORE E’ IMPOSTATO SU MARIJEMPOLIE, LA STRADA E’ UN FILM GIA’ VISTO: PEZZI DI AUTOSTRADA CHE TI FANNO BEN SPERARE MA APPENA ACCELERI ECCO L’INTERRUZIONE, RIDUZIONE DI CORSIA, ETC ETC ETC

DOPO UN DUECENTO KM ATTRAVERSO IL CONFINE CON LA LITUANIA.

RIFORNIMENTO CARBURANTE AL DI LA’ DEL CONFINE.

CINQUECENTO METRI E VEDO UN PO’ PIU’ AVANTI L’ASFALTO CHE FUMA..

NORMALE: ASFALTO CALDO + ACQUA FREDDA = VAPORE ACQUEO , RISULTATO DELLA PIOGGIA CHE BAGNA LA STRADA!

MA NON MI FERMO!

GUARDO IN SU’ E PENSO CHE SMETTERA’ A BREVE.

COSI’ E’.

MI CONGRATULO CON ME STESSO…

UN KM PIU’ AVANTI RIPRENDE.

CONTINUO A NON FERMARMI E QUESTA VOLTA FACCIO BENE, SMETTE E LA TEMPERATURA RISALE.

PIU’ MI AVVICINO AL CONFINE CON LA LETTONIA E PIU’ DIVENTA DIFFICILE PROCEDERE, TRATTI DI STRADA DISSESTATA, CODE DI MEZZI ANCHE PESANTI.

PER FORTUNA E’ DOMENICA.

MI SUPERANO UN PAIO DI BIKERS E DIETRO DI LORO UNO CON QUELLO STRANO TRIKE CHE VA IN RETROMARCIA…EH.. SI, VISTO CHE HA DUE RUOTE AVANTI ED UNA DIETRO…

MA DICO IO, SE TI COMPRI UN TRIKE, O COME DIAVOLO SI CHIAMA QUEL COSO, DEVI FARE LE CODE COME CON LA VETTURA, SE PIOVE TI BAGNI, MA CHI TE LO FA FARE.

POI IL CONDUCENTE ,APPROFITTANDO DELLA CODA FERMA, SCENDE A SISTEMARE I BAULETTI ED ALLORA CAPISCO: BELLO ANZIANOTTO MA TOSTO, COMPLIMENTI!

SI RIPRENDE.

A POCHE CENTINAIA DI METRI DAL CONFINE CON LA LETTONIA ECCO LA CODA DI MEZZI PESANTI.

NON SI PASSA, LA CORSIA E’ RISTRETTA PER I LAVORI.

APPROFITTO DI UNA STAZIONE DI SERVIZIO E SCAVALCO UN PO’ DI MEZZI E….ECCO IL MIO VECCHIARELLO TRI-RUOTATO IN CODA.

LO SORPASSO APPENA POSSO ED ATTRAVERSO IL CONFINE.

RE-IMPOSTO IL NAVIGATORE: DESTINAZIONE RIGA.

KM FATTI : MOLTO POCHI, MA ORE DI GUIDA TANTE.

AL PRIMO RIFORNIMENTO PROVO A VEDERE DI UN HOTEL NEI PARAGGI, IL GARMIN MI DICE DI ANDARE AVANTI UNA DECINA DI KM.

RIPARTO E DOPO SOLI TRE/QUATTRO KM VEDO UN’INSEGNA SULLA DESTRA A FIANCO DI UN MULINO A GRANDEZZA NATURALE.

LETTONIA

HOTEL CON TRE PULMAN FERMI ED UN PO’ DI VETTURE.

STOP.

CHIEDO ALLA GENTILE SIGNORINA:

  • AVETE UNA CAMERA?
  • IL RISTORANTE FUNZIONA?
  • UN POSTO SICURO PER LA MOTO?
  • INTERNET IN CAMERA?
  • ARIA CONDIZIONATA IN CAMERA?
  •  MI GUARDA  UN PO’ PREOCCUPATA, MA DICE DI SI QUASI A TUTTO, PER LA MOTO MI DICE CHE POSSO PARCHEGGIARLA APPENA FUORI DALL’INGRESSO, SOTTO LE TELECAMERE, VABBE’…                                         29 LUGLIO (2)

29 LUGLIO.

…PERO’, FIDARSI DELLE TELECAMERE E’ BENE, MA…

29 LUGLIO (3)

 

IN COMPENSO LA CENA TASSATIVAMENTE DALLE 19,00 ALLE 20,00

CERTO DICO IO, SONO LE 17,00, MANCO PER NIENTE, ORA LOCALE: SONO LE 18,00

NESSUN PROBLEMA, DOCCIA VELOCE E SCENDO.

LA MAGLIETTA MOSTRA I SEGNI DI UNA PICCOLA SUDATA..

29 LUGLIO. (2)

NEL FRATTEMPO, DIETRO IL KING, DUE GS, UNO CON TARGA ROMENA E L’ALTRO UNGHERESE.

CENA, NON MALE, ACCOMPAGNATA DA BIRRA FRESCA.

RIENTRO IN CAMERA, C’E’ ARIA CONDIZIONATA, MA AL PIANO, I LETTI SONO SUL SOPPALCO, SOTTOTETTO, E NON CI ARRIVA, IN COMPENSO C’E’ UN MINI VENTILATORE…

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29 LUGLIO. (3)

29 LUGLIO-

 

REPORT  E DOMANI SI VEDRA’

PER I NUMERI:

KM 473

RIFORNIMENTI: TOTALE LT 28

A DOMANI



30 LUGLIO

NOTTE QUASI INSONNE, TROPPO CALDO.

L’ARIA CONDIZIONATA SOTTOSTANTE NON RIESCE A RAGGIUNGERE IL SOPPALCO DOVE C’E’ IL LETTO.

IL VENTILATORE SERVE SOLO A MUOVERE ARIA CALDA.

NESSUN PROBLEMA, MI PREPARO CON CALMA.

COLAZIONE ALLE 09,00, I DUE BIKERS SONO GIA’ PARTITI.

PAGO E MI METTO IN STRADA.

I KM CHE MI SEPARANO DA TALLINN NON SONO MOLTI, MA DEVO PASSARE UNA FRONTIERA E NON CONOSCO LO STATO DELLE STRADE.

IL CALDO SI FA SUBITO INTENSO, AL PUNTO CHE DEVO FERMARMI DOPO POCHI KM A PRENDERE UNA COCA COLA FRESCA, BOTTIGLIETTA DI PLASTICA CHE DA NOI COSTA 2,50 QUI 0,99…

30 LUGLIO

DOPO UN DUECENTO KM ATTRAVERSO LA FRONTIERA, NESSUNA CODA, NESSUN CONTROLLO.

I RALLENTAMENTI NEI CENTRI ABITATI, MOLTI SEMAFORI E TANTI VELOX.

QUALCHE LAVORO IN CORSO MA NIENTE AL CONFRONTO DEI GIORNI PRECEDENTI

INCROCIO DUE POLIZIOTTI MOTOCICLISTI, CI PROVO, SALUTO DA BIKERS..INCREDIBILE, ENTRAMBI RISPONDONO E CON CONVINZIONE

PIT STOP PER RIFORNIMENTO CARBURANTE E COCA COLA, QUI IN ESTONIA 1,10…

CI SONO DUE HARLEISTI FINLANDESI CHE STANNO RIENTRANDO DOPO UN GIRO IN VARIE ZONE: POLONIA, GERMANIA, AUSTRIA, REPUBBLICA CECA.

NON VENGONO A SAN PIETROBURGO, MI FANNO CAPIRE CHE NON AMANO I RUSSI…

PROSEGUO E FINALMENTE ARRIVO A TALLINN.

MI FERMO, PIENO ED ENNESIMA COCA COLA!

QUI 1,25..

ORA DEVO TROVARE RIPARO PER LA NOTTE.

BOOKING NON MI E’ MOLTO DI AIUTO, IL PRIMO TENTATIVO MI RIPORTA INDIETRO DI QUALCHE KM, MA L’ALBERGO E’ DESOLATAMENTE IN DISUSO.

CI RIPROVO.

TORNO VERSO TALLINN, MI RITROVO IN PERIFERIA MA L’ALBERGO C’E’.

CHIEDO LUMI ALLA GENTILE SIGNORINA DELLA RECEPTION, INTERNET OK,

PARCHEGGIO SCOPERTO MA VIGILATO: OK

PARCHEGGIO TALLINRISTORANTE: C’E’ MA A BUFFET: QUASI OK.

SALGO IN CAMERA E…ANCHE QUI NIENTE ARIA CONDIZIONATA!

DEVE ESSERE L’ABITUDINE DELL’EX UNIONE SOVIETICA: SOFFRIRE IL CALDO PER APPREZZARE LA SIBERIA!

AD OGNI MODO SONO PRATICAMENTE DISIDRATATO PER CUI SCARICO I BAGAGLI IN CAMERA E CON LA MAGLIA MADIDA DI SUDORE, SENZA TOGLIERMI I PANTALONI DI PELLE, SCENDO AL BAR A FARMI UNA BIRRA FRESCA CHE MI RIPORTA ALLA VITA!

TORNO SU, DOCCIA E RELAX A LETTO CON VENTILATORE PUNTATO ADDOSSO.

L’ORARIO PER LA CENA E’ DALLE 18,00 ALLE 22,00 MA VISTO CHE SONO DECISAMENTE STRAVOLTO OPTO PER LE 18,30.

LA VARIETA’ NON E’ ECCEZIONALE, MA AVENDO SALTATO IL PRANZO, TUTTO VA BENE.

RITORNO IN CAMERA.

DEVO TROVARE QUALCHE ALTERNATIVA PER IL RIENTRO, ASSOLUTAMENTE NON PER LA STESSA STRADA, TROPPO TEMPO FERMO IN CODA.

VEDREMO.

PER I NUMERI:

RIFORNIMENTI: LT. 23

KM 405

A DOMANI

31 LUGLIO

NOTTE ABBASTANZA TRAVAGLIATA PER IL CALDO, MA PIANO PIANO MI CI STO ABITUANDO.

DUE VENTILATORI E FINESTRA APERTA, MA LA TEMPERATURA ALL’INTERNO DELLA STANZA E’ TORRIDA ED I MURI TRATTENGONO IL CALORE.

MI ALZO CON CALMA E GUARDO FUORI DALLA FINESTRA, IL VERDE A TALLINN NON MANCA..

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SCENDO A FARE COLAZIONE.

L’ALBERGO E’ PIENO DI GIOVENTU’, CI DEVE ESSERE QUALCHE OCCASIONE SPECIALE.

MOLTI RAGAZZI PARLANO SPAGNOLO, NEL MEZZO DUE STANGONE CON LA MAGLIA DEL TEAM VOLLEY ESTONE.

MI METTO IN CONTATTO VIA EMAIL CON REIN, IL BOSS DEL CHAPTER HARLEY DEL POSTO.

CI ACCORDIAMO PER INCONTRARCI DOMANI MATTINA, COSI’ TRAVERSEREMO IL CONFINE INSIEME.

ME NE STO IN GIARDINO A GODERMI LA FRESCURA MATTUTINA..

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POI DECIDO DI ANDARE IN CENTRO,  IN AUTOBUS, A VISITARE LA CITTA’ VECCHIA.

SI VA IN BUS

SI VA...

LA SIGNORA ALLA RECEPTION MI DA TUTTE LE INDICAZIONI, COMPRESO UN FOGLIO CON GLI ORARI DEGLI AUTOBUS.

LA FERMATA E’ A POCHI METRI DALL’HOTEL.

POCHI MINUTI E SALGO A BORDO.

IL TRAGITTO NON E’ LUNGO.

ENTRO NELLA CITTA’ VECCHIA, TANTA GENTE, UNA MAREA DI GRUPPI , LA GRAN PARTE CINESI.

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MI SIEDO PER GUSTARMI LA FAUNA CHE PASSA, LE LOCALI NIENTE MALE.

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UN BEL GIRO  LO MERITA..

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…IMMANCABILE LOCALE ITALIANO O PSEUDO TALE…

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E’ QUASI ORA DI METTERE QUALCOSA NELLO STOMACO, MA VORREI OPTARE PER IL PESCE, FA TROPPO CALDO PER BISTECCHE DI MAIALE ED AFFINI.

INTERNET MI AIUTA, CONSIGLIA UN LOCALINO PROPRIO FUORI DALLA PORTA DELLA CITTA’ VECCHIA.

TORNO INDIETRO E LO VEDO.

NON VOGLIO SEDERMI AI TAVOLINI SULLA STRADA, FA CALDO ED IN PIU’ LA FIUMANA DI GENTE E’ CONTINUA.

VORREI MANGIARE IN TRANQUILLITA’ E, POSSIBILMENTE , AL FRESCO.

LA CAMERIERINA, PROPRIO NIENTE MALE..

...BOCCONCINO...

 

..MI FA SALIRE AL PIANO SUPERIORE, C’E’ UN GIARDINO E TAVOLINI ALL’OMBRA.

PERFETTO!

BISTECCHINE DI LUCCIO CON POLENTINA, RUCOLETTA ED UNA SALSINA CHE SI FA APPREZZARE.

PIATTINO DI PESCE

BIRRA FRESCA.

APERITIVO LOCALE

SALUTE.

FINITO DI ACCONTENTARE LO STOMACO DECIDO DI RIENTRARE, IL CALDO AUMENTA.

FERMATA AUTOBUS BEN FREQUENTATA….

..IN BUONA COMPAGNIA

ASPETTANDO IL BUS

SOLITO AUTOBUS, SOLITO TRAGITTO, SOLITA FAUNA LOCALE INTERESSANTE.

APPENA RIENTRATO IN CAMERA MI PROGRAMMO UNA PARTE DEL RIENTRO.

NON VOGLIO ASSOLUTAMENTE TORNARE PER LA STESSA STRADA, NON CI SONO ITINERARI ALTERNATIVI SE NON PASSARE PER KALININGRAD O BIELORUSSIA, IN ENTRAMBI I CASI FRONTIERE OFF LIMITS.

PENSAVO DI PRENDERE IL TRAGHETTO DA SAN PIETROBURGO AD HELSINKI, IL 7 DATA DI SCADENZA DEL VISTO, MA NON C’E’ COLLEGAMENTO FINO AL 10.

BENE, IL 7 TORNO A TALLINN, PERNOTTO E PRENDO IL TRAGHETTO PER HELSINKI, ARRIVO IN PORTO ALLE  12,30 E RIPARTO ALLE 17,00 PER TRAVEMUNDE.

ARRIVO PREVISTO IL GIORNO DOPO ALLE 21,30.

PRENOTO UN ALBERGO NEI DINTORNI DI LUBECCA, POI PENSERO’ AD AMBURGO.

SCENDO PER CONFERMARE ANCORA UNA NOTTE E…SORPRESA, CAMERE PER DOMANI NESSUNA, TUTTE SOLD OUT!

MI DICONO DI PROVARE DOMATTINA..

SE POI NON CI SARA’ DISPONIBILITA’ SARANNO AFFARI MIEI.

NON SO PER QUALE RAGIONE MA IN TALLINN IN QUESTI GIORNI C’E’ UN AFFLUSSO ENORME DI TURISTI, PER CUI SAN BOOKING AIUTAMI TU!

DETTO E FATTO!

DOMANI MATTINA MI SPOSTO ALL’HOTEL ORU, CHE DOVREBBE ESSERE VICINO ALL’HARLEY DEALER DOVE MI DEVO INCONTRARE CON REIN.

SONO IN DUBBIO SE CENARE O MENO, MA CON QUESTA TEMPERATURA MEGLIO METTERE QUALCOSA NEL MOTORE.

CENA E RIENTRO IN CAMERA.

SCORTA D’ACQUA PER LA NOTTE.

A DOMANI

01 AGOSTO

MI ALZO CON COMODO MA NON TROPPO, NON HO MOLTO DA PREPARARE MA MEGLIO ESSERE PREVIDENTI.

TANTO PER CAMBIARE NON TROVO LA CHIAVE , PICCOLINA, DEL CAVETTO FERMA CASCO…

BEH, FACCIAMO COLAZIONE POI SI VEDRA’

IL CALDO E’ GIA’ NOTEVOLE, SIAMO ALLE 08,00 E SI AGGIRA SUI 30°.

RIBALTO TUTTI I BAGAGLI FINO A CHE NON SALTA FUORI LA CHIAVE!

SCENDO E PARTO.

ARRIVO SENZA  PROBLEMI AL DEALER.

IL TRAFFICO IN TALLINN E’ VERAMENTE SCARSO, PUR ESSENDO UN ORARIO DI PUNTA.

ENTRO, SALUTO, IN ATTESA DI REIN MI FACCIO UN GIRO TRA GLI SCAFFALI E MI COMPRO UNA MAGLIETTA DEL CHAPTER ESTONIA, MI SEMBRA IL MINIMO PER RINGRAZIARE DEL SUPPORTO.

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MENTRE ASPETTO  ARRIVANO DUE BIKERS, PADRE E FIGLIO.

IL FIGLIO HA COMPRATO UN’HARLEY QUALCHE MESE FA ED OGGI IL PADRE HA COMPRATO LA SUA!

MALATTIA CONTAGIOSA!

ARRIVA REIN, GENTILISSIMO, DOMANI MATTINA ALLE 09,00 CI SARANNO  TRE DEI SUOI BIKERS AD ASPETTARMI ED INSIEME ANDREMO A SAN PIETROBURGO.

RINGRAZIO E VADO IN ALBERGO, DOVE LA STANZA NON SARA’ PRONTA CHE ALLE 14,00…..

ASPETTO CON PAZIENZA.

FINALMENTE ALLE 14,00 MI DANNO LA CHIAVE.

OLTRE A QUESTO ANCHE UN CARTELLO DA APPORRE SULLA MOTO ATTESTANTE L’AVVENUTO PAGAMENTO DEL DOVUTO PER IL PARCHEGGIO.

CHIEDO COSA SUCCEDE SE DOVESSE PIOVERE, MI DICONO DI PROTEGGERLO..

ESCO..PRIME GOCCE..SUBITO IL COPRI BORSA E SOTTO IL CARTELLO, ORMAI E’ TRASPARENTE ED IL CARTELLO  SI VEDE BENE.

SPERIAMO NON DILUVI.

SALGO IN CAMERA, NON CI POSSO CREDERE: UNA SUITE CON TANTO DI JACUZZI ED ARIA CONDIZIONATA!

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MENTRE MI GUSTO QUESTA VISIONE SENTO QUALCOSA DI STRANO..

FUORI DILUVIA!

VUOI VEDERE CHE DOMANI MI FACCIO IL VIAGGIO SOTTO LA PIOGGIA?

LE PREVISIONI DANNO QUATTRO GIORNI DI PIOGGIA A SAN PIETROBURGO..

NO COMMENT!

INTANTO FACCIAMOCI QUESTA IMMERSIONE NELLA JACUZZI, POI SI VEDRA’!

IL TEMPO SEMBRA STIA MIGLIORANDO, VEDO UN PO’ DI SOLE FARSI SPAZIO TRA LE NUVOLE.

ASPETTIAMO ANCORA UN PO’ E VEDIAMO.

DECISAMENTE LE NUVOLE HANNO LASCIATO IL POSTO AD UN CIELO SERENO ED UN SOLE SCOTTANTE, NONOSTANTE SIANO ORMAI LE 19,00.

DECIDO DI ANDARE A CENARE NELLA CITTA’ VECCHIA.

AUTOBUS E VIA.

LA FERMATA E’ UN PO’ PIU’ LONTANA DELL’ALTRA VOLTA, MA NIENTE DI CHE.

AL SOLITO GRANDE CONFUSIONE DI TURISTI, SENTO PARLARE ANCHE ITALIANO, MA NON UN GRUPPO, DIREI PIUTTOSTO COPPIE DI AMICI.

SO GIA’ DOVE VOGLIO ANDARE, NIENTE PESCE STASERA MA UN BEL TAGLIO DI CARNE!

APPENA ENTRATO NELLA CITTA’ VECCHIA, SULLA SINISTRA  , AVEVO NOTATO UN RISTORANTE SPECIALIZZATO IN BISTECCONE, IL GOODWIN, VOGLIO PROVARE.

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TAVOLINI SULLA STRADA TUTTI OCCUPATI, MA IO VOGLIO MANGIARE AL FRESCO ED IN TRANQUILLITA’.

PIANO SUPERIORE, NESSUNO ED ARIA CONDIZIONATA!

BISTECCHINA DA NON PIU’ DI 400 GRAMMI CON SALSA AL PEPE, ACCOMPAGNATA DA UNA BIRROZZA, CHE VOLERE DI PIU’ DALLA VITA?

QUALITA’ OTTIMA!

DECIDO DI FARE QUATTRO PASSI SULLA STRADA DEL RIENTRO, INVECE DI PRENDERE L’AUTOBUS ALLA PRIMA FERMATA, MI INCAMMINO.

SUONA IL TELEFONO!

REIN MI AVVISA CHE I PIANI SONO CAMBIATI.

IL POSTO DI FRONTIERA DI NARVA E’ AL COLLASSO: MACCHINE, MOTO…UN INFERNO!

I MIEI ACCOMPAGNATORI MI ASPETTERANNO DOMANI MATTINA AL PORTO, 10,30 TRAGHETTO PER HELSINKI, ARRIVO ALLE 12,30 ED ENTREREMO IN RUSSIA DA UN ALTRO VALICO, NON SO QUALE.

IL PROBLEMA E’ FARE IL BIGLIETTO ALLE 21,00.

RIENTRO IN HOTEL ED IL RAGAZZO DELLA RECEPTION SI PRODIGA, ALLA FINE HO IL BIGLIETTO DI IMBARCO IN MANO.

CAZZEGGIANDO DEL PIU’ E DEL MENO GLI CHIEDO SE PER CASO QUESTA STANZA E’ LIBERA IL 7.

LO E’, PER FORZA, E’ UNA SUITE CHE COSTA 185 € A NOTTE!

PER NON SO QUALE MOTIVO IO HO AVUTO UN UPGRADE A COSTO ZERO, BENE, E MI SONO PURE GODUTO LA JACUZZI.

RIENTRO IN CAMERA.

REPORT.

A DOMANI

2 AGOSTO

LA NOTTE NON E’ PASSATA TRANQUILLA.

NON SONO ABITUATO AD ANDARE “A TRAINO” DEGLI ALTRI, PER CUI L’IDEA DI DOVER DIPENDERE DA ESTRANEI PER UN ITINERARIO ALTERNATIVO, NON MI RENDE PARTICOLARMENTE ENTUSIASTA.

MA GLI ACCORDI VANNO RISPETTATI.

TRA L’ALTRO REIN SI E’ DIMOSTRATO DI UNA DISPONIBILITA’ ASSOLUTA E QUINDI…

MI ALZO DI BUONORA E PREPARO IL “MISERO” BAGAGLIO.

SCENDO ED INIZIO A SISTEMARE IL KING.

E’ COMPLETAMENTE BAGNATO, LA PIOGGIA INTENSA DI  IERI POMERIGGIO HA LASCIATO IL SEGNO, IN PIU’ L’UMIDITA’ DELLA NOTTE NON HA CERTO GIOVATO.

COLAZIONE E PRONTO AL LANCIO.

COME AL SOLITO SONO ABBONDANTEMENTE IN ANTICIPO.

L’APPUNTAMENTO E’ ALLE 10,00 AL TERMINAL D DEL PORTO, POCO DISTANTE DALL’HOTEL, MA IO MI MUOVO ALLE 09,OO.

MA….MI BASTANO UN PAIO DI KM PER RESTARE IN PANNE!

NON CI POSSO CREDERE!

LA PEDALINA A BILANCIERE DEL CAMBIO NON RISPONDE PIU’, O MEGLIO, RIESCO  A FAR ENTRARE UN PAIO DI MARCE E POI RESTA DESOLATAMENTE “FLOTTANTE”.

STOP.

TELEFONO SUBITO A REIN PERCHE’ INFORMI I COLLEGHI BIKERS DI NON ASPETTARMI, POI FACCIO INVERSIONE E MI DIRIGO VERSO L’HARLEY DEALER.

QUESTA VOLTA LA RICHIESTA DI SUPPORTO NON E’ PER INFORMAZIONI, SOLO E PURTROPPO PER ASSISTENZA MECCANICA.

VIENE CONVOCATO IL CAPO MECCANICO.

DISCENDENTE DIRETTO DELL’ULTIMO GUERRIERO VIKINGO!

ALTO QUANTO ME, ROBUSTO, BARBA LUNGA , TATUATO IN OGNI DOVE SIA DATO DI VEDERE,

DI POCHISSIME PAROLE E TANTO MENO PREDISPOSTO AL SORRISO.

GLI SPIEGO LA SITUAZIONE, RISPOSTA :”DAMMI LE CHIAVI DELLA MOTO”, CI SALE SOPRA E SPARISCE.

NEL FRATTEMPO SALGO AL PIANO SUPERIORE PER PRENDERE UN CAFFE’ CON I 50 CENTESIMI CHE, SEMPRE GENTILMENTE, VENGONO OFFERTI DAL DEALER.

MA NON E’ GIORNATA, INFATTI METTO LA MONETA, SCHIACCIO IL PULSANTE ED IL CAFFE’ SE NE SCENDE NELLO SCARICO, INFATTI, DICONO CHE SE NON METTI IL BICCHIERE….

ALTRA MONETINA, QUESTA VOLTA MIA, E RIESCO A BERE IL IL MIO ESPRESSO.

SONO PASSATI POCHI MINUTI ED IL VIKINGO RIEMERGE DA UN SOTTOSCALA CON DUE PEZZI METALLICI IN MANO CHE PRESUMO PROVENGANO DALLA MIA CAVALCATURA.

ME LI MOSTRA E MI DICE “IL PERNO E’ ROTTO, BISOGNA CAMBIARLO”, LO GUARDO CON ARIA MESTA E GLI CHIEDO, POCO SPERANZOSO SE HA IL RICAMBIO DISPONIBILE.

MI GUARDA CON UNO SGUARDO CHE DI SOLITO, PROBABILMENTE RISERVA AGLI ESSERI INFERIORI E NON NORMODOTATI E MI DICE “TI PARE CHE IO NON LO ABBIA?”

E SE NE VA.

DOPO POCHISSIMI MINUTI RIAPPARE IN SELLA AL MIO KING CHE NITRISCE, PARDON, ROMBA DI GIOIA.

ODINO TI RINGRAZIO, IL TUO VIKINGO HA FATTO IL MIRACOLO!

NON LO BACIO PERCHE’ CON I VIKINGHI NON SI SA MAI COME POTREBBE ANDARE A FINIRE…

PAGO, SALUTO E PARTO.

PER DOVE?

HO PRESO IN CONSIDERAZIONE DUE IPOTESI:

N° 1: VADO FINO AL VALICO DI NARVA, SONO CIRCA 200 KM DI STRADA ABBASTANZA SCORREVOLE, SE C’E’ ECCESSIVO AFFOLLAMENTO GIRO LA MOTO, TORNO A TALLINN, PASSO LA NOTTE IN ALBERGO E DOMANI TRAGHETTO A HELSINKI E PASSO LA FRONTIERA DA LA’

N° 2: VADO COMUNQUE AL VALICO DI NARVA, SE LA SITUAZIONE NON E’ CAOTICA MI METTO IN ATTESA E ATTRAVERSO IL CONFINE.

NON CONOSCO IL VALICO PER CUI MI PRESENTO DAVANTI AI CANCELLI, RIGOROSAMENTE SBARRATI.

ESCE UN POLIZIOTTO CHE MI CHIEDE SE HO LA PRENOTAZIONE (?????).

CAPISCE CHE NON SONO MOLTO ESPERTO DI QUESTA COSA, MI INDICA LA STRADA PER ANDARE A RITIRARE QUESTA “PRENOTAZIONE”.

ARRIVO NEL POSTO INDICATO, UN ENORME PIAZZALE DOVE SONO IN ATTESA UN BEL PO’ DI BIKERS, MA NEANCHE TANTI, MACCHINE POCHE, E QUALCHE ALTRO MEZZO.

MI PARE CHE POSSA ESSERE ACCETTABILE.

IL SOLE PICCHIA FORTE, DI OMBRA NEANCHE A PARLARNE, PER FORTUNA C’E’ UN CHIOSCHETTO DOVE FACCIO APPROVVIGIONAMENTO DI BEVANDE FRESCHE,

SONO LE 11,30.

RITIRO IL BIGLIETTO DOPO UN’ORA ABBONDANTE E MI TRASFERISCO DAVANTI AI CANCELLI.

DOPO UN’ATTESA ACCETTABILE SI SPALANCANO LE PORTE DEL PARADISO ED ENTRIAMO.

GLI  AGENTI DELLA  POLIZIA ESTONE  CI CONTROLLANO I DOCUMENTI, PERSONALI E DELLE MOTO, MA SONO SOLO IN DUE E QUINDI…

POI CI FANNO ANDARE…QUALCHE CENTINAIO DI METRI PIU’ AVANTI, SUL PONTE CHE ATTRAVERSA UN FIUME CHE APPARENTEMENTE SEGNA IL CONFINE CON LA RUSSIA, NOI SOPRA A CUOCERCI E QUALCHE DECINA DI METRI PIU’ SOTTO LA GENTE FA IL BAGNO!

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INFATTI SULL’ALTRA SPONDA UNA GENTILE E PROCACE POLIZIOTTA RUSSA TIENE LA SBARRA RIGOROSAMENTE ABBASSATA.

PASSA OLTRE UN’ORA E FINALMENTE CI FA PROCEDERE VERSO L’ENNESIMO PIAZZALE CON LE CORSIE DI CONTROLLO.

ALTRA POLIZIOTTA.

CI FA INCOLONNARE CON UN CIPIGLIO DEGNO DEL MIGLIOR VLADIMIR.

CONTROLLO PASSAPORTI.

SEMPRE SOTTO UN BEL SOLE AFRICANO…

PASSA IL TEMPO, LENTO MOVIMENTO PER UN TRASFERIMENTO DI 15 METRI.

CONTROLLO DOGANALE.

QUESTA VOLTA UNA SEMPRE PROCACE E TARCHIATA POLIZIOTTA MI CONTROLLA I FOGLI CHE HO PRECEDENTEMENTE COMPILATO E, CON FARE INDISPETTITO, MI DICE IN UN RUSSO COMPRENSIBILISSIMO CHE NON VANNO BENE!

ME NE DA’ ALTRE DUE COPIE DA COMPILARE CORRETTAMENTE.

AGLI ORDINI.

RESTITUISCO ED OVVIAMENTE MI FA NOTARE CHE CI SONO DELLE IMPRECISIONI, COLPA DEL CALDO.

FINALMENTE  MI RICONSEGNA UNA COPIA DEBITAMENTE TIMBRATA.

MENTRE ASPETTAVO HO NOTATO LE SUE UNGHIE, LACCATE CON UNO SMALTO FUCSIA CHE NON PASSA INOSSERVATO.

NEL MOMENTO IN CUI MI PORGE IL FOGLIO LE PRENDO LA MANO, DELICATAMENTE, ELLA MI GUARDA COME PER INCENERIRMI.

ESIBISCO IL MIO MIGLIOR SORRISO, LE INDICO LE UNGHIE E LE FACCIO UN “TENERO”  SEGNO DI OK!

UN GELATINO AL SOLE CI AVREBBE MESSO PIU’ TEMPO A SCIOGLIERSI.

MI REGALA UN SORRISO CHE VIENE DAL CUORE ED UNO “SPASSIBA” CHE LA DICE LUNGA.

ESCE DAL GABBIOTTO E FA SPOSTARE TUTTI PER FARMI PASSARE.

FASCINO LATINO..

RIPRENDO LA VIA PER SAN PIETROBURGO.

PIT STOP IMMEDIATO PER RIFORNIMENTO CARBURANTE ED IDRICO.

SI VA, LA STRADA E’ SCORREVOLE MA IL FONDO STRADALE NON E’ DEI MIGLIORI, PIU’ MI AVVICINO ALLA META E PIU’ LE CONDIZIONI DEL MANTO ASFALTATO PEGGIORANO.

BUCHE DI DIFFERENTI ERE GEOLOGICHE MALDESTRAMENTE RATTOPPATE.

IL KING SALTA LETTERALMENTE DA UNA ALL’ALTRA.

FINALMENTE LA CITTA’!

ED UN BELLISSIMO TRAFFICO.

IL NAVIGATORE MI DA’ INDICAZIONI IN CIRILLICO IL CHE MI RENDE FELICE.

SECONDO IL GARMIN SAREI ARRIVATO, MA NON VEDO SEGNI DI HOTEL.

AL SEMAFORO NOTO UNA BELLA POLIZIOTTA, GIOVANE, MORA E SLANCIATA, POSSO FARE A MENO DI CHIEDERLE INFORMAZIONI?

NO, SAREBBE INEDUCATO.

LEI MI GUARDA ED IN PERFETTO RUSSO MI DICE CHE L’ALBERGO E’ LI, MA DOVE LO SA SOLO LEI.

MI ABBANDONA MA IO NON DESISTO, QUESTA VOLTA DUE POLIZIOTTI , GIOVANI E DISPONIBILI, UNO DEI DUE MI INDICA DOVE DOVREBBE ESSERE L’HOTEL, POCHE CENTINAIA DI METRI PIU’ AVANTI.

NEL FRATTEMPO ARRIVANO IN SOCCORSO UNA COPPIA DI RAGAZZI CHE MI IMPOSTANO IL NAVIGATORE!

RIPARTO E COME PER MIRACOLO ECCO APPARIRE L’HOTEL!

MENTRE STO PARCHEGGIANDO DAVANTI ALL’INGRESSO “IMPERIALE” SBUCANO FUORI DUE GIANNIZZERI CHE MI GUARDANO CON SGUARDO TRUCE.

COME PUO’ PERMETTERSI UN BIKER NERO E SPORCO, SUDATO COME UN CAVALLO DOPO UNA CORSA, DI PARCHEGGIARE DI FRONTE, MA PROPRIO DI FRONTE, AL QUATTRO STELLATO HOTEL AMBASSADOR?

OVVIAMENTE LORO PARLANO IN RUSSO ED IO GLI SPIEGO, IN INGLESE, CHE HO UNA STANZA PRENOTATA.

NESSUN EFFETTO VISIBILE, MA IMPROVVISAMENTE ESCE DALLA PORTA GIREVOLE, CON EFFETTO MARILIN MONROE, UNA RAGAZZOTTA ROBUSTA, VESTITA DA PRIMA COMUNIONE, CHE MI FA PARCHEGGIARE E SPIEGA AI DUE MASTINI CHE NON SONO IL NEMICO PUBBLICO MA UN CLIENTE CHE ARRIVA SOTTO MENTITE SPOGLIE.

SCARICO I BAGAGLI, FACCIO CHECK IN, PAGO E SALGO IN CAMERA, RIGOROSAMENTE ACCOMPAGNATO DAL BOY CHE TRASPORTA I MIEI BORSONI.

4° PIANO, CAMERA NIENTE MALE ANCHE SE HA VISTO TEMPI MIGLIORI, RINGRAZIO 5 VOLTE (5 EURO) IL BOY E FINALMENTE MI RILASSO.

IL CALDO E’ STATO SOFFOCANTE, AL PUNTO CHE IL SUDORE E’ AFFIORATO ANCHE DAL COMPLETO IN PELLE!

DOCCIA IMMEDIATA E POI SCENDO A DARE UN’OCCHIATA.

LA HALL E’ PIENA DI GENTE, C’E’ UN BEL GRUPPO DI ITALIANI ATTEMPATI CHE SE LA TIRANO..

PROBABILMENTE CETO MEDIO ALTO CHE APPROFITTANO DELLE OFFERTE DEI TOUR OPERATORS E CHE QUANDO ENTRANO IN UN HOTEL CON PORTA GIREVOLE SI SENTONO COME MAGNATI DEL PETROLIO, PERO’ GIRANO IN AUTOBUS..

CENTO METRI PIU’ AVANTI VEDO L’INSEGNA: LONDON PUB.

BENE, ANDIAMO A VEDERE COSA OFFRE.

GUINNESS E COSTICINE DI MAIALE.

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DEGNA FINE DI UNA GIORNATA COMINCIATA MALE E FINITA BENE.

ORA REPORT E A DOMANI.

PER I NUMERI:

KM TOTALI AD OGGI; 2.704

RIFORNIMENTO: LT 18

3 AGOSTO

CHI SE LO IMMAGINAVA CHE LA RUSSIA, ALL’ALTEZZA DI SAN PIETROBURGO AVESSE IL PROBLEMA DEL SOLSTIZIO?

IO NO DI SICURO, MA QUANDO APRO GLI OCCHI E VEDO CHIARO DALLA FINESTRA IMMAGINO CHE SIANO ALMENO LE  05,30.

INVECE L’OROLOGIO MI DICE 03,00.

GIA’, A SAN PIETROBURGO IL SOLSTIZIO PIENO SI HA A GIUGNO – LUGLIO, AD AGOSTO LE ORE DELLA NOTTE INIZIANO A ROSICCHIARE QUALCOSA A QUELLE DELLA LUCE, A FINE AGOSTO SI CONFERMA IL CICLO NORMALE, PER POI AVVIARSI, IN PIENO INVERNO, A CIRCA 4 ORE DI LUCE PER GIORNO.

BENE, TERREMO IN DEBITA CONSIDERAZIONE PER QUESTA NOTTE, TENDONI TIRATI.

INTANTO DIAMO UN’OCCHIATA DALLA FINESTRA..

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..NON MALE.

MI PREPARO E SALGO AL 9° PIANO PER LA COLAZIONE.

MANGIARE CON LO SPETTACOLO DI SAN PIETROBURGO IN BASSO E’ IMPAGABILE, FA VENIR VOGLIA DI ATTARDARSI PER GODERNE LA BELLEZZA.

SI INTRAVEDONO PARECCHIE CUPOLE DORATE, UNA CARATTERISTICA DI QUESTA CITTA’ CHE E’ STATA PER LUNGO TEMPO LA CAPITALE DELLA RUSSIA.

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PERALTRO CON I SUOI 6 MILIONI DI ABITANTI E’ LA SECONDA CITTA’ DELLA NAZIONE.

MA E’ ORA DI ANDARE A CERCARE LA LOCATION  DELL’HARLEY, USCIRE DALL’INGRESSO E VEDERE CHE TUTTI I TURISTI SI FERMANO A GUARDARE LE TRE MOTO, NON HA PREZZO…

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MUNITO DI MAPPA COME UN TURISTA CINESE MI AVVIO VERSO L’IGNOTO.

TALMENTE IGNOTO CHE DOPO UNA CAMMINATA DI UN PAIO DI KM, L’ATTRAVERSAMENTO DI UN PONTE CHE NON DOVREBBE ESSERCI, MI RENDO CONTO DI AVER  PRESO LA DIREZIONE SBAGLIATA.

DA QUALSIASI PARTE SI GUARDI, IN FONDO ALLA STRADA SI INTRAVEDONO CUPOLE DORATE..

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STRADA FACENDO NOTO CHE LE CALATE DELLE GRONDAIE, DI DIMENSIONI ESAGERATE, SERVONO SICURAMENTE A FARE ANCHE ABBONDANTI PEDILUVI QUANDO PIOVE….

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INOLTRE BARRIERE ARCHITETTONICHE DA AMMIRARE..

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RITORNO SUI MIEI PASSI ED APPENA RIESCO A FERMARE  UN TAXI MI FACCIO PORTARE A DESTINAZIONE.

ALL’INGRESSO C’E’ ALEKSANDRA, L’AIUTANTE DI IRINA, APPENA MI VEDE MI ABBRACCIA E MI SPEDISCE SUBITO ALLA HOSPITALITY PER LA CONFERENZA DEL BUSINESS CLUB HARLEY RUSSO.

MI REGISTRANO, SOLITO BRACCIALETTO, ENTRO E TROVO IGOR, ABBRACCIONI, RINGRAZIAMENTO PER ESSERE VENUTO.

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PERO’ UNA FRECCIATINA NON POSSO FARE A MENO DI TIRARLA, AVREBBE DOVUTO ESSERE PREDISPOSTA UNA GREEN LANE AL CONFINE ED INVECE…

SEMBRA DESOLATO.

MI CHIEDE SE VOGLIO FARE UN INTERVENTO DURANTE LA CONFERENZA, DECLINO L’INVITO, MI ACCONTENTO DI SENTIRE GLI ALTRI.

SPUNTI INTERESSANTI MA CIRCOSCRITTI A QUEST’AREA.

ECCEZIONALMENTE INTERVENGONO IL CHAPTER DI DUBAI E QUELLO DELLA CAMBOGIA, MA NON PER PROPOSTE OPERATIVE.

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ALLA FINE RINFRESCO, COME DA COPIONE, MOLTO BEN CURATO E PERSONALE ALL’ALTEZZA.

UNA FOTO DI RITO CON IGOR E POI FACCIO UN GIRETTO.

A DIRE IL VERO NON E’ MOLTO “ABBONDANTE” COME PRESENZE.

INCONTRO IL RAPPRESENTANTE DELLA CAMBOGIA CHE MI RACCONTA CHE ANCHE A LUI E’ TOCCATA UN’ATTESA ANORMALE IN AEROPORTO, MAL COMUNE..

POI MI DICE CHE HA PRENOTATO UN TOUR PER LA VISITA A PETERHOF, LA RESIDENZA DEGLI ZAR,

NON HO ALTRI IMPEGNI E CREDO CHE POSSA VALERE I 60 EURO.

MI PRENOTO ANCHE PER DOMANI ALLE 17,00, VISITA AI TETTI DI SAN PIETROBURGO ED ANCHE AD UN PUB…

NELL’ATTESA VADO A VEDERE IL MERCHANDISING UFFICIALE DELLA MANIFESTAZIONE, UNA MICRO PATCH 20 EURO….

RASSEGNIAMOCI…VEDO ANCHE PER LE MAGLIETTE: UNA PER ME ED UNA CIASCUNA PER LE PICCOLE.

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NON CHIEDO IL PREZZO PERCHE’ LE RITIRO DOMANI, DOPO AVER CHIESTO QUALE DISEGNO GRADISCONO LE PRINCIPESSINE.

SI PARTE, 14,30, SIAMO UNA QUINDICINA.

USCIAMO DA SAN PIETROBURGO, LA RESIDENZA E’ A CIRCA UN’ORA DI STRADA.

QUANDO ARRIVIAMO, OLTRE A NOTARE LA FIUMANA DI GENTE, SI RIMANE COLPITI DALLA MAESTOSITA’ DEL COMPLESSO!

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IO NON SONO UNO CHE SI PERDE NELL’AMMIRARE OPERE D’ARTE, MA QUI E’ DIVERSO.

PRIMA DI ENTRARE NELLA RESIDENZA CI FANNO CALZARE DEI SOPRASCARPE ED INIZIA IL GIRO.

DA VEDERE, RACCONTARLO NON RENDE L’IDEA.

CREDO CHE SIA SUFFICIENTE A GIUSTIFICARE UN VIAGGIO A SAN PIETROBURGO.

SALONI SFOLGORANTI DI LUCI E SPECCHI, MOBILI DI  INESTIMABILE VALORE, TUTTO DA AMMIRARE.

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POI USCIAMO ALL’APERTO.

QUI SI RESTA SENZA FIATO A VEDERE L’INSIEME SPETTACOLARE: STATUE DORATE, FONTANE CHE SI RIFANNO A QUELLE DI VERSAILLES, GIARDINI.

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BELLO, VERAMENTE BELLO.

SI RIENTRA.

PIU’ O MENO LA SOLITA ORETTA.

CHIEDO AD ANNA, LA NOSTRA GIOVANE MA BRAVA GUIDA, COSA CI SIA DA VEDERE, PRIORITARIAMENTE, LEI CI SPIEGA: GITA NOTTURNA IN BATTELLO, STAZIONE DELLA METROPOLITANA ED UNA CHIESA.

VEDREMO.

RIENTRO IN ALBERGO, DOCCIA E PUB.

C’E’ ANCHE UN DUO CHE SUONA, NIENTE MALE ED IL PIATTO E’ QUELLO TIPICO..

2..agosto

ME NE TORNO

DOMANI C’E’ LA PARADE, MA NON E’ CHE NE ABBIA MOLTA VOGLIA, PER CERTO NOTERANNO SE MANCO, VEDREMO.

REPORT.

A DOMANI.

4 AGOSTO

VORREI RESTARE UN PO’ DI PIU’ A LETTO MA L’OROLOGIO BIOLOGICO NON PERDONA, ANZI, CON LE TENDE SCURE TIRATE MANDA SEGNALI IN CONTINUAZIONE, NEANCHE AVESSI IMPEGNI DI LAVORO.

OGGI ANDRO’ IN MOTO ALLA LOCATION.

NON HO VOGLIA DI PARTECIPARE ALLA PARATA, MA DEVO FARE ACQUISTI, PER CUI IL BORSONE DELLA MOTO MI FA COMODO.

SONO DA POCO PASSATE LE 09,30 E L’AFFLUSSO E’ SCARSO, COME E’ GIUSTO CHE SIA.

MI DOMANDO, MA PERCHE’ MAI ABBIAMO FATTO UN EMBARGO VERSO LA RUSSIA??

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DOVREMMO STRINGERE IL PIU’ POSSIBILE I RAPPORTI…

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MI GIRO E MI RIGIRO.

UN PO’ DI QUA E UN PO’ DI LA’.

ESCO A FARE QUATTRO PASSI ED A CAMBIARE UNA TRENTINA DI EURO.

IN UNA LATERALE DEL CENTRO NOTO CHE HANNO MESSO DEI PARA SPRUZZI ALLE CALATE DI GRONDA,, EVIDENTEMENTE QUI ABITANO PERSONE PIU’ IMPORTANTI..

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RIENTRO E VADO A VEDERE DELLE MAGLIETTE PER I PICCOLI, PER LE BIMBE NON HO PROBLEMI, PER IL PICCOLO HO SEMPRE QUALCHE DIFFICOLTA’, CRESCE A VISTA D’OCCHIO!

FATTO.

ORA ASPETTIAMO IL RIENTRO DELLA PARATA.

QUANDO ARRIVANO FANNO SEMPRE UN BELL’EFFETTO.

DAL PALCO MUSICA ROCK, FUMOGENI, COMMENTI A VOCE ALTISSIMA.

 

SEGUE LA “IMPALCATA” DEI CHAPTER PARTECIPANTI, SONO TANTI, QUASI TUTTI DELL’AREA.

IMPALCATA

FINISCONO ALLE 15,00 PASSATE.

VADO ALL’HOSPITALITY, CI SONO DUE BIKERS SVIZZERI, ANCHE LORO LONG RANGE BIKERS, VIAGGIANO IN DUE.

DEVO FAR PASSARE IL TEMPO, IL TOUR INIZIA ALLE 17,00.

INTANTO UN CERTO LANGUORINO MI SPINGE VERSO L’AREA DEL FOOD.

SI CUOCE DI TUTTO: SPIEDINI DI CARNE, SPIEDINI DI VERDURE, HAMBURGER, KEBAB..

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OPTO PER UN HAMBURGER  ED UNA COCA COLA, NON HO ECCESSIVO APPETITO, GIUSTO PER  TAPPARE QUEL BUCHINO NELLO STOMACO.

MI SIEDO SOTTO IL TENDONE AD ASCOLTARE UN PAIO DI BAND, NIENTE MALE, SPECIE I ROCCHETTARI.

 

FINALMENTE E’ ORA DEL TOUR.

SIAMO QUELLI DI IERI, MENO IL CHAPTER CAMBOGIA.

BUS PICCOLO, PER 9 PERSONE BASTA ED AVANZA.

IL TRAFFICO E’ PESANTE MA NON DOBBIAMO FARE MOLTA STRADA, INFATTI DOPO UNA VENTINA DI MINUTI ARRIVIAMO ALLA ZONA DOVE SONO COLLOCATI  I PALAZZI  ANTEGUERRA.

VERE PICCIONAIE DOVE VIVEVANO, E FORSE ANCORA VIVONO MIGLIAIA DI PERSONE.

SIAMO QUI PER SALIRE SUL TETTO E VEDERE SAN PIETROBURGO DALL’ALTO.

IN EFFETTI, PER LEGGE, IN CITTA’ NON POSSONO ESSERE COSTRUITI PALAZZI PIU’ ALTI DI QUESTI, FA ECCEZIONE UN GRATTACIELO CHE SVETTA SULL’ARENA MA CHE FU COSTRUITO PRIMA DELLA LEGGE.

GAS PROM RECENTEMENTE HA PRESENTATO UN PROGETTO PER LA COSTRUZIONE DI UN MEGA GRATTACIELO MA E’ STATO BOCCIATO.

SALIAMO PARECCHIE RAMPE DI SCALE.

PRIMA DI RAGGIUNGERE IL TETTO, LA NOSTRA GUIDA CI FA UN BRIEFING PER LA SICUREZZA, CI FA FIRMARE PER ACCETTAZIONE, CI CONSEGNA UN SOTTOCASCO ED UN CASCO.

SALIAMO UN PAIO DI SCALE DI FERRO ED USCIAMO SUL TETTO, LA VISTA E’ BELLISSIMA, SVETTANO LE CUPOLE DORATE DELLE CHIESE E SI PUO’ VEDERE TUTTA SAN PIETROBURGO.

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UNA BREZZOLINA PIACEVOLE CI INVITEREBBE A RESTARE MA DOBBIAMO ANDARE A VISITARE UN PUB DOVE PRODUCONO BIRRA LOCALE E DOVE AVREMO L’OPPORTUNITA’ DI ASSAGGIARNE CINQUE TIPI DIVERSI.

SCESI IN STRADA NOTIAMO CHE IL TRAFFICO E’ AUMENTATO PER CUI LA GUIDA, IRINA, DECIDE DI ANDARE A PIEDI, NON E’ LONTANISSIMO E SGRANCHIRSI LE GAMBE NON FA CERTO MALE.

CAMMINIAMO PER UNA VENTINA DI MINUTI A PASSO SVELTO ED ARRIVIAMO AL PUB.

UN RAGAZZO, UNO DEI TITOLARI, CI DA’ IL BENVENUTO E CI SPIEGA LE ORIGINI DELLA LORO PRODUZIONE, IN GRAN PARTE COPIATA DA STATI CON VECCHIA TRADIZIONE DI MASTRI BIRRAI: GERMANIA, POLONIA, REPUBBLICA CECA.

ANCHE IL MALTO ED IL LUPPOLO VENGONO IN GRAN PARTE IMPORTATI.

INIZIA L’ASSAGGIO.

IL PRIMO BICCHIERE E’ UNA CLASSICA LAGER, BUONA MA NIENTE DI SPECIALE, IL SECONDO HA UN ACCENTUATO SAPORE DI MANGO, NON MI PIACE,  IL TERZO ED IL QUARTO ASSOLUTAMENTE LONTANI DAL MIO GUSTO, INFATTI LASCIO I TRE BICCHIERI PIENI, IL QUINTO E’ UNA PIU’ O MENO CLASSICA BIRRA SCURA, ACCETTABILE.

NEL FRATTEMPO CI HA RAGGIUNTO ANNA, LA NOSTRA GUIDA DI IERI, LE DIAMO UN PASSAGGIO FINO ALLA LOCATION, POI GRANDI SALUTI.

E’ ORA DI RIENTRARE, PRENDO LA MOTO E MI FACCIO STRADA, MOLTO LENTAMENTE, TRA LA FOLLA.

ORA E’ UN VERO AMBIENTE DA MOTORADUNO!

FACCIO UN PEZZO CONTROMANO, MA E’ AUTORIZZATO, PERO’ MEGLIO TENERE GLI OCCHI APERTI, LE MACCHINE SONO TUTTE PARCHEGGIATE NEL VERSO GIUSTO ED IN CASO DI INCIDENTE IL RUSSO HA SEMPRE RAGIONE.

AL SEMAFORO MI SI ACCOSTA UNA BIKER, OGGI E’ LA SECONDA, UNA ALL’ANDATA ED ORA AL RITORNO, IN COMUNE HANNO DELLE VISTOSE GINOCCHIERE, BENE!

HOTEL, DOCCIA E LONDON PUB.

RIENTRO.

REPORT.

A DOMANI

5 AGOSTO

PENULTIMO GIORNO DI TURISMO A SAN PIETROBURGO E…PIOVE.

NON MALE.

COLAZIONE E CAZZEGGIO NELLA HALL.

MANDO UN SMS VIA FACEBOOK AD IRINA, LA GUIDA, SE PUO’ ACCOMPAGNARMI DOMANI A VEDERE LE ULTIME DUE PARTI DELLA CITTA’ CHE MERITANO UNA VISITA, UN RISTORANTE VERAMENTE TIPICO E QUALCHE ACQUISTO DI SOUVENIR, SE LI COMPRA LEI SICURAMENTE RISPARMIO.

VEDREMO.

NEL FRATTEMPO SMETTE DI PIOVERE MA IL TEMPO NON E’ DEI MIGLIORI.

NON SO COSA FARO’, NEL FRATTEMPO CERCO DI AGGIORNARE I REPORT.

E’ UN LAVORO ABBASTANZA LUNGO, BISOGNA CONTINUAMENTE FARE L’UPDATE O RISCHIO DI PERDERE TUTTO (GIA’ SUCCESSO, E NON UNA VOLTA SOLA!).

I VIDEO RICHIEDONO MOLTO TEMPO, MA S’HA DA FARE!

VERSO LE 16,30 STACCO E SCENDO.

CHIEDO ALLA CONSIERGE, GIOVANE, SIMPATICA E, PERCHE’ NO, ANCHE CARINA INDICAZIONI SUL RISTORANTE “TEPLO”, SULLA BASILICA E SULLA VECCHIA STAZIONE METRO.

SECONDO LEI POSSO ANDARE TRANQUILLAMENTE  A PIEDI, UNA QUINDICINA DI MINUTI, A SUO DIRE, ALLA BASILICA ED IL RISTORANTE E’ VICINISSIMO AL LUOGO DI CULTO, MA MI CONSIGLIA DI PRENOTARE IL TAVOLO PER LA CENA.

LA METRO DOMANI.

LE DO ASCOLTO, DI FATTO HA RAGIONE, ARRIVO NEI PRESSI DELLA BASILICA E VEDO CHE C’E’ UNA MAREA DI GENTE CHE ASPETTA DI ENTRARE.

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INVECE SOTTO IL PONTE C’E’ L’IMBARCADERO CON I BATTELLI CHE FANNO UN TOUR DEI CANALI.

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DETTO E FATTO!

IL TOUR E’ INTERESSANTE, SI POSSONO AMMIRARE IMPONENTI EDIFICI FATTI COSTRUIRE DA PIETRO IL GRANDE, CON LA PROGETTAZIONE DI ARCHITETTI ITALIANI.

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NELL’INTENZIONE DELLO ZAR C’ERA L’IDEA DI RENDERE SAN PIETROBURGO UNA SECONDA AMSTERDAM E CREDO CI SIA RIUSCITO.

NOTO CHE C’E’ UN’ABBONDANTE DISSEMINAZIONE DI TELECAMERE, EHHH LA GRANDE MADRE RUSSIA…

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IL TOUR DURA CIRCA 90 MINUTI, MA GLI ULTIMI VENTI REGISTRANO UN NOTEVOLE CALO DI TEMPERATURA E PIOGGERELLINA.

SBARCHIAMO.

A DIRE IL VERO SONO INFREDDOLITO.

VADO A CERCARE IL RISTORANTE.

UN’INSEGNA MISERA, QUASI INVISIBILE, UN PORTONE , ANZI UN PORTONACCIO…

MI ADDENTRO E SBUCO IN UN CORTILE, MOLTI TAVOLINI E TUTTI OCCUPATI.

DAVANTI A ME TRE MATRONE AUTOCTONE CHIEDONO SE C’E’ POSTO..

RISPOSTA NEGATIVA.

LA  RAGAZZA ADDETTA AL RICEVIMENTO OSPITI MI GUARDA CON PIGLIO SCORAGGIANTE, MA QUANDO LE DICO CHE HO PRENOTATO MI SORRIDE, CHIEDE “QUANTI SIETE?” RISPOSTA SOLITA “UNO SOLO MA GRANDE!”

MI ACCOMPAGNA DI SOTTO.

RISTORANTINO ORIGINALE.

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ARRIVA LA CAMERIERA E MI PORGE IL MENU’, GENTILMENTE LO RIFIUTO, LEI MI GUARDA CON FARE SORPRESO, MA IO LE CHIEDO DI FARE DI ME CIO’ CHE VUOLE…PURCHE’ SIA A BASE DI PESCE

ALLIBITA MI CHIEDE SE MI FIDO DI LEI SENZA SAPERE COSA MI PORTERA’, ESATTO!

SE NE VA ESTASIATA.

MA MENTRE AL TAVOLO ACCANTO QUATTRO AMERICANAZZI SI LAMENTANO PER I TEMPI DI ATTESA, IO VENGO SERVITO A RAZZO:

ANTIPASTO

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MAIN COURSE

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DESSERTIMG_2212

 

VODKA, QUANDO DICO ALLA CAMERIERA CHE ME LA PORTA “NASDROVIA”, MI GUARDA E SORRIDE CONTENTA, “SPASSIBA”

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ESPRESSO, UNO DEI PEGGIORI CHE MAI ABBIA BEVUTO…

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PAGO…

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ED ESCO.

SONO IN DUBBIO SE FAR CHIAMARE UN TAXI, NON VOGLIO PRENDERE UN’ALTRA DOSE DI FREDDO, SPECIE DOPO CENA.

FA CALDO!

IL TEMPO DI SAN PIETROBURGO NON PUO’ CHE STUPIRE.

CAMMINATA DIGESTIVA DI UNA QUINDICINA DI MINUTI…CHI CAMMINA E CHI CAVALCA….

 

..E RIENTRO IN ALBERGO, PRIMA DI SALIRE IN CAMERA RINGRAZIO DOVEROSAMENTE LA CONSIERGE.

REPORT.

A DOMANI

6 AGOSTO

IL METEO NON E’ CHE UN’IDEA MOLTO ASTRATTA.

OGGI, CONTRARIAMENTE ALLE PREVISIONI, PIOVE!

DOPO COLAZIONE SCENDO NELLA HALL PER VEDERE COSA MI RISERVERA’ LA GIORNATA.

LA COPPIA DI ESTONI CHE AVEVA LA MOTO PARCHEGGIATA A FIANCO ALLA MIA SI STA PREPARANDO A PARTIRE.

VESTIZIONE ESTIVA…

IGOR, IL MARITO, SI ACCENDE UN SIGARILLO E LA PIOGGIA AUMENTA DI INTENSITA’.

MA DOPO QUALCHE MINUTO SPUNTA UN RAGGIO DI SOLE: BUON VIAGGIO.

LUI MI DA IL SUO RECAPITO TELEFONICO DI TALLINN, PER QUALSIASI NECESSITA’ POSSO CHIAMARLO, QUESTA E’ LA FAMOSA SOLIDARIETA’ TRA BIKERS, SPERI SEMPRE DI NON AVERNE BISOGNO, MA SE CAPITA..

E’ TEMPO DI DECIDERE COSA FARE.

PRIMA DI PARTIRE DEVO, O MEGLIO, VORREI:

  • VISITARE LA CATTEDRALE DI SANT’ISACCO;
  • VISITARE LA STAZIONE METRO;
  • COMPRARE UN PO’ DI SOUVENIR.

VISTO IL TEMPO CHE VOLGE AL MEGLIO MI INCAMMINO VERSO LA STAZIONE METRO PIU’ VICINA.

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SI ENTRA CON UN TICKET (UNA MONETINA) DEL COSTO DI 45 RUBLI, MENO DI UN EURO.

CHIEDO INFORMAZIONI AD UN PAIO DI ADDETTI CON IL MIO RUSSO FIGURATO, CAMBIO UN PAIO DI LINEE E FINALMENTE ARRIVO ALLA STAZIONE DELLA METRO PIU’ VECCHIA DI TUTTA LA LINEA.

RAGAZZI….DA RESTARE SENZA FIATO!

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MA QUELLO CHE COLPISCE E’ LO STATO DELLA METRO IN GENERALE, NON UN GRAFFITO, NIENTE SPORCIZIA PER TERRA, NIENTE CALCA ALLE FERMATE…

I CONVOGLI SI SUSSEGUONO ININTERROTTAMENTE CON INTERVALLI DI POCHI MINUTI.

RIEMERGO.

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DEVO DIRE CHE ATTRAVERSARE I TUNNEL DELLA METRO PONE A RISCHIO DI BRONCOPOLMONITE!

C’E’ UNA CONTINUA CORRENTE D’ARIA, MOLTO FORTE ED ABBASTANZA FRESCA, PER CUI SE SI E’ SUDATI….

ALL’ESTERNO SOFFIA UNA BELL’ARIETTA, MA C’E’ IL SOLE.

MI FERMO IN UN BAR, MI ATTIZZA L’IDEA DI MANGIARE UNO SHAWARMA, MI RIPORTA ALLA MENTE QUANDO IL GRANDE PINO VILLA ED IO LO MANGIAVAMO TUTTI I GIORNI PER PRANZO, SUI CAMPI MINATI , IN LIBANO.

RITORNO IN ALBERGO.

IL PIANO E’ FATTO.

RESTA LA CATTEDRALE E LO SHOPPING.

INTANTO CERCO UN RISTORANTE NEI PRESSI DELLA CATTEDRALE, NON IL TEPLO, VISTO CHE CI SONO STATO IERI, MA CE N’E’ UN ALTRO LI VICINO DI CUI PARLANO BENE, LO “STROGANOFF”, VEDREMO.

PER EVITARE PROBLEMI CHIEDO ALLA CONSIERGE DI PRENOTARMI UN TAVOLO.

QUINDI, AD UNA CERTA ORA DEL POMERIGGIO, ANDRO’ A PIEDI ALLA CATTEDRALE E DOPO PIT STOP AL RISTORANTE.

PER LO SHOPPING..NON VOGLIO RENDERMI LA VITA DIFFICILE, BOUTIQUE DELL’ALBERGO.

POMERIGGIO DEDICATO AD AGGIORNARE IL  POST, MA COME AL SOLITO COMBINO QUALCOSA DI INCOMPRENSIBILE, PRIMA CANCELLO UN’OTTANTINA DI FOTO CHE POI, NON SO COME, RIESCO A RECUPERARE, POI RIESCO A FARLE APRIRE IN PAINT, CON DIMENSIONI ENORMI!

MAH…VEDREMO, CON L’ASSISTENZA ON LINE DEL MOSTRO SACRO DELL’INFORMATICA, DOTTOR MATTIA DEL PALUDO DI LATISANA…

ALLE 16, 20 SCENDO PER ANDARE VERSO SANT’ISACCO.

C’E’ UN’ARIA CHE AL SOLE E’ PIACEVOLE MA ALL’OMBRA DA’ DECISAMENTE FASTIDIO.

IO INIZIO A SENTIRE QUALCHE EFFETTO DELLE CORRENTI D’ARIA FREDDA DELLA METRO, UN PO’ DI RAUCEDINE E QUALCHE COLPO  DI TOSSE, SPERIAMO BENE.

COMUNQUE ARRIVO ALLA CATTEDRALE, PIENO DI GENTE, O IN ALTO PER SALIRE ALLA SOMMITA’ O CHE FA LA CODA PER IL BIGLIETTO PER ACCEDERE ALLA CHIESA, O AL COLONNATO SULLA CUPOLA.

IO OPTO PER LA CHIESA.

COME AL SOLITO INTERNI MAESTOSI, LE VARIE RELIGIONI NON HANNO MAI FATTO A MENO DI ESIBIRE SFARZO, SE NON ALTRO PER ALLIBIRE I FEDELI, SOPRATTUTTO QUELLI DI UNA VOLTA.

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MI AGGIRO PER LE NAVATE, INDUBBIAMENTE BELLO.

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GIRONZOLO PER LA CATTEDRALE FINO  ALLE 18,20 E POI ESCO PER ANDARE AL RISTORANTE CHE DOVREBBE ESSERE A NON PIU’ DI 5/8 MINUTI A PIEDI.

SUPPORTATO DALLA INDISPENSABILE PIANTINA DELLA CITTA’ , TROVO LA VIA ED IN LONTANANZA VEDO ANCHE QUELLE CHE SEMBRANO TENDE DI RISTORANTE.

MI AVVICINO, E’ LUI, “STROGANOFF STEAK HOUSE”.

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ENTRO, PORTA GIREVOLE…

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MI ACCOLGONO DUE LEGGIADRE FANCIULLE, HO PRENOTATO, LA RAGAZZOTTA DIETRO IL BANCO HA UN’ARIA SMARRITA.

AL COGNOME AGGIUNGO “HOTEL AMBASSADOR”, LE TORNA IL SORRISO.

MI ACCOMPAGNANO AD UN TAVOLO E MI AFFIDANO ALLE AMOREVOLI CURE DI UN CAMERIERE SVEGLIO E SIMPATICO.

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CI CAPIAMO AL VOLO!

DAL MENU’:

  • BALTIC ANCHOVY FOR VODKA;
  • TRUE STROGANOFF;
  • POTATOES AND MUSHROOMS;
  • DRAFT BEER.

LE ACCIUGHE SONO SQUISITE, LA VODKA PURE!

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LA STROGANOFF NOTEVOLE E MOLTO ABBONDANTE;

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PATATE E FUNGHI BUONI.

DESSERT?

NON CREDO PROPRIO, HO ANCORA QUALCHE SINTOMO DI RAFFREDDORE QUINDI…VODKA E CAFFE’.

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TREMO ALL’IDEA, MA POI MI DEVO RICREDERE, NE HO BEVUTI DI PEGGIO…MA ANCHE MOLTI DI MEGLIO!

ESCO SODDISFATTO E FACCIO CHIAMARE UN TAXI, NON HO PROPRIO VOGLIA DI FARMI QUESTA LUNGA CAMMINATA CON QUEST’ARIA FASTIDIOSA.

ALBERGO.

PREPARO I BAGAGLI, DOMATTINA VORREI INIZIARE IL VIAGGIO DI RIENTRO NON PIU’ TARDI DELLE 09,00..

A DOMANI

REPORT.

7 AGOSTO

QUANDO GIA’ DI TUO FAI FATICA A DORMIRE E POI UN IMBECILLE DI UNA CAMERA, NON SI SA QUALE, PENSA BENE DI FARSI UNA LUNGA DOCCIA ALLE 02,30…

PRENDIAMOLA CON FILOSOFIA, CONTROLLIAMO L’ALBEGGIARE: 02,53.

E POI CONTIAMO LE PECORE FINO ALLE 06,30.

PORTO GIU’ IL PRIMO BORSONE.

CI SONO UN PAIO DI OPERAI DELL’HOTEL, ADDETTI ALLE PULIZIE, CHE GENTILMENTE MI CHIEDONO SE POSSO SPOSTARE LA MOTO PERCHE’ DOVREBBERO LAVARE LA PENSILINA SOVRASTANTE IL PORTONE D’INGRESSO.

DETTO E FATTO.

SALGO, PRENDO L’ALTRO BORSONE E SPOSTO LA MOTO.

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COLAZIONE, CI SONO UN PAIO DI TURISTI, PRESUMO AMERICANI E SPOSATI, SULLA SESSANTINA, PESO TOTALE AD OCCHIO..310 KG, CHE FANNO RAZZIA.

SALATO, DOLCE, POI ANCORA SALATO, POI DOLCE E SALATO..

LI LASCIO AL LORO EDEN E MI AVVIO AL PIANO TERRA.

SALDO GLI ULTIMI CONTICINI: LAVANDERIA E MINIBAR E METTO IN MOTO.

IMPOSTO IL NAVIGATORE, QUI E’ D’OBBLIGO TENERE D’OCCHIO LA MAPPA CHE SCORRE E LA STRADA DAVANTI.

IL GARMIN MI PORTA FUORI SAN PIETROBURGO SENZA ESITAZIONE.

IN LONTANANZA, MA NEMMENO TROPPO, VEDO UNA BRUTTA NUVOLAGLIA CHE SOVRASTA IL CAMMINO CHE STO INTRAPRENDENDO.

LA TEMPERATURA E’ SCESA DI PARECCHIO, IL TABELLONE DICE 16°, MA MAN MANO CHE MI ALLONTANO DALL’ABITATO ED ENTRO NELLE ZONE ALBERATE SCENDE ANCORA DI UN PAIO DI GRADI.

LE CONDIZIONI DELLA STRADA SONO LE STESSE, MALANDATE E’ DIRE POCO, MA STANNO LAVORANDO.

MI AVVICINO VELOCEMENTE AL CONFINE DI NARVA.

IL TRAFFICO NON E’ NE’ INTENSO NE’ SOSTENUTO.

PRIMA BARRIERA: DUE MILITARI CHE MI CHIEDONO QUALCOSA, RISPOSTA: “SONO ITALIANO”… PUOI ANDARE…

SECONDA BARRIERA, A RIDOSSO DEL CONFINE, POLIZIOTTA CARINA, PASSAPORTO.

PIAZZALE DEL CONTROLLO DOGANA E PASSAPORTO AGAIN.

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NON CI SONO MOLTE MACCHINE, SONO LE 10,30, MI RASSEGNO.

QUATTRO FILE : DUE PER I RUSSI E DUE PER LA COMUNITA’ EUROPEA.

NON VOGLIO FARLA LUNGA, ALLE 11,20 SONO IN TERRITORIO ESTONE , FUORI DAI CANCELLI DEL CONFINE!

INCREDIBILE!

SE PENSO ALLE CINQUE ORE DELL’ANDATA..

RIPRENDO LA STRADA, DI QUESTO PASSO PENSO CHE ARRIVERO’ IN ALBERGO VERSO LE 14,00, GIUSTO QUANDO FANNO IL CHECK IN.

NOTO I SOLITI CARTELLI DI “PERICOLO RENNE”, ANCHE QUI  L’ALLEVAMENTO DI QUESTI ANIMALI COSTITUISCE FONTE DI REDDITO.

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NEI PUNTI DOVE EVIDENTEMENTE C’E’ PIU’ ATTRAVERSAMENTO HANNO DIPINTO SULL’ASFALTO LA FIGURA DELLA RENNA A GRANDEZZA NATURALE.

PIT STOP PER RIFORNIMENTO AD UNA VENTINA DI KM DA TALLINN.

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HO UN CERTO LANGUORINO PER CUI MI FACCIO UN KEBAB CON COCA COLA.

FINALMENTE ARRIVO IN ALBERGO, OVVIAMENTE LA CAMERA NON E’ PIU’ QUELLA DELL’ALTRA VOLTA, MA VA BENE LO STESSO.

SCARICO E APRO IL BORSONE.

MI ASSALE UN DUBBIO.

NON RICORDO DI AVER VISTO LA PRENOTAZIONE DEL TRAGHETTO TALLINN- HELSINKI..

IN EFFETTI..

MANDO UNA EMAIL A DIRECT FERRIES, CUI SI SONO BEN GUARDATI DAL RISPONDERE.

POI ALLA FINE, “RAVANANDO” SUL TELEFONO, RIESCO A RECUPERARLA.

ALLA FACCIA LORO CHE GIA’ PENSAVANO AL DOPPIO INCASSO, NON GLI BASTA IL BIGLIETTO PAGATO E NON USUFRUITO DELL’ALTRA VOLTA!

DOCCISSIMA E POI ME NE VADO ALLA CITTA’ VECCHIA CON IL BUS, 2 EURO E PASSA LA PAURA.

GIRONZOLO, QUALCHE SPESUCCIA E POI DECIDO DI FARE IL TURISTA 100%.

MI SIEDO AD UN TAVOLINO DI UN RISTORANTE, SULLA STRADA.

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IN COMPENSO:

  • LA BISTECCA E’ OTTIMA;

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  • ASSISTO IN DIRETTA AD UN TENTATIVO, MOLTO MALDESTRO, DI PRESUNTO SUICIDIO DA UN’ALTEZZA DI POCO PIU’ DI DUE METRI, BRUTTE COSE  DROGA ED ALCOOL.

 

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SI RIENTRA, PREPARO IL MATERIALE DA METTERE NEL BORSONE.

NEL FRATTEMPO ARRIVA LA COPIA DELLA PRENOTAZIONE DA PARTE DI DIRECT FERRIES, SORRY PER LE PAROLACCE.

REPORT.

A DOMANI

8 AGOSTO

HO DORMITO, LA STANZA E’ PICCOLA MA IL LETTO E’ OK.

06,30 LA SVEGLIA.

SOLITI PREPARATIVI POI MI AVVIO AL TERMINAL D.

STRANAMENTE C’E’ TANTO TRAFFICO, COMUNQUE NEL GIRO DI UNA QUINDICINA DI MINUTI SONO AL CHECK IN.

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CORSIA  N°5 E ASPETTO.

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NON SAPEVO CHE CI FOSSERO LE CORSIE PRIVILEGIATE, MI PARE CHE SIA LA PRIMA VOLTA CHE LE VEDO, AD OGNI BUON CONTO, PRIVILEGIATE O NO LE MOTO SALGONO PER PRIME, DI SOLITO.

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INFATTI, DOPO NON MOLTO, ARRIVA L’ADDETTO E CI FA SALIRE.

MOTO POCHE, NEMMENO UNA DECINA, IMBARCO VELOCE E PARTIAMO PRIMA DEL PREVISTO, IL MARE E’ UNA TAVOLA, TANTO E’ VERO CHE IN GARAGE CI DANNO UNA SOLA CINGHIA PER FISSARE LE MOTO.

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UN PO’ DI SOLE IN COPERTA PRIMA DI STACCARCI DAL MOLO..

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SEDUTO AL PUB DI BORDO MI SORSEGGIO UN BLACK COFFEE ASCOLTANDO MUSICA LIVE.

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IL DUO SUONA BENE ED E’ UN PIACERE ASCOLTARLO.

 

IN MEN CHE NON SI DICA ATTRACCHIAMO AD HELSINKI.

ESCO DAL TERMINAL E MI FERMO PER FARE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE, NON HO L’INDIRIZZO DEL TERMINAL D’IMBARCO PER TRAVEMUNDE, SOLO PORT  OF VUOSAARI, CHE PER ME E’ COME DIRE PORTO DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE.

VADO AVANTI LENTAMENTE FINO A CHE TROVO UN TAXISTA FERMO.

GENTILE, ANZI DI PIU’.

QUANDO GLI DICO CHE PENSAVO FOSSE TUTTO LO STESSO COMPRENSORIO PORTUALE FA UN SORRISETTO E MI INFORMA CHE HELSINKI E’ UN PO’ PIU’ GRANDE DI TALLINN ED HA BEN 5 PORTI!

ATTIVA IL SUO GPS E TRASCRIVE I DATI DELLA MIA DESTINAZIONE SUL MIO GARMIN.

VERAMENTE GENTILE , DI SOLITO I CONDUCENTI DI TAXI NON SONO COSI’  DISPONIBILI.

PARTO.

DISTANZA DALLA META: BEN 20KM!

MENO MALE CHE SONO IN ANTICIPO, LE STRADE DEL CENTRO SONO UN CONTINUO CANTIERE, TANTO PER CAMBIARE, CAPISCO CHE IN INVERNO NON RIESCONO A LAVORARE MA..

SBAGLIO STRADA SOLO UNA VOLTA, MA PERCORRO SOLAMENTE UN PAIO DI CENTINAIA DI METRI, FACCIO INVERSIONE E POI, CON UNA MANOVRA CHE SICURAMENTE QUESTI FINNICI DEFINIREBBERO DA ROGO ESPIATORIO, RIPRENDO LA RETTA VIA (PRATICAMENTE HO SVOLTATO DOVE ERA VIETATO MA PASSANDO SULLE STRISCE PEDONALI, ORRORE!)

LA STRADA FINALMENTE SI FA PIU’ SCORREVOLE, PRENDE L’ASPETTO DI UNA SUPERSTRADA, SE NON ADDIRITTURA DI UN’AUTOSTRADA.

AUMENTO IL RITMO ED IN MEN CHE NON SI DICA ECCO IL CARTELLO CON LE INDICAZIONI DEL PORTO.

AL CHECK IN POCHE MACCHINE, SULLA CORSIA DI TRAVEMUNDE DUE AVANTI A ME E NEL PIAZZALE NON MOLTISSIME.

GENTILISSIMA LA RAGAZZA DEL CHECK, MI PREANNUNCIA CHE NEL GIRO DI  MASSIMO UNA MEZZ’ORA DOVREMMO IMBARCARE.

PASSA  QUALCOSA IN PIU’  DI MEZZ’ORA, NEL FRATTEMPO ARRIVANO ALTRI DUE RAGAZZI IN MOTO, UNO CON TARGA FRANCESE L’ALTRO ESTONE.

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FINALMENTE ARRIVA LA MACCHINA DELLA FINNLINES CHE FA DA APRIPISTA E CI ACCOMPAGNA ALL’IMBARCO.

ARRIVATI IN GARAGE CI FANNO PARCHEGGIARE NEGLI STALLI RISERVATI ALLE MOTO.

SEGNO CHE C’E’ LA POSSIBILITA’ DI  “BALLARE”, PER DI PIU’ LE CINGHIE DI FISSAGGIO NON SONO IL TOP, SE SAPEVO PORTAVO LE MIE.. AD OGNI BUON CONTO FISSO IL KING IN QUATTRO PUNTI ED IN AGGIUNTA QUATTRO ZEPPE ALLE RUOTE, DOVREBBE ESSERE SICURO.

LA NAVE SEMBRA PIU’ UN PORTA CONTAINER CHE UN FERRY, MA MI DEVO RICREDERE, DENTRO HA TUTTI I CONFORT.

 

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SALGO IN CABINA, SOLITA, NIENTE MALE, TRE POSTI TUTTI PER ME!

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NON HO PIU’ VOGLIA DI “ATTENDAMENTI” O SOLUZIONI  TIPO OSTELLO, DOVE DEVO ASPETTARE PER FARE DOCCIA O TOILETTE, HO RAGGIUNTO LA PACE DEI SENSI DA QUESTO LATO E DESIDERO PRIVACY E TRANQUILLITA’.

OVVIO CHE QUESTO HA UN COSTO, QUINDI SI RIDUCE LA DURATA E SI CONTENGONO LE SPESE, O SI STA A CASA.

POGGIATI I BAGAGLI FACCIO LA SOLITA ESPLORAZIONE, IO SONO AL NONO PIANO, LA PARTE GODERECCIA E’ ALL’UNDICESIMO.

NON MALE, PARECCHIA GENTE CHE SI AGGIRA PER  IL PONTE E PARECCHI FANNO MERENDA, PANINI, TOAST, TRAMEZZINI, DOLCI, IO MI ACCERTO CHE LA BIRRA SIA OK E MI STUZZICO CON PATATINE E NOCCIOLINE.

E’ PRESTO QUINDI DOCCIA E RELAX.

NON POTRO’ POSTARE IL REPORT PERCHE’ INTERNET NON E’ DISPONIBILE, SE NON A PAGAMENTO, ED HA UN COSTO ESORBITANTE, PAZIENZA, LO PREPARO E LO POSTERO’ DOMANI SERA QUANDO SBARCO O DOPODOMANI QUANDO ARRIVERO’ AD AMBURGO.

VERSO LE 19,00 SALGO AL RISTORANTE, PREZZO FISSO MA E’ COME DAI CINESI, ANZI MEGLIO PERCHE’ QUI, OLTRE A MANGIARE QUANTO VUOI PUOI ANCHE BERE QUANTO VUOI, DALL’ACQUA, AL VINO, ALLA BIRRA, AI SUPERALCOLICI, AL CAFFE’.

BELLA MANGIATA DI PESCE, ABBONDANTE, COMPRESI UN PAIO DI CUCCHIAI DI CAVIALE, UNO NERO ED UNO ROSSO.

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MI TRATTENGO AL TAVOLO FINO ALLE 20,30, ORA DI CHIUSURA DEL RISTORANTE, POI SCENDO IN CABINA.

NON C’E’ SERVIZIO DI GESTORE TELEFONICO, SIAMO TROPPO AL LARGO, FORSE DOMANI SE COSTEGGEREMO QUALCHE NAZIONE.

NEL FRATTEMPO, BUONA NOTTE.

A DOMANI.

9 AGOSTO

LA NOTTE E’ PASSATA PRATICAMENTE INSONNE, IL LETTO NON E’ MALE, LA TEMPERATURA IDEALE, MA COME SEMPRE, CAMBIANDO LETTO , LA PRIMA NOTTE SI FA FATICA A DORMIRE.

TRA L’ALTRO, DA UN  TRE ORE CIRCA (ORA SONO QUASI LE SEI), LA NAVE SI MUOVE UN PO’ DI PIU’ DI IERI SERA, CREDO SIA NORMALE, IL MARE QUI DIFFICILMENTE E’ PIATTO, RESTA DA VEDERE ESATTAMENTE DOVE SIAMO.

MA QUESTO LO SAPRO’ QUANDO SALIRO’ ALL’UNDICESIMO PER IL BREAKFAST.

LASSU’ C’E’ UNO SCHERMO CHE DA’ IN TEMPO REALE:

  • POSIZIONE DELLA NAVE;
  • VELOCITA’ DELLA STESSA;
  • FORZA E DIREZIONE DEL VENTO.

MI INTERESSA IN PARTICOLAR MODO PERCHE’ NON C’E’ CAMPO PER IL CELLULARE, QUINDI NIENTE INTERNET NE’ TANTOMENO TELEFONINI = LA PACE DEI SENSI!

SALGO.

MI SONO SBAGLIATO, IL MARE E’ PRATICAMENTE PIATTO, UNA IMPERCETTIBILE ONDA DI TRAVERSO, MA NIENTE PIU’.

IN COMPENSO IL CIELO E’ NUVOLOSO, DEVE ESSERE PIOVUTO DURANTE LA NOTTE, LA TEMPERATURA E’ COMUNQUE GRADEVOLE.

UN BAR E’ CHIUSO, L’ALTRO, QUELLO PER IL POPOLINO E’ APERTO.

IL TABELLONE E’ SPENTO, QUINDI NON SO DOVE SIAMO, IL CELLULARE CONTINUA A DIRE “NESSUN SERVIZIO”.

DECIDO DI FARE UNA COLAZIONCINA LEGGERA, I PREZZI DECISAMENTE MODICI..

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.. MA L’APPETITO CALA VISTOSAMENTE APPENA ARRIVA LA PRIMA VALCHIRIA..

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..POI MI SPOSTO ALL’ESTERNO, PIENO DI GIOVENTU’..COPPIE ULTRASESSANTENNI ED ANCHE DI UN CERTO PESO..

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C’E’ UNA TARGA APPESA  SU DI UN PENNONE, TOH..QUESTA NAVE HA AVUTO I NATALI IN ITALIA, FINCANTIERI, BENE, IN QUANTO A COSTRUIRE NAVI NON SIAMO SECONDI A NESSUNO!

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MA DICO, CI SI PUO’ TAGLIARE IL DITO MIGNOLO APRENDO UN BARATTOLO DI NOCCIOLINE?

UNA PERSONA NORMALE NO, IO INVECE…

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FINALMENTE UN SEGNALE DI VITA, CONTROLLO SULLA MAPPA, SIAMO VICINI ALLA SVEZIA, PIU’ O  MENO SUL PARALLELO DI COPENHAGEN.

ED IMPROVVISAMENTE ‘OROLOGIO VA INDIETRO DI UN’ORA!

SIAMO TORNATI ALL’ORA LEGALE.

DAL MOMENTO CHE HO UN PO’ DI CONNESSIONE CONTROLLO IL METEO PER STASERA, TRAVEMUNDE BENE TUTTO IL GIORNO, POI DALLE 21,00 PIOGGIA IN AUMENTO..GRAZIE, MI MANCAVA!

MI RINTANO IN CABINA, SU NON C’E’ NULLA DA FARE, TORNERO’ ALL’UNDICESIMO VERSO ORA DI PRANZO.

MI ATTARDO IN CABINA, ANZI, DICIAMO CHE APPROFITTO PER PENNICARE, DEVO RECUPERARE UN PO’ DI SONNO DELLA NOTTE.

POI, A POMERIGGIO INOLTRATO SALGO.

C’E’ UN BEL TRAFFICO DI NAVI.

IL MARE CONTINUA AD ESSERE CALMO ED IL SOLE SPLENDE.

SI COMINCIANO AD INTRAVVEDERE , A TRATTI, LE COSTE TEDESCHE, MA VANNO E VENGONO.

AD UN CERTO PUNTO IL TRAFFICO SI FA INTENSO.

ALCUNE NAVI CI INCROCIANO E POI VIRANO DECISAMENTE VERO NORD, ALTRE, PROVENIENTI DALLA STESSA DIREZIONE VIRANO VERSO OVEST.

DEVE ESSERE UN CROCEVIA PREFISSATO ED INFATTI VEDO UNA RADIO BOA GIALLA.

STUZZICO UN PAIO DI TRAMEZZINI E COCA COLA, NIENTE BIRRA, DEVO SBARCARE E LA POLIZEI TEDESCA NON SCHERZA, POI SI PREVEDE PURE MALTEMPO PER CUI MEGLIO EVITARE, IN CASO DI INCIDENTE L’ETILOMETRO INCOMBE.

ME NE TORNO IN CABINA, PREPARO IL BAGAGLIO E MI VESTO DA BIKER, L’ALTOPARLANTE ANNUNCIA CHE LE OPERAZIONI DI PULIZIA CABINE INIZIERANNO UN’ORA E MEZZA PRIMA DELL’ATTRACCO MA CHE POSSIAMO CONTINUARE AD USUFRUIRNE FINO ALLO SBARCO.

DECIDO DI SALIRE PER CONTROLLARE SE LE PREVISIONI ERANO GIUSTE.

BUIO.

STRANO.

VADO VERSO LA TERRAZZA DI POPPA, MENTRE STO APRENDO LA PORTA MI SENTO SPINTONARE DA DIETRO, MI GIRO, E’ UNA DELLE BARISTE CHE NON SOLO NON SI SCUSA MA MI SPOSTA DI LATO E PASSA.

STO PER DIRE COSA PENSO DEI SUOI ANTENATI QUANDO GUARDO FUORI E…

BOMBA D’ACQUA?

SI, MA ATOMICA.

UN VENTO IMPETUOSO.

ECCO PERCHE’ LA BARISTA CORREVA FUORI, DOVEVA METTERE IN SALVO LE SEDIE DI PLASTICA PRIMA CHE FINISSERO IN MARE.

LAMPI, TUONI UNA NUVOLAGLIA DA TORNADO.

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BENE!

ERA IL MINIMO.

DOPO TUTTI QUESTI GIORNI DI SOLE, GIOVE PLUVIO, IN CRISI DI ASTINENZA, DOVEVA CASTIGARMI, MA NON DURANTE UN TRASFERIMENTO DI GIORNO, NO, ALLO SBARCO, AL BUIO E CON KM DA PERCORRERE PRIMA DI ARRIVARE ALL’ALBERGO PER PERNOTTARE.

INUTILE STARE A RECRIMINARE, LA MERAVIGLIOSA VITA DEL BIKER.

PRENDO IL BORSONE E SCENDO ALLA RECEPTION, DAVANTI AL CANCELLO CHE DA’ SUL GARAGE.

SO CHE E’ PROIBITO MA CI PROVO LO STESSO.

LA GENTILE ADDETTA ALL’APERTURA SI COMMUOVE, LE CHIEDO DI POTER SOLO ANDARE A RECUPERARE IL COMPLETO ANTI PIOGGIA, COSI’ DA POTERLO CALZARE CON CALMA.

MI APRE.

ORA INIZIA LA VESTIZIONE,  INTANTO I PANTALONI, IMPRESA TITANICA.

HO PRESO UN COMPLETO A CASO, PRIMA DI PARTIRE E QUESTO E’ QUELLO CON I PANTALONI PIU’ ADERENTI…

RIUSCITO NELL’IMPRESA ATTENDO CON ANSIA CHE SI APRA IL PORTONE.

L’OPERAZIONE POTRA’ AVERE LUOGO SOLO AD ATTRACCO COMPLETATO E LA MANOVRA E’ LUNGA.

NEL FRATTEMPO LA ZONA ANTISTANTE SI E’ RIEMPITA DI PERSONE ED IO COMINCIO A FARE UNA SAUNA INTENSA,

ESCO SUL PONTE. UN PO’ D’ARIA FRESCA MA, SOPRATTUTTO, LA PIOGGIA E’ CALATA DI INTENSITA’.

BENE.

FINALMENTE SI APRE !

IL KING E’ LAGGIU’, IN ATTESA.

CINGHIE E ZEPPE AL LORO POSTO, NON HANNO CEDUTO, TRA L’ALTRO CON QUESTO MARE PIATTO..

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DOPO QUALCHE MINUTO SI APRE ANCHE IL PORTELLONE DI SCARICO E SI COMINCIA A DEFLUIRE.

SALUTO I DUE GIOVANI BIKERS E MI AVVIO.

CON ESTREMA CALMA, LA RAMPA E’ RIPIDA E BAGNATA.

NON MI ACCORGO NEPPURE CHE NON PIOVE PIU!

NON CI POSSO CREDERE!

NAVIGATORE IMPOSTATO E VIA.

PENSAVO DI DOVER GUIDARE PER UNA VENTINA DI KM (INDICAZIONE DI VIAMICHELIN) INVECE DOPO NOVE KM ARRIVO.

SONO ORMAI LE 23,30, NEL COTTAGE NON C’E’ NESSUNO, COME PREVISTO, MA IO NON HO RICEVUTO L’SMS CON L’INDICAZIONE DEL NUMERO DEL MIO ALLOGGIO!

SUDATO FRADICIO, AL BUIO.

CERCO SUL CELLULARE IL TELEFONO DEL LODGE, CHIAMO, MI RISPONDE UNA VOCE FEMMINILE CHE MI DICE CHE LA MIA STANZA E’ LA NUMERO UNO.

PER DI PIU’ LA MOTO E’ AL COPERTO.

SCARICO.

SONO STRAVOLTO E MI RIFUGIO SOTTO LA DOCCIA.

IL REPORT LO FINISCO DOMANI.

BUONANOTTE.

10 AGOSTO

HO DORMITO, NON MOLTISSIMO MA HO DORMITO.

MI ALZO E MI AFFACCIO ALLA VERANDA.

IL CIELO E’ NUVOLOSO MA NON TROPPO, IN COMPENSO TIRA UN’ARIA SOSTENUTA, CONTROLLO IL KING, IL COPRI BORSE E’ VOLATO, MA NON LONTANO E SOLO PER COLPA MIA CHE L’HO APPOGGIATO SENZA FISSARLO.

IMG_2441VADO A FARE COLAZIONE.

LA SIGNORA MI CHIEDE SE DESIDERO FARLA…MA SE SONO ARRIVATO AL RISTORANTE VORRA’ PUR DIRE QUALCOSA.

MI RIFOCILLO BEN BENE, SISTEMO LA SOMA SULLA CAVALCATURA E PARTO IN DIREZIONE HAMBURG.

IL NAVIGATORE MI DICE 79 KM.

UN PO’ DI STRADA NORMALE E POI AUTOSTRADA.

ENTRO IN AMBURGO ALLE 11,30.

 

TROVO SUBITO L’HOTEL E PARCHEGGIO IL KING, ALL’APERTO MA IN AREA CONTROLLATA.

COME AL SOLITO, FIDARSI E’ BENE MA BLOCCA RUOTE,  BLOCCA STERZO E BLOCCO ACCENSIONE E’ MEGLIO.

ALLA RECEPTION C’E’ UN RAGAZZOTTO DALL’ARIA SVEGLIA, ED E’ PURE SIMPATICO.

DOPO AVER ESPLETATO LE FORMALITA’ PER LA REGISTRAZIONE, GLI CHIEDO COSA C’E’ DA VEDERE AD AMBURGO, LUI MI GUARDA CON OCCHIO COMPLICE E MI CHIEDE SE CERCO DONNE.

BEH,GLI DICO CHE SE UN BIKER ITALIANO DEVE VENIRE FINO AD AMBURGO PER TROVARE DONNE, SOPRATTUTTO QUEL TIPO DI DONNE, VUOL DIRE CHE HA QUALCHE PROBLEMA.

CHIARITO L’EQUIVOCO MI MOSTRA SULLA CARTINA DOVE PRENDERE IL BATTELLO, DOVE IL BUS, DOVE ANDARE A FUMARE IL NARGHILE’, DOVE ANDARE A MANGIARE IL PESCE.

SCARICO, MI RILASSO UNA MEZZ’ORA E PARTO.

RIGOROSAMENTE A PIEDI.

TROVO L’IMBARCADERO, PRENDO IL BIGLIETTO ANCHE PER IL BUS DI DOMANI.

SUL CANALE UN BEL TRAFFICO DI BATTELLI…

DOPO UNA QUARANTINA DI MINUTI SI PARTE, COME AL SOLITO UN GRAN AFFLUSSO DI GIOVENTU FEMMINILE, LE FANCIULLE, PREOCCUPATE DEI RAGGI DEL SOLE, SI COSPARGONO  LE RUGHE CON NOTEVOLE ABBONDANZA DI OLI VARI .

IL GIRO E’ LUNGO MA ANCHE PIACEVOLE.

SI SBARCA.

IL LOCALE DEL NARGHILE’ NON C’E’.

UNA CONSIDERAZIONE: MI AVEVANO PARLATO DEL QUARTIERE ST. PAULI DI AMBURGO COME UN QUARTIERE A LUCI ROSSE, MA LA MIA MENTE ERA FERMA ALLA FAMOSA VIA CON LE VETRINE.

NON E’ COSI’.

TUTTO IL QUARTIERE, E NON E’ PICCOLO, E’ UN SUSSEGUIRSI DI LOCALI A TEMA, NEGOZI DEDICATI.

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LA FAMIGERATA VIA NON E’ CHE UNA STRADICCIOLA DI CIRCA 100 METRI, SBARRATA ALLE DUE ESTREMITA’ DA UNA PALIZZATA CON SCRITTO VIETATO L’ACCESSO AI MINORI DI 18 ANNI.

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ENTRO E VEDO LE FAMOSE VETRINE, NON TUTTE OCCUPATE , PROBABILMENTE VISTA L’ORA (SONO LE 17,00), QUELLE POCHE CHE SONO SEDUTE SU COMODE (??) POLTRONE RICOPERTE A UN TELO BIANCO TI LANCIANO SGUARDI DA EDUCANDE..

PROVO A SCATTARE UNA FOTO…PER UN PELO LA LAVORATRICE SALTA FUORI DALLA VETRINA!

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STRILLA COME UN’OSSESSA E PROBABILMENTE HA QUALCOSA DA DIRE SU MIA MADRE.

PROSEGUO E QUALCHE VETRINA PIU’ IN LA’ UNA RAGAZZINA SUI 120 KG IN ABITI (SI FA PER DIRE) SUCCINTI,  MI FA CAPIRE CHE NON SI FANNO QUELLE COSE, QUI SI FA ALTRO..

BENE, RIENTRO CAMMINANDO LENTAMENTE, LE STRADE SONO PIENE DI DISEREDATI, UBRIACHI O DROGATI, BUTTATI SULLA STRADA COME NEI PEGGIORI QUARTIERI DELLE METROPOLI AMERICANE, QUELLE CHE SI VEDONO NEI FILM, TANTO PER INTENDERCI,

ORA VEDIAMO DI DECIDERE COSA FARE QUESTA SERA, PER SODDISFARE LO STOMACO, INTENDO!!!

PRENDO IN CONSIDERAZIONE L’IPOTESI DI UNA CENETTA A BASE DI PESCE, ANDANDO AL RISTORANTE “LA SEPIA”, SCRITTO CON UNA P SOLA, GESTITO DA PORTOGHESI, IL CHE DOVREBBE ESSERE UNA SORTA DI GARANZIA.

SPERIAMO CHE L’INDICAZIONE SIA ESATTA, NON COME QUELLA DEL SHISHA BAR…

INFATTI.

CAMMINO PER LE VIE INDICATEMI, MA PIU’ CHE RISTORANTI ITALIANI O PSEUDO TALI NON VEDO.

RIENTRO IN CENTRO DI ST. PAULI E DOPO UNA VELOCE VALUTAZIONE ENTRO IN UN LOCALE SULLA STRADA PER UNA WIENERSHNIETZEL, ALMENO VADO SUL SICURO.

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ANCHE LA CAMERIERA INFONDE UN SENSO DI SICUREZZA…

SISTEMATO LO STOMACO ORA URGE UNA CAMMINATINA.

GIA’ MA CON L’AVVICINARSI DELLE TENEBRE ESCONO LE LUCCIOLE…A SCIAMI, OVUNQUE!

SI FA FATICA A PERCORRERE 5/10 METRI SENZA ESSERE AVVICINATI DA QUALCHE DISCINTA, PRECISO: DISCINTA NON DISTINTA, SIGNORINA O MAGARI SIGNORA CHE OFFRE COSE PARADISIACHE, IMMAGINO, PERCHE’ LA LINGUA USATA (QUELLA PER PARLARE, S’INTENDE) E’ QUELLA NATIA, LORO.

TRA SESSO FEMMINILE, SESSO INCERTO, TRAVESTIMENTI VARI C’E’ DI CHE RESTARE FRASTORNATI, E SI CHE SONO NATO E VISSUTO A GENOVA , HO UNA CERTA ETA’ E NON MI STUPISCO MOLTO FACILMENTE.

INOLTRE PASSANDO DAVANTI AGLI INNUMEREVOLI LOCALI BISOGNA SCANSARE ANCHE GLI ONNIPRESENTI “BUTTADENTRO” CHE CERCANO DI INVOGLIARE AD ENTRARE PER VEDERE NON SI SA QUALI MERAVIGLIE.

MI AVVIO VERSO LA MIA VIUZZA, CENTRO NEVRALGICO DEL QUARTIERE.

L’ASSURDO E’ CHE AD UN’ESTREMITA’ DELLA STESSA , FIANCO A FIANCO AD UN LOCALE HOT C’E’ UNA BELLA CHIESA, PROPRIO IL CASO ECLATANTE DI SACRO E PROFANO.

PROBABILMENTE PRIMA SI PECCA E POI SI FA PENITENZA…

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BENE.

ORA E’ IL MOMENTO DI RIPOSARE LE STANCHE MEMBRA, PER CUI ENTRO NEL LOCALE A FIANCO ALL’INGRESSO DELL’HOTEL DOVE SOGGIORNO.

L’UNICO A NON AVERE DONNINE CHE SI ESIBISCONO E QUINDI ADATTO PER SORSEGGIARE UNA BIRRA IN TRANQUILLITA’

DI FRONTE UN BAR VUOTO ED AL PIANO SUPERIORE LAP DANCE, VISIBILE ANCHE DALLA STRADA.

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PENSO CHE QUESTA NOTTE IL FRASTUONO GODERECCIO SI FARA’ SENTIRE, ANCHE SE LA MIA STANZA NON DA’ SULLA STRADA, PER CUI PENSO CHE UN’ALTRA BIRRA NON PUO’ CHE CONCILIARE IL SONNO.

COSI’ E’.

BUONA NOTTE ED IL REPORT A DOMANI MATTINA.

11 AGOSTO

E’ VERO.

LA BIRRA BEVUTA IN TRANQUILLITA’ CONCILIA SONNO E RIPOSO.

MI SVEGLIO DOPO LE SEI, RECORD ASSOLUTO DI QUESTO VIAGGIO.

POLTRISCO TRANQUILLAMENTE, INFATTI OGGI E DOMANI IL BREAKFAST INIZIA ALLE 08,00.

NON MOLTA GENTE A FARE COLAZIONE ANCHE SE L’ALBERGO E’ PIENO, NON SOLO DI MASCHIETTI MA ANCHE DI FAMIGLIE, FIGLIOLI COMPRESI.

EVIDENTEMENTE ALLE 09,00 DI MATTINA LA GRAN PARTE DEGLI OSPITI STA ANCORA SMALTENDO LA SERATA.

OGGI MI FACCIO IL GIRO DI AMBURGO IN BUS!

ESCO IN MAGLIETTA, C’E’ IL SOLE.

SUL MARCIAPIEDI UNA MISERA TENDINA CON DENTRO UN “INVISIBILE”, UNO DEI TANTI RELITTI UMANI CHE VIVONO COSI’, SULLA STRADA E QUASI SEMPRE ABBRUTTITI DALL’ALCOOL.

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DOPO QUALCHE CENTINAIO DI METRI SI ALZA UN VENTICELLO FREDDO E IL CIELO SI RIEMPIE DI NUVOLE, ALCUNE CON UN BRUTTO ASPETTO.

CERCO LA FERMATA DEL BUS, INUTILMENTE, FACCIO UN KM IN SU, DOVE MI PAREVA DI AVER VISTO UN MEZZO ROSSO, NIENTE DA FARE.

TORNO INDIETRO, LA TEMPERATURA SI ABBASSA ULTERIORMENTE.

DECIDO, ENTRO IN UN COMMISSARIATO DI POLIZIA CHE E’ SULLA STRADA A CHIEDERE INFORMAZIONI!

LA POLIZIOTTA NON NE SA MOLTO, CHIEDE AL SUO CAPO E TORNA CON NOTIZIE PRECISE…

MI AVVIO VERSO IL PORTO CHE NON DISTA MOLTO, LA’ HO COMPRATO IL BIGLIETTO E LA’ SICURAMENTE SANNO DIRMI DOVE ASPETTARE.

MENTRE CAMMINO SOPRAGGIUNGE IL SOSPIRATO BUS.

FACCIO UN CENNO, L’AUTISTA SI FERMA E MI DICE CHE NON PUO’ FARMI SALIRE, DEVO ANDARE ALLA FERMATA, QUALCHE CENTINAIO DI METRI PIU’ AVANTI, PIU’ O MENO DAVANTI AL COMMISSARIATO…

NATURALMENTE L’AUTISTA RIPARTE, ARRIVA AL SEMAFORO, GIRA, SI FERMA UN ATTIMO E SI AVVIA…

IO SONO FERMO AL SEMAFORO PEDONALE, CHE E’ ROSSO, A TRENTA METRI, MA IL DISCENDENTE DEL KAISER E’ LIGIO AL SUO DOVERE.

BENE, ASPETTIAMO IL PROSSIMO.

ARRIVA DOPO UNA DECINA DI MINUTI, NEL FRATTEMPO IL VENTO SI E’ FATTO FREDDO E FASTIDIOSO, ED IO HO IL GIUBBINO IN CAMERA.

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MENTRE INIZIO IL GIRO CONSULTO IL METEO: PIOGGIA ALTERNATA A SCHIARITE, MA CONSULTARE LE PREVISIONI PRIMA DI USCIRE SAREBBE STATO TROPPO LOGICO.

GIRO DURANTE COMINCIA A PIOVERE, ANCHE INTENSAMENTE.

 

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STO PENSANDO DI RIENTRARE IN TAXI DALL’ULTIMA FERMATA.

FINALMENTE ARRIVO AL MIO CAPOLINEA, NON PIOVE O MEGLIO PIOVIGGINA LEGGERMENTE.

RIENTRO A PASSO DI CARICA IN ALBERGO MENTRE RIPRENDE A PIOVERE CON UNA CERTA CONSISTENZA..

IL PIANO E’ DI ANDARE A CENA NELL’ORMAI FAMIGERATO RISTORANTE “LA SEPIA”, CHE POI HO SCOPERTO TRATTARSI DI “LA SEPPIA”, ERRORE DEL RAGAZZO DELLA RECEPTION.

NELL’INTERMEZZO DI FARE VISITA  ALL’ALTRETTANTO FAMIGERATO BAR “LIMA” PER GUSTARMI UNA FUMATA DI SHISHA ALLA MENTA.

PER STARE TRANQUILLO DECIDO DI PRENOTARE.

SOLD OUT!

NESSUN TAVOLO PER UNA SOLA PERSONA, SE VOGLIO POSSO ANDARE LA’ E SEDERMI AL BAR PER MANGIARE.

NATURALMENTE NON CI PENSO NEMMENO ANCHE PER UN SEMPLICE TRAMEZZINO VOGLIO SEDERMI E MANGIARLO TRANQUILLO, FIGURIAMOCI UNA CENA A BASE DI PESCE.

GRAZIE LO STESSO.

VORREI RILASSARMI MA LA COSA MI HA FATTO INNERVOSIRE, DETTO E FATTO DECIDO DI ANDARE AL RISTORANTE E PRANZARE ADESSO, SONO LE 15,00.

MI INCAMMINO, FORTE DELLE INDICAZIONI DEL CONSIERGE, DELLA MAPPA DI AMBURGO E DELLA FOTO DI GOOGLE MAPS.

SEMPLICE.

PER NIENTE.

LA STRADA, CON IL CIVICO 16, VA DALL’1 AL 5!

GIRO ATTORNO ALL’ISOLATO: NULLA.

MI SONO PROPRIO STUFATO, ORA ME NE VADO DIRETTO A TROVARE IL MIO NARGHILE’.

FATTI I CONTI SENZA IL METEO.

RICOMINCIA A PIOVERE, NON FORTE MA COMUNQUE DI INTENSITA’ TALE DA RICHIEDERE UNA CAMMINATA IL PIU’ POSSIBILE RASENTE AI MURI.

CERCO DI CAPIRE DOVE SONO ED IMPROVVISAMENTE UN MIRAGGIO: UN BAR CON SU SCRITTO “SHISHA”!

NON E’ QUELLO CHE CERCAVO MA NON IMPORTA.

MI ACCOMODO.

BIRRA E SHISHA.

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FINALMENTE.

COSA SI PUO’ VOLERE DI PIU’ DALLA VITA?

MI TRASTULLO PER UN’ORETTA E POI MI INCAMMINO VERSO L’HOTEL.

ALL’IMPROVVISO SI APRONO I RUBINETTI!

FACCIO A TEMPO A RIPARARMI SOTTO UNA TETTOIA MA HO GIA’ LE SCARPE FRADICIE.

FA FREDDO, DI FRONTE UN “QUALCOSA” DOVE CONFEZIONANO CIBO, ENTRO, UN KEBAB ED UNA COCA, COSI’, TANTO PER VEDERE SE NEL FRATTEMPO SMETTE DI PIOVERE, NATURLICH SEDUTO AL TAVOLO!

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NON E’ PROPRIO COSI’, MA RALLENTA PARECCHIO.

CAMMINATA SPEDITA FINO ALL’ALBERGO.

RICARICA CELLULARI E PORTATILE, NEL FRATTEMPO PENSO ALLA  CENA.

ESCO DOPO LE 21,00 E NON NE AVREI MOLTA VOGLIA, MA L’ULTIMA SERA AD AMBURGO…E PER DI PIU’ SABATO SERA..

LA MIA VIA E’ GIA’ CAOTICA, UN SACCO DI COMITIVE CON ACCOMPAGNATORI VARI, NOTO MOLTE SBRONZE, ALCUNE OPERATIVE (???) ALTRE INCIPIENTI.

VOGLIO METTERE QUALCOSA DI SOLIDO NELLO STOMACO, MA NIENTE DI ECCESSIVO, IL KEBAB DI OGGI POMERIGGIO STA ANCORA LAVORANDO.

ATTRAVERSO LA VIA PRINCIPALE, ADOCCHIO UN LOCALE ALL’APPARENZA ABBASTANZA TRANQUILLO, NESSUNO AI TAVOLINI ESTERNI, ALL’INTERNO UN PO’ DI GIOVANI, PENSO SIA L’IDEALE.

E PENSO MALE!

APPENA ENTRO SI SCATENA IL KARAOKE!

I DECIBEL SI SPRECANO, LA COMITIVA, UNA DECINA DI GIOVANOTTI INGLESI, SI AGITA E CANTA A SQUARCIAGOLA COINVOLGENDO ANCHE IL CUOCO DEL LOCALE.

ORMAI SONO IN BALLO.

ORDINO UN TOAST DELLA CASA ED UNA BIRRA.

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NATURALMENTE METTO NELLO STOMACO TOAST  E MUSICA.

FINISCO, PAGO E MENE VADO PRIMA CHE MI INVITINO A CANTARE.

RIENTRO.

VORREI PREPARARE I BAGAGLI MA NON NE HO VOGLIA, DOMATTINA CI SARA’ TEMPO IN ABBONDANZA.

LE PREVISIONI DI VIAGGIO SONO, SITUAZIONE METEOROLOGICA PERMETTENDO, DI ARRIVARE NEI DINTORNI DI MONACO, CIRCA 700 KM, COSICCHE’ L’INDOMANI ME NE RESTEREBBERO SOLO 500 PER ARRIVARE A CASA.

MA PREVISIONI IN QUESTO SENSO MEGLIO NON FARNE, TROPPE LE VARIABILI.

A QUESTO PUNTO REPORT.

BUONA NOTTE.

A DOMANI.

12 AGOSTO

E’ PROPRIO VERO CHE LA FEBBRE DEL SABATO SERA COLPISCE DURO OVUNQUE, MA ALLE 0800 ANCORA MUSICA A PALLA!

IO COMUNQUE NON SONO STATO DISTURBATO, MI SONO SVEGLIATO ALLE SEI E SPICCIOLI.

ANCHE OGGI BREAKFAST ALLE 08,00 QUINDI COMINCIO A SISTEMARE LE MIE COSUCCE, CON ESTREMA CALMA.

CARICO I BAGAGLI E VADO A MANGIARE.

ABBONDANTE PERCHE’ OGGI NON CI SARA’ PRANZO, FORSE UN TRAMEZZINO ED UNA COCA, VEDREMO.

MOTORI E SI VA.

LA GIORNATA SI PRESENTA BENE, ARIA FRIZZANTE, CIELO SERENO, NIENTE TRAFFICO IN CITTA’…

MA……

APPENA METTO LA RUOTA ANTERIORE DEL KING IN AUTOSTRADA, SI SALVI CHI PUO’!

PENSAVO CHE LA DOMENICA MATTINA DEL 12 DI AGOSTO LA GENTE SE NE STESSE TRANQUILLA IN PANCIOLLE A GUSTARSI LE FERIE, PIU’ O MENO MERITATE.

INVECE SONO TUTTI QUI, IN ENTRAMBE LE DIREZIONI.

POICHE’ CI SONO GLI ONNIPRESENTI RESTRINGIMENTI DI CORSIA, SI FORMANO CODE IMMENSE.

INIZIA ANCHE IL CALDO, , QUELLO A CUI NON ERO PIU’ ABITUATO.

MI METTO A CAVALLO DELLA STRISCIA CHE DELIMITA LA CORSIA DI MARCIA E QUELLA DI SORPASSO, SPERIAMO BENE.

COME SEMPRE, I MEZZI SI ALLARGANO E MI LASCIANO PASSARE, ADDIRITTURA HO LO SPAZIO DI MEZZA CORSIA, PER CUI POSSO VIAGGIARE QUASI A 40 KM ORARI.

QUESTO PERO’ MI FA STARE TESO COME UNA CORDA DI VIOLINO, SI SA MAI CHE QUALCUNO DECIDA IMPROVVISAMENTE DI CAMBIARE CORSIA AL MINIMO ACCENNO DI MOVIMENTO DELLA CODA.

E COSI’ E’.

PER UN PELO, FORTUNATAMENTE AVEVO NOTATO UN MOVIMENTO DEL PNEUMATICO ( SI PUO’ DIRE DEL PNEUMATICO , PAROLA DELL’ACCADEMIA DELLA CRUSCA!), GIRATO VERSO DESTRA, COSI’ HO FRENATO E L’IMBECILLE MI HA FATTO SEGNO CHE DOVEVA USCIRE ALLA PROSSIMA…

CODE ED ANCORA CODE, LA GERMANIA NON SI SMENTISCE.

AD UN PIT STOP TELEFONO AD UN ALBERGO CHE AVEVO VISTO SU TRIP ADVISOR, DEVE ESSERE UN MOTEL DI PASSAGGIO PERCHE’ E’ UBICATO A LATO DI UNO SVINCOLO AUTOSTRADALE.

HANNO DISPONIBILITA’ DI UNA CAMERA, BENE.

COSI’ DOMANI MATTINA MI MUOVERO’ PRESTO PERCHE’ LA MAREA DI TIR  SI RIMETTERA’ IN MARCIA, DOPO LA SOSTA DOMENICALE  E PRIMA DEL BLOCCO FERRAGOSTANO, PROBABILMENTE SARA’ UN INCUBO.

MI RESTANO DA FARE MENO DI 600 KM E ME LA PRENDERO’ CON CALMA.

OGGI PER FARNE POCO PIU’ DI 700 MI CI SONO VOLUTE OTTO ORE!

IN AUTOSTRADA, CON NORMALI CONDIZIONI DI TRAFFICO, SENZA STRAFARE CON L’ACCELERATORE SI FANNO UN MIGLIAIO DI KM.

ACCONTENTIAMOCI.

COMUNQUE SONO STANCO, PIU’ CHE ALTRO TESO, PER CUI DECIDO VERAMENTE DI FERMARMI.

IL MOTEL E’ APPENA FUORI UNO SVINCOLO,NELLE VICINANZE DI INGOLSTADT, HA UN PIAZZALE ADIBITO A  PARCHEGGIO ED E’ PULITO.

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NIENTE RISTORANTE, NIENTE BAR.

PER IL RISTORANTE NESSUN PROBLEMA, UNA SERA DI ASTINENZA NON PUO’ FARMI CHE BENE, PER IL BAR INVECE C’E’ UN DISTRIBUTORE AUTOMATICO DI BEVANDE, ACQUA , COCA COLA E BIRRA.

PERFETTO.

SCARICO, SISTEMO LA CAVALCATURA PER LA NOTTE: COPRI BORSONE ANTI PIOGGIA, E GLI IMMANCABILI  BLOCCA RUOTE, BLOCCA STERZO, BLOCCO DELL’ ACCENSIONE..

LA CAMERA ASSOMIGLIA AD UNA CUCCETTA DI NAVE, PIU’ SPAZIOSA, CON DOCCIA SEPARATA DALLA TOILETTE, LAVABO “IN CAMERA”, TERZO LETTO A CASTELLO, MA MOLTO PULITO, ORDINATO, MODERNO E FUNZIONALE.

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..INDUBBIAMENTE I TEDESCHI NON AMANO LE SORPRESE E SONO PREVIDENTI…

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DOCCIA RISTORATRICE.

REPORT.

A DOMANI

13 AGOSTO

ULTIMA TAPPA.

LA GIORNATA E’ SPLENDIDA, DOVREBBE ESSERE DI BUON AUGURIO.

SOLITO RITO: CARICAMENTO BAGAGLIO, COLAZIONE, MOTORE E VIA.

TRAFFICO SOSTENUTO MA NON ECCESSIVO, RALLENTAMENTI MA NON ESASPERATI.

SI VIAGGIA TRANQUILLI.

QUANDO SI ARRIVA IN PROSSIMITA’ DELLE ALPI E DEI LAGHI E’ SEMPRE UN BELLO SPETTACOLO!

PIT STOP REGOLARI.

FERMATA D’OBBLIGO ALLA FRONTIERA AUSTRIACA, DIMENTICARE LA VIGNETTA  PUO’ COSTARE CARO.

QUESTA VOLTA PAGO ANCHE IL TUNNEL DEI TAURI, C’E’ UN PO’ DI AFFOLLAMENTO NEL PIAZZALE MA GLI ADDETTI ALLA RISCOSSIONE SONO VELOCI E PROFESSIONALI.

PIANO PIANO SENTO “ODORE DI CASA”.

POCO PRIMA DI VILLACH LA SORPRESA, CODA FERMA!

CI MANCAVA.

AD OGNI BUON CONTO I MEZZI SI DISPONGONO ORDINATAMENTE SU DUE FILE, OGNUNA DELLE QUALI ACCOSTATA AL PROPRIO LATO, DESTRO O SINISTRO.

IO VIAGGIO TRANQUILLAMENTE NEL MEZZO A 30/35 KM ORARI.

C’E’ UN BEL TIR NEL MEZZO CHE BLOCCA LA CORSIA, PROVATE AD INDOVINARNE LA NAZIONALITA’?

ITALIANA, NATURLICH!

E POI CI LAMENTIAMO SE DICONO MALE DI NOI.

CONFINE DI COCCAU.

HO DECISO DI SCENDERE PER LA STRADA NORMALE, MA NON RICORDAVO CHE IL CENTRO DI TARVISIO SUPERIORE E’ CHIUSO PER FESTEGGIAMENTI E MERCATINI AGOSTANI…

BENE, SI VA IN AUTOSTRADA PER FARE UNA VISITINA ALLA FURLAN GOMME.

E’ APERTO E C’E’ PURE IL FLAVIO.

CONTROLLINO, TUTTO OK.

RIPRENDO LA STRADA PER CASA  MA URGE UN PIT STOP DAL MITICO ARCHIMEDE, DOBBIAMO APPORTARE L’ULTIMO E DEFINITIVO ACCORGIMENTO AL SUPPORTO DEI BORSONI, SARA’ FATTO.

FINALMENTE A CASA!

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4.540 TONDI TONDI, CIRCA LA META’ DI QUANTI PREVENTIVATI, MA QUESTO E’ IL BELLO DEL MOTOVAGABONDARE!

CARBURANTE CONSUMATO: 256 LITRI, CHE PER UN 1.700 A PIENO CARICO, CON TEMPERATURE AFRICANE , NON E’ NIENTE MALE.

ALLA PROSSIMA.

 

UN VIAGGIO VERSO LA TERRA DI VLADIMIR PUTIN .

 

Da tempo mi solleticava l’dea di mettere piede, anzi le ruote in territorio russo, ma qualche anno fa, mentre mi trovavo in Kyrgyztan per lavoro, il mio collega ed amico, Alan, di San Pietroburgo, mi sconsigliò vivamente di viaggiare, da solo e con un’Harley per  andarlo a  trovare

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Kyrghystan 21 AGO 024

Rientrato dalla missione ho dato ascolto ad Alan, ho diretto la “prua” del KING verso altri lidi, ma il tarlo continuava a rodere….

Quest’anno il Balaton, ma l’Ungheria non è la Russia.

Poi, scorrendo l’elenco dei raduni Harley, vedo che ai primi di Agosto ci sarà una settimana di Harley Days a Karpacz, in Polonia, e la Polonia può essere “di strada” per arrivare in Russia!

Bene, quindi, questa volta arriverò in territorio russo, come sempre da solo.

Non mi addentrerò nella Grande Madre Russia, ma mi limiterò a visitare l’enclave  di Kaliningrad.

Comincio con approntare le “carte”; entrare in territorio russo, facendo le cose “fai da te”, non è difficile ma nemmeno semplice: Visto delle autorità consolari russe, assicurazione sanitaria, invito dell’albergo, etc  etc

Per evitare complicazioni e disguidi , mi affido all’Agenzia viaggi “B & J STELLA”  di Palazzolo dello Stella, io mi occupo delle prenotazioni lungo l’itinerario.

Per il rientro, all’avventura, come  sempre, non so che strada farò, nè quanti km, a seconda dell’ispirazione del momento.

Il nuovo KING, EG 57341, è pronto e scalpitante, ormai ha superato i 10.000 km in quattro mesi di attività ridotta ……

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….. ed è pronto ad eguagliare i suoi predecessori, il mitico DB 14355…

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..ed il fratello Junior, DY 46043..

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..entrambi venduti con percorrenze chilometriche di svariate decine di migliaia di km!

Il tempo passa ed il visto non arriva…

Oggi siamo al 27, domani partirò per Monaco di Baviera, naturalmente in moto, con il fido Varadero; spero, al mio ritorno, di trovare il visto o dovrò cambiare itinerario, oppure tentare di entrare in Kaliningrad senza visto, facendolo in frontiera, ma penso sarebbe complicato.

Innanzi tutto dovrei andare in Questura ad Udine a ritirare il mio secondo passaporto, poi fidare nella buona sorte una volta arrivato al confine russo.

Vabbè che nel 1971 io ed un collega, entrambi incoscienti, siamo entrati in Berlino, attraversando tutta la Germania dell’Est con le sole carte d’identità….e tesserino militare…

Vedremo.

1 agosto 2017 e a mezzogiorno il visto ancora non si vede…

Nessun problema, se non arriva, giunto sul Baltico, invece di girare a destra, girerò a sinistra!

Ore 17,00, eccolo:

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Bene, anzi, molto bene, quindi programmi come da previsioni, si carica la moto e domani mattina si parte, con tranquillità, tanto devo solo fare 600 km, questa volta me la prendo con estrema calma.

Intanto infilo nel bagaglio anche il mio dizionario di russo, qualche anno fa avevo iniziato a studiarlo poi…

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2 AGOSTO 2017

Ho deciso di aggiungere il borsone piccolo, non voglio stipare tutto nel grande.

IMG_2326IMG_2328Quindi azzeramento conta km e preso nota del totale sul generale..

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Pronto  a partire…

IMG_2334La giornata è stranamente splendida, questa volta non ho dimenticato nulla, o quasi, infatti mi fermo in Farmacia a San Giorgio di Nogaro a prendere una pomata antistaminica, l’ultima volta un’ape mi ha punto, in corsa, sotto l’occhio destro..

Imbocco l’autostrada e via!

Sole, sereno, aria frizzante, probabilmente Giove Pluvio ha preso qualche giorno di ferie e non si è accorto che sono partito.

Stop all’area di servizio , l’ultima in Italia, per vignetta e cappuccino e riparto.

Bene ho fatto a prendere la vignetta, un km più avanti c’è il posto di blocco della Polizia Austriaca e della Società che gestisce le vignette.

Il navigatore, impostato per la mia meta odierna, Cesky Krumlov, in Repubblica Ceca, mi fa uscire ad Hermagor e mi fa salire fino a 1.200 metri in mezzo ai boschi!

Bellissimo!

Strada stretta ed a curve ma godibilissima, sicuramente meglio dell’autostrada, si scende a Kreuzen e dopo pochi km rientro in autostrada.

I Tauri con cielo sereno e sole abbagliante meritano una foto…

IMG_2339..ed un sorriso smagliante…

 

IMG_2340.. non fosse altro perché nel week end appena passato mi sono lavato abbondantemente…sempre sui Tauri!

In prossimità di Salisburgo deviazione a destra, niente ingresso in Germania, si prosegue per Linz, km dopo km si cominciano a vedere le indicazioni della Repubblica Ceca..

IMG_2342Finalmente entro in Cekia, naturalmente subito dopo, a bordo strada, una fanciulla in hot pants, assolutamente abbronzata, tanto da far pensare ad una zingara, sorride e fa cenni ammiccanti a quelli che passano, motorizzati a due o quattro ruote non importa.

Ormai mancano pochi km all’arrivo, ma il navigatore mi indica una posizione non corretta, faccio un paio di giri, imbocco una stradina di campagna, zero assoluto.

Intravedo una signora con un cane, bionda, sui 50, niente male, mi fermo e le chiedo se sa dove si trovi la Pensione U Hamru, lei mi guarda e mi chiede se io sono il Signor Silvio Rinaldi….!!!!

Famoso va bene, ma fino a questo punto…

E’ la titolare della pensione ed aspettava un italiano, tale Silvio Rinaldi,  in moto…

Bene, risolto l’enigma della falsa notorietà, stacco i bagagli, sono sudato come uno scaricatore, il titolare mi chiede se gradisco una birra, come si fa a rifiutare?

Una ventina di minuti a godermi una brezzolina e la birra fresca e poi in camera per una doccia salutare.

Speso 64 euro di carburante per 600 km, 11,50 per il Tunnel, Autostrada Porpetto – Tarvisio non so.

La media del consumo è ottima, dai 18 ai 20, per un 1.700 che viaggia carico, niente male.

Purtroppo la pensione non ha ristorante, quindi dovrò farmi una camminatina di qualche centinaio di metri, perché, come mia abitudine, una volta parcheggiata la moto non la muovo più fino al giorno dopo.

Anche qui la gente ha una strada idea del sistema metrico, la titolare mi dice trecento metri dal ristorante, un habituè del posto mi dice 2 km…

Risultato: 1.000 passi!

Il locale è piccolo, una specie di mini birreria dove si può anche mangiare.

Entro, un tavolino occupato da una coppia di amanti clandestini ed il resto vuoto, fuori un tavolo con cinque o sei avventori che mangiano e bevono, soprattutto bevono.

La coppia clandestina si lascia andare ad effusioni, bacini, bacetti, bacioni, strofinamenti più o meno occulti…mah…e si che sono sulla quarantina, lei non male lui…forse ha un buon portafoglio.

Mi alzo, pago e me ne rientro, indubbiamente il prezzo della camera è conveniente, 43 euro , colazione inclusa, ma nella stanza fa caldo, vedremo questa notte.

In ogni caso il locale è cancellato, niente ristorante!

Domani un altro giorno

 

3 AGOSTO 2017

Come da previsione serale, caldo quasi tutta la notte.

Finalmente verso le quattro un po’ di frescura e quindi si riposa.

Alle sette mi alzo ed inizio ad impacchettare, alle otto scendo per colazione, abbondante.

Il tempo è stupendo, mah….

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La titolare della pensione mi chiede se sono veramente intenzionato ad entrare in Russia, da solo e con questo po’ po’ di moto, rischiando di tornare con il treno…eheheheh…

Riprendo la strada, direzione Praga, ma improvvisamente devo uscire per lavori in corso, indicazioni scarse e devo penare per ritrovare la giusta direzione.

Nel frattempo pare si torni alla normalità: nuvoloni neri si addensano..

Ad ogni modo riesco ad arrivare a Praga, tangenziale super congestionata, per cui mi fermo per  pit stop di rifornimento al King ed al sottoscritto.

Il King la solita razione di Super..

IMG_2352..ed a me un doping,,,,

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Proseguo,  il navigatore mi porta in montagna, oltre i mille, per farmi passare in Polonia, anche qui bel paesaggio, verde intenso e..l’asfalto è bagnato, pieno di buche che qualcuno ha pensato bene di riempire con ghiaino, ai lati terriccio e foglie..ci sono tutti i presupposti per rischiare di far scivolare il King, con tutti i suoi 500 kg, carico compreso.

Quindi via la mano dalla leva del freno anteriore e piedino a stretto contatto del pedale del freno posteriore, meglio rischiare una scivolata del posteriore che una chiusura del manubrio!

La pioggerellina mi dà il benvenuto, ma è cosa da poco, giusto per ricordarmi di non farmi illusioni..

IMG_2355Più mi avvicino a Karpacz e più la pioggerellina aumenta, diventando pioggia, non battente ma fastidiosa, per fortuna arrivo a destinazione…

IMG_2356IMG_2357Telefono ed arriva la proprietaria, sui 40, prosperosa e con abbondante cellulite ma mica si può avere tutto dalla vita….

IMG_2360E’ un appartamento completo, con tanto di Wifi, ma, purtroppo, come ieri, niente ristoranti a portata di mano

IMG_2362IMG_2363IMG_2364IMG_2367Chiedo alla Signora indicazioni su punti di ristoro, per colazione e pasti, e qui torniamo al sistema metrico decimale, 600 metri forse 800 per il ristorante, 300 per il negozio di alimentari.

Risultato: circa un km per il negozio, tutti in rigorosa salita ed un paio di km per il ristorante, che coincide con la location dell’evento Polish Bike Week.

Ok, apro i bagagli, doccia veloce, nel frattempo ha smesso di piovere, allora prendo la moto e vado in cerca del negozio e del ristorante, tutte strade in forte pendenza, tanto da rendere complicate le manovre di inversione.

Finalmente trovo il negozio, faccio un po’ di spesa per sopravvivenza, poi cerco il ristorante e trovo la location, di fronte c’è l’Hotel Mercure ed è full di bikers…

Vabbè, anche questa sistemazione è da cancellare, a parte la proprietaria…

Doveroso report della giornata, poi uscirò in moto, per vedere quanta gente c’è e cosa espongono le solite bancarelle, magari mangerò anche un boccone…

A dopo.

Quando ci si mette la sfiga…

Esco, torno allo shop a comprare un sapone. mi manca.

Poi alla location, c’è movimento, ma 99% polacchi, stand ancora chiusi, domani e sabato sarà il top..

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IMG_2386IMG_2388Poi vado cercando un Bancomat per fare un po’ di contanti, gira di qua, gira di là, salgo su un marciapiedi e quando scendo, sbrang (!)  e si spegne il motore, in contemporanea si accendono tutte, ma proprio tutte le spie sul cruscotto!

Un’occhiata in basso a sinistra: il cavalletto penzola!!!

Evidentemente ho toccato sotto e la molla di ritegno è saltata.

Passa un biker con signora, mi fa segno di aspettare, cerca sotto la moto e mi porge la molla, irrimediabilmente deformata.

Sono quasi le 19,00 e sono in mezzo ad una strada, qui tutti fratelli bikers ma polacchi, quasi nessuno parla inglese.

Fermo una coppia di attempati bikers e cerco di fargli capire qual è il problema, il più anziano parlicchia inglese e si dà subito da fare, una scarica di telefonate, poi si stende sotto la moto (!!!!!)  e mi fissa il cavalletto con una delle mie fascette, poi mi indica dove andare per cercare assistenza meccanica.

Lo bacerei!

Mi avvio verso l’Hotel Mercure, sede dell’organizzazione dell’evento, di fronte vedo un gruppetto di fratelli bikers, chiedo se qualcuno parla inglese, uno di loro, il più anziano, mi si avvicina sorridendo e mi chiede se ho bisogno di aiuto!

Quasi come tra automobilisti italiani!

Gli spiego, sono ormai le 20,00 passate, mi consiglia di tornare domani mattina verso le 08,30, sicuramente risolveremo il problema.

Rientro e penso…telefono all’assistenza FMI all’estero, dopo una decina di minuti, l’operatore, sommamente dispiaciuto, mi comunica che l’assistenza copre un sacco di Stati, Repubblica Ceca compresa, ma non la Polonia, buono a sapersi..

Telefono a Raoul, che, disponibile come sempre mi dà delle dritte per controllare gli attacchi delle molle.

Scendo in garage, mi stendo, mi sporco come un meccanico albanese post rivoluzione, trovo l’attacco ma la molla è defunta, completamente  deformata.

Poi il lampo di genio, gli amici sono amici, se poi sono fratelli bikers, sono più che amici.

Bendt e Rudy, sono polacchi, vivono sul Baltico, a Gdynia, ma sono polacchi.

Telefonata a Bendt, lui va da Rudy che mi richiama subito, gli mando i dati tecnici della moto, domani mattina va in concessionaria Harley, compra una molla e me la spedisce con UPS urgente a Karpacz, sabato mattina l’avrò qui.

Anche se domani risolverò il problema ne avrò una di scorta, ma quello che è più importante è vedere quanto vera sia la fratellanza Bikers!

Grazie amici!

Ci rivedremo sul Faaker See e sarete miei ospiti!

 

04 AGOSTO 2017

Dormito poco, mille pensieri su come risolvere artigianalmente il problema, qualora non si potesse professionalmente.

Finalmente penso di aver trovato una soluzione, sempre che funzioni e soprattutto che resista: userò uno degli elastici che mi servono per fissare le borse, sperando che il calore non lo bruci..

IMG_2390..sembra tenere, mi dirigo al Mercure Hotel per vedere di parlare con qualcuno dei responsabili dell’evento.

Bell’albergo anche se dietro il bancone della reception…

IMG_2391..scarpe da ginnastica della receptionist, ombrellino e ventilatore…

Chiedo informazioni alla ragazzina, riguardo la possibilità di avere un soccorso meccanico di poco conto, nell’ambito dell’evento, lei sembra smarrita, comincia a “ravanare” la tastiera del computer e mi dice che in un altro paese c’è un meccanico…

Ribadisco il concetto: assistenza nell’ambito della Polish Bike Week!

Parte per la tangente, nel retro bottega..

Nel frattempo arriva un Biker dall’aspetto duro e puro, gli chiedo se parla inglese, naturlich parla tedesco, ad ogni buon conto mi chiede cosa mi serve, gli faccio vedere la molla rotta, lui la prende in mano e mi dice “andiamo a vedere”.

Nel frattempo riemerge la concierge che, con aria mesta mi dice che lei non sa nulla.

Accompagno il vichingo alla mia moto, lui guarda ed annuisce, mi fa cenno di seguirlo.

Arriviamo, dopo pochi metri, alla terrazza del ristorante dove parecchi stanno consumando il breakfast, ad un tavolo ci sono quattro persone, di cui una notevole, capelli neri, lisci, alle spalle, tutta fasciata in modo appropriato, il che non guasta proprio, di prima mattina, ma nemmeno di pomeriggio.

Prende in mano la molla, fa un sorrisetto e mi dice di tornare alle 13,00 al capannone Harley, dove, probabilmente, potremo sistemare il problema.

A questo punto ringrazio e mi dirigo a fare colazione, non essendo ospite dell’albergo pago ben 39 Zloty!

Buffet imperiale per Bikers affamati!

Naturalmente una bella esposizione di Bikers femminili…

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Esco e, parcheggiata vicini alla mia moto, ce n’è una che è sicuramente di qualcuno che sa come godersi la vita..

IMG_2409Rientro in appartamento, il breakfast non vuole saperne di scendere, ci vuole una bottiglia di Pepsi da 1,5 litri che fa effetto di stura lavandini.

Naturalmente niente pranzo e alle 13,00 , come sempre con qualche minuto di anticipo, mi presento all’ingresso dell’area Harley, un buon “vigilante” mi dice che senza accredito non posso entrare.

Gli spiego che devo andare per una riparazione, ma lui è irremovibile, nel frattempo arriva, in moto, la fanciulla di cui ‘stamattina ed entriamo..cosa avrà lei che io non ho??

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..forse la moto….

IMG_2412Comunque il maschietto dell’Harley mi dice che non hanno né la molla né eventuali attrezzi, perché hanno portato solo merchandising.

Però conosce un meccanico, non ufficiale Harley ma che lavora sulle creature di Milwaukee, ad una ventina di km , lo chiama e mi assicura che farà in modo di “metterci una pezza”.

Partenza, dopo 19 km intravedo l’officina, in effetti ci sono tre Harley nel cortile, ma mi sovviene Madrid…

Io però devo solo sostituire una molla esterna.

Il meccanico è indaffarato con la carburazione di una Suzuki…

IMG_2415ma mi dice che mi sistema il cavalletto, esce con un paio di pinze e mi stacca l’accrocco che avevo preparato io, lo guardo e gli chiedo se me lo sistema, lui annuisce ed io gli dico che aspetto.

Lui continua con il suo Suzuki, dopo una ventina di minuti esce il titolare, che parla inglese, lui(!!!), e mi chiede cosa mi serve, risposta ovvia: “sto aspettando che mi monti la molla!”, mi guarda e mi dice che l’ha montata subito appena arrivato..

Onestamente non me ne sono accorto, chiedo quanto devo, 10 ZLOTY!! Pari a 2,36 euro, molla e lavoro compreso….

Devo trasferirmi in Polonia!

Rientro, pit stop per rifornimento, così domenica mattina potrò viaggiare un bel pezzo senza fermarmi.

All’ingresso dell’area hanno montato la struttura gonfiabile e ci sono le fanciulle che distribuiscono bevande di benvenuto, oltre ad appiccicare il bollino!

Parcheggio e mi faccio un giretto, niente di nuovo, soliti stand

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.. anche Deemeed con le borse, vado a salutare ma Tomasz non c’è, mi dicono che è in ferie con la famiglia, bene, ci vedremo al Faaker See.

Nel parcheggio qualche moto….

IMG_2421IMG_2416Rientro, urge una doccia e l’aggiornamento del Report..

La stanchezza si fa sentire, per cui cena a casa, birretta ai mirtilli (!!!), ne ho preso un paio di lattine da portare all’amico Maurizio, per alleviare il suo stato di non idoneità biker temporanea!

Poi un po’ di Francese, nel caso si presenti un’opportunità di lavoro in Repubblica Democratica del Congo.

 

05 AGOSTO 2017

Sembra impossibile ma quando mi fermo da qualche parte smette di piovere, oggi bella giornata, anzi, direi splendida….

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…questa casa è veramente in una bella posizione, tranquilla ed ha anche i miei passatempi preferiti…

IMG_2432Mi preparo per andare a fare colazione, scendo e trovo davanti alla porta del garage un trike con targa Ceca, bello, nero e cromato, ma a quanto pare, il proprietario non   ha assoluta fiducia nei suoi freni…

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IMG_2438Mi muovo, arrivo quasi in cima alla salita, mi fermo per far passare una macchina e tocco il cavalletto che mi pare stia scendendo e…si sgancia la molla!!

Non bestemmio perché è peccato, soprattutto nella cattolicissima Polonia, ma un pensierino cattivo a quel maledettissimo marciapiedi che mi ha distrutto la molla di ritorno…
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..ma veramente non sarebbe proprio colpa del marciapiedi, ma di quel fesso che guidava la moto…

Torno in garage, guidando in discesa, in prima al minimo e mantenendo il cavalletto con il piede.

Appoggio la moto al muro e riaggancio la molla di recupero, speriamo bene, in teoria dovrebbe arrivarmi quella originale da Gdynia, entro mezzogiorno, l’amico Rudy l’ha spedita ieri con corriere espresso..

IMG_2428..se così fosse riuscirò a farmela montare prima che chiuda l’officina alle 14.00

Per cui veloce breakfast ipocalorico…

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..qualche passaggio di buon auspicio….

IMG_2441..e qualcuno per rovinare la digestione…

IMG_2444IMG_2443..d’altra parte, per par condicio, ci deve essere anche qualche pecca, che però dovrebbe avere il buongusto di capire che il tempo è passato…

Rientro veloce in Hotel per aspettare il corriere.

Verso le 16,00 nessuna notizia per cui esco per farmi un giretto alla location e per comprare qualcosina da mangiare stasera.

Sono l’UNICO ITALIANO!

E’ vero che è una Polish Bike Week ma uno straniero, dico uno, a parte Cechi e qualche raro tedesco, non c’è.

Quando arrivo alle transenne vedo il putiferio!

Tutti in colonna in ambo i sensi, scarichi al massimo, gente ovunque…

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IMG_2451IMG_2453IMG_2456IMG_2457..e poi , nonostante il caldo notevole, ci sono prodotti locali che emanano calore, cucinati…

IMG_2452..o al naturale…

IMG_2465Meglio rinfrescarsi con una bevanda moooolto fresca ed analcolica!

Bene, anzi, male, non c’è ancora traccia del corriere.

Se non mi arriva il pezzo di ricambio dovrò cambiare i miei programmi, entrare in Russia con la moto non al 100% di efficienza non mi stuzzica neanche un po’.

Se lunedì la Concessionaria Harley di Gdansk (Danzica) è aperta, potrei ritardare un giorno, chiamando l’albergo, in ogni caso aspetto le 20,00 prima di prendere qualsiasi decisione.

Come temevo, il corriere non consegnerà il pezzo prima di lunedì, quindi dovrò cambiare i miei piani.

Naturalmente, salvo problemi con l’Agenzia,  il viaggio in Russia dovrei farlo. , ho già chiamato l’Hotel Moskva di Kaliningrad e per loro non ci sono problemi a cambiare date di check-in e check-out se il Voucher viene corretto dall’Italia.

Il visto mi copre dal 7 al 12, quindi se entro l’8 ed esco l’11 sono a posto.

Perciò domani Karpacz – Torun, come da programma, lunedì Torun – Gdansk per sistemazione molla originale presso la Concessionaria Harley.

Poi una bella serata con i fratelli Bikers Rudy e Bendt, che si sono prodigati per assistermi e non per causa loro, non sono riuscito a risolvere definitivamente il problema.

Ma l’amicizia e la fratellanza Biker va ben oltre.

Quindi si prevede una bella serata!

Martedì mattina attraverserò il confine e visiterò la Enclave di Kaliningrad, un paio di giorni e poi rientro in Polonia.

Penso di passare da Berlino – Colonia – Monaco ma non faccio piani, vedremo,

 

06 AGOSTO 2017

Anche questa notte mi sono arrovellato, speriamo che la molla di ripiego regga, devo fare 460 km, non sono molti, ma si sa mai….

Un piccolo scongiuro è d’obbligo ed in considerazione che questo sito potrebbe essere visitato da gentili Signore, limitiamoci al classico…

IMG_2473Tanto per cominciare bene vedo che il cielo si è rannuvolato, certo, qualcuno lassù ha avuto notizia che oggi mi sarei mosso….

IMG_2469In effetti le previsioni davano pioggia durante la notte, mah..speriamo sia lo strascico, nel dubbio coprirò i borsoni con il magico Huge Jellow Condom, si sa mai.

Preparo le borse, è presto, ho appuntamento con la Signora alle 10,00 ma preferisco accelerare.

460 km sarebbero niente se fossi tranquillo, ma l’incognita mi suggerisce di non perdere tempo.

Imposto il navigatore …

IMG_2470IMG_2471e mi preparo alla partenza, mentre sistemo i miei bagagli, arrivano anche i Cechi proprietari del Trike, operazioni di carico anche per loro, praticamente hanno fatto un giorno, sono anzianotti e si godono i viaggi senza paura di scivolare in piega!

Devo dire che queste borse della Deemeed mi soddisfano pienamente, sono modulari ed hanno una grande capienza,  resistono discretamente all’acqua e sono robuste, soldi ben spesi.

Il primo borsone, quello grande lo acquistai a Patrasso, sette anni fa e da allora mi ha accompagnato ovunque, saldamente fissato sullo schienalino del King, l’altro è seguito a ruota, ed entrambi hanno macinato km e preso pioggia.

Finalmente arriva la Signora, dispiaciuta per la mancata consegna del pacco, le faccio notare che era una spedizione particolare e che la condizione indispensabile era che il pacco fosse recapitato entro la giornata di sabato.

Assolutamente d’accordo ed esprime un giudizio poco lusinghiero sul Vettore, poi quando sente che dovrei essere diretto in Russia, Kaliningrad, mi guarda come mi ha guardato la precedente titolare dell’Hotel U Hamru e mi chiede se sono cosciente del fatto che con una moto del genere, da solo, potrei rischiare di tornare a casa in treno.

Entrambe le Signore devono avere amici, parenti o conoscenti che lavorano nelle ferrovie di Putin.

Mi avvio, tutto funziona, la strada è piena di pozze d’acqua , segno che durante la notte le previsioni sono state rispettate.

La temperatura è calata notevolmente, in certi tratti i cartelli luminosi segnano 22 °!

Il tragitto è vario, strade strette, strade normali, specie di autostrade, autostrade in una continua alternanza, con continui cambi di limiti di velocità e presenza di numerosi autovelox.

Il traffico è sostenuto, molti Bikers, parecchi di ritorno da Karpacz.

Il cielo si mantiene “tranquillo”, nuvole abbastanza compatte ma sparse, sembrerebbe che la pioggia non sia in agenda, in compenso c’è un forte vento, da Ovest, quindi per me che dirigo a Nord un fastidioso  e costante soffio di traverso, con folate che comportano attenzione e manubrio ben stretto.

Sono passate un paio d’ore, sto viaggiando tranquillamente quando sento un forte bruciore all’altezza del sogolo del casco, vuoi vedere che ho fatto bene a fermarmi a San Giorgio di Nogaro a prendere la pomata antistaminica?

Cerco un posto per fermarmi, naturalmente sembra fatto apposta, strada stretta senza piazzole…

Il bruciore aumenta, per cui mi fermo appena fuori bordo strada, tiro fuori la pomata e mi ungo, sollievo quasi immediato!

Finalmente in vista di Torun, meta della mia tappa odierna, domani mi sposterò a Danzica, Gdansk in polacco, e finalmente metterò la parola fine alla Saga della Molla!

Ho fissato questa tappa per essere a pochi km da Danzica, circa 200, in modo da essere al riparo da inconvenienti possibili e dovuti ad un lungo percorso.

La concessionaria Harley è aperta dalle10.00 alle 18,00 e spero di esserci verso mezzogiorno, Rudy sarà là ad attendermi, poi cena con lui e Bendt probabilmente a base di molluschi e crostacei del Baltico!

Arrivo in Hotel e il Concierge mi chiede se desidero parcheggiare la moto in garage!!

Quando gli rispondo che preferisco dormire io all’addiaccio piuttosto che la moto incustodita sulla strada, mi guarda strano, il buon Piotr (questo è quanto scritto sulla targhetta) non sa…

L’aria continua a soffiare, dalla finestra della camera si vedono i rami degli alberi in movimento, nonostante siano in posizione riparata.

Ad ogni buon conto anche questa sistemazione è da scartare, pur essendo al margine della città vecchia, il cui perimetro dista pochi metri, non ha ristorante, solo Breakfast mattutino, nemmeno il bar!

Solita cerimonia: stanza, borsoni aperti, doccia, aggiornamento sito e tra una mezzoretta una camminata in cerca di un ristorante, e non mi va per niente perché il ginocchio protesta, devo pazientare ancora un mesetto per operarlo e nel frattempo duolicchia, anche in moto devo cambiare spesso posizione.

Pazienza, c’è di peggio, pensate a quella povera molla, distrutta completamente…..

Decido di fare comunque una camminata, magari anche per mangiare un boccone, visto che il pranzo è saltato

Chiedo al concierge se posso trovare un ristorante dove poter mangiare qualcosa di locale, a piedi nella città vecchia, e mi dice che prima delle 20,00 non apriranno.

Mi avvio , in effetti l’architettura non è certo moderna, molte chiese…

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IMG_2479ed a dire il vero, non ho visto tracce di islam..

Qualche stranezza…

IMG_2475IMG_2476..in Italia di cose strane ne ho viste tante, ma il “Confucio Classroom College” mi mancava!

Mentre cammino butto l’occhio nelle strade traverse e….non ci posso credere!

Tendoni con tavolini, parecchi ragazzi seduti che fumano il narghilè!

Mi prende la nostalgia, guardo e riguardo ma non vedo locali sulla strada, eppure da qualche parte devono pur essere arrivati.

Noto una scaletta che dal piano stradale scende, normalmente nei sottoscala, ma vedo dei manifesti…scendo, entro, bancone di legno, due ragazzi ed una ragazza, una rastrelliera di narghilè da far paura a quelli di Bagdad, localini separati con sedie, puf, divanetti, tappeti…mi sento a casa!

Un bel narghilè alla menta…

IMG_2481quando ci vuole, ci vuole!

Una quarantina di minuti e poi esco all’aria aperta in cerca di un locale dove mettere qualcosa sotto i denti, possibilmente non una pizza.

A occhio c’è una discreta vita serale, notturna non so..

IMG_2483Pizzerie ce ne sono, una “Da Giuseppe”,,(!!!), proseguo e trovo un ristorante, speriamo bene..

Menù, chiedo una tartare, me la portano velocemente, piccola ma si presenta bene…

IMG_2485E’ molto buona, e poiché il mio stomaco non è ancora completamente rifornito, ne chiedo un’altra.

Camerierina carina, torna dopo meno di un minuto e mi dice che è spiacente ma la cucina è chiusa, guardo l’ora: 22,02!

Vabbè, vedremo se Giuseppe fa pizze degne di questo nome.

Incredibile, tutti i locali stanno chiudendo, alle 22,00 non ce n’è più per nessuno ed ovviamente sparisce anche la gente.questi dovrebbero capire che non è che devono chiudere perché la gente sparisce alle 22,00 ma che la gente sparisce perché loro chiudono!

Mah…fosse inverno e facesse freddo, lo capirei, ma in piena estate, pure le gelaterie!

Rientro, prendo una Coca dal frigo bar alla reception, dico alla concierge (è quella del turno di notte) di metterla sul conto della camera, non si può, solo cash e moneta locale, quindi???

Guarda in che camera sono, allarga un sorriso da orecchio ad orecchio e mi chiede , in italiano, se sono italiano.

Ha studiato e lavorato in Italia e ci vorrebbe tornare, se sapesse….

A domani.

Pensierino della sera: il mio amico Benigno, nonché barbiere di fiducia, di Pertegada, quando ha saputo del mio viaggio e della mia propensione a muovermi in solitaria, ha espresso perplessità, e mi ha chiesto come faccio a superare eventuali momenti di sconforto lungo la strada, non avendo nessuno con cui condividerli .

Risposta: negli attimi di sconforto mi appoggio alla moto, ci salgo su e macino km!

07AGOSTO 2017

Sveglia prima del previsto, come sempre.

Preparo i bagagli, questa è la cosa peggiore: ogni giorno apri e chiudi!

Scendo a far colazione, quattro chiacchiere con la Receptionist che mi spiega che i locali chiudono alle 22,00 solo la domenica, durante la settimana sono aperti fino ad oltre mezzanotte.

Sono le 08,30 e mi muovo, stando a quanto dettomi ieri sera ci dovrei mettere un tre ore ad arrivare a Dansk.

La strada è scorrevole, il traffico più che leggero, la giornata è bella, che volere di più dalla vita?

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Mi fermo a fare rifornimento in un’area di servizio dall’aspetto “importante”, compro anche un estintore, ho letto da qualche parte che in Russia è obbligatorio.

L’ultimo tratto è con il “BILETU”, hanno imparato anche qui a far pagare il pedaggio ed è per questo che c’è meno traffico, i polacchi non vogliono pagare e fanno percorsi alternativi.

Così arrivo davanti alla Concessionaria Harley alle 10,30, cioè almeno un’ora prima del previsto.

Mando un SMS a Rudy che mi dice che arriverà in una quarantina di minuti , visto che mi aspettava attorno a mezzogiorno.

Faccio inversione di marcia e parcheggio davanti all’ingresso.

Entro, saluto, parlano inglese!

Mi presento e quando dico che sono Silvio, l’amico di Rudy mi sorridono a dentiera completamente spalancata.

Mi chiedono della molla…

Bene , ne  hanno ordinato una nuova che dovrebbe arrivare nel pomeriggio, nessun problema, ho tempo fino a stasera.

Mi guardo attorno, vista la loro disponibilità decido di comprare qualcosa, nella fattispecie: una maglia con il logo di Dansk HD ed un paio di pedane per Highway, le mie si stanno rompendo, ma  sono da ordinare, arriverebbero domani, quindi , visto che sono in ballo ordino anche una molla di riserva, si sa mai…

Ritirerò il tutto l’11 al ritorno da Kaliningrad.

Nel frattempo arriva l’amico Rudy, abbraccio affettuoso, poi parla con i ragazzi e questi smontano la molla da una moto in esposizione e la montano sulla mia!

Potenza del Rudy!

Partiamo ed andiamo alla città vecchia, molto interessante e piena di turisti, Rudy è un perfetto cicerone ed è anche molto gentile e generoso.

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Visitiamo un laboratorio dove si preparano oggetti con l’ambra…

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… e mi regala un elefantino porta fortuna.

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Proseguiamo e mi fa dono di una mini bottiglia di GOLDWASSER, acqua con scaglie d’oro che si trova in natura in Dansk..

IMG_2605Poi un bel giro turistico sulla ruota panoramica, si vede tutta Dansk, bellissimo!

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Sosta per il caffè…

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…e poi ci dirigiamo verso la spiaggia di Gdynia, piena di gente, più o meno interessante…

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Foto di rito davanti alla casetta dei pescatori, l’hanno costruita in memoria dei colleghi morti in mare, semplice ma molto significativa.

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Mangiamo una tartare di pesce ed una zuppa, pesce ottimo e fresco!

IMG_2563Decidiamo di andare verso casa, Bendt sta pulendo il garage o almeno dovrebbe avere finito.

In effetti spunta appena parcheggiamo le moto davanti a casa di Rudy.

Mi sistemo da Rudy perché è da solo, mentre Bendt ha la Signora e non voglio recare disturbo.

Saluti di rito e solita cerimonia dello scarico bagagli!

Poi saliamo sull’utilitaria di Rudy….

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..ed andiamo in centro a mangiare un boccone : ribs, patate e contorni vari.

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Naturalmente non riesco a mettere mano al portafolglio!

Un giretto a piedi sul molo per aiutare la digestione, poi rientriamo e ci sediamo in giardino per il bicchierino della staffa.

Entrambe le case hanno un giardino grazioso, piccolo ma estremamente curato, sono ville a schiera ma molto eleganti, la zona sembra molto tranquilla ma Rudy mi mette il bloccaruote…

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L’interno vede predominare il legno, bello e molto intimo.

Io dormo in mansarda e dormo benissimo!

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A domani.

 

08 AGOSTO 2017

Alle 05,00 sono già sveglio, ma sta diventando un’abitudine durante questo viaggio.

Resto a poltrire e poi, con estrema calma, mi alzo.

Doccia ed impaccamento, aspetto di sentire cenni di vita dabbasso, Rudy ha detto che si alza alle sette, quindi aspetto.

Appena sento un po’ di tramestio scendo con i borsoni, Rudy ha già la tazza di caffè in mano, black coffee, naturlich!

Ci accomodiamo in giardino ed aspettiamo che si faccia vivo Bendt.

Non passano cinque minuti che si affaccia alla staccionata, è andato a fare una camminata con il cane.

Caffè anche per lui, o meglio caffè e sigaretta per entrambi, fumano parecchio.

Carico i bagagli e poi andiamo a prenderci il doveroso breakfast in un locale poco lontano.

Bendt a piedi con la cagnetta, Cavalier King, Rudy con la macchina ed io con il King.

C’è un sole splendido e la cosa mi preoccupa, fino ad ora, a parte quel poco di pioggerellina all’arrivo a Karpacz, ho avuto sempre bel tempo…

Finita la lauta colazione, saluti fraterni, Bendt torna a casa, Rudy mi farà da battistrada fino all’imbocco della strada per Kaliningrad, poi rientrerà in città per andare al lavoro.

Aver amici così significa non dover temere nulla!

Mi accompagna per un bel po’ di km e poi, come stabilito, aziona le quattro frecce e svolta, io proseguo.

Stanno realizzando un nuovo tratto di autostrada per cui l’andatura si fa modesta .

A circa 50 km dal confine mi fermo a fare il pieno, vorrei evitare di fare rifornimento in Russia, pare che la qualità del carburante non sia al top.

L’ultimo tratto è molto bello, diritto ed in mezzo al verde.

In lontananza intravedo la barriera polacca, imponente ed un grande piazzale con parecchie porte.

Rallento, alzo la  visiera del casco, ma ben lontano dalla barriera vera e propria c’è una sbarra abbassata ed un semaforo rosso.

Quando arrivo in prossimità la sbarra si alza ed io procedo.

Una giovane, bella e bionda fanciulla in uniforme da Doganiera mi fa cenno di fermarmi, scendo e le do libretto e passaporto, lei controlla il numero di telaio e passa il tutto alla collega all’interno del gabbiotto, si intravedono i capelli biondi, ma i tratti del volto non si riesce a distinguerli.

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Dopo qualche minuto mi restituiscono i documenti e posso muovermi, chiedo alla gentile fanciulla, in inglese, se vuol venire a fare un giro in moto, mi pare che non disdegnerebbe.

Passo in territorio Russo, una Poliziotta bionda , sempre giovane, ma non parla inglese, mi chiede i documenti, atteggiamento benevolo.

Improvvisamente suona un allarme, tipo antifurto, la fanciulla cambia immediatamente modo di fare, fa salire in macchina quattro polacchi fermi alla barriera, poi mi si avvicina e mi ispeziona tutto l’ispezionabile: bauli laterali, borsa piccola e borsa grande, poi mi fa spostare più avanti all’altezza del gabbiotto dell’immigrazione.

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Fogli da compilare.

Altra Poliziotta bionda, sui 40/45, mi assiste nella compilazione e poi passa il tutto ad un’altra collega, sempre bionda (probabilmente se non sono bionde non le arruolano!) .

Questa è più in carne, nel posto giusto a quanto mi è dato vedere, ed è anche più cordiale, finito di registrare mi saluta con un bel “ciao” e quando metto in moto e le passo davanti mi sorride ed agita la manina…

Magari si duole di non poter salire sull’Harley….

Lasciata alle spalle la barriera russa…

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Ora sono in territorio delle Federazione Russa, finalmente!

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Da questo momento non posso più fare affidamento sul navigatore, il Garmin non riconosce l’enclave di Kaliningrad, quindi seguo le indicazioni  che dopo pochi km sono solo in cirillico..

Riesco ad imboccare la strada che porta in centro, traffico intenso ed a volte bloccato.

Mi affianco ad un autobus e chiedo all’autista dov’è l’Hotel Moskva, Prospekt  Mira 19 , mi guarda e mi fa un cenno come a volermi indicare che devo salire da qualche parte,

Ringrazio e proseguo, in effetti, più avanti a sinistra c’è un cavalcavia, che imbocco senza indugi.

Vedo che mi sto addentrando in centro, ma da qui a vedere dove sia la Prospekt Mira….

Intravedo un taxi parcheggiato sulla destra, nel mio senso di marcia, stoppo il King e chiedo all’autista se mi accompagna, a pagamento obviously, all’Hotel.

Così è, io non ci sarei arrivato.

10 euro ben spesi!

Entro in Hotel, ha visto tempi migliori..

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c’è una vecchia impiegata che mi chiede il passaporto, ma prima di tutto le chiedo dove sia il parcheggio privato e free, mi accompagna ad una finestra che dà sul retro, c’è un parcheggio ampio, scoperto, ma con una sbarra all’ingresso ed un guardiano, speriamo bene…

Stacco le borse, svuoto la tasche laterali e mi rendo conto che le lattine di birra che ho comprato per Maurizio sono scoppiate per il caldo!

Pazienza, pulizia a casa.

Rientro alla Reception, sono madido di sudore, c’è un’altra impiegata, più giovane ma mi pare altrettanto scostante.

Ad ogni buon conto, camera 327, poi si vedrà.

Internet solo su iPhone, non riesco a collegare il tablet!

Doccissima, svuoto i bagagli e poi vado a fare un giretto nelle vicinanze, Bancomat per 5.000 rubli, pari a circa 70 euro

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ci sono diversi ristoranti, intravedo un London Restaurant, entro, tutta Guinnes, così mi abbevero guardando una partita sul mega schermo.

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Rientro, il tablet ancora non accetta di connettersi, ergo, compilo il report odierno e lo pubblicherò appenna disporrò di una connessione.

Finalmente ci sono riuscito!

Pubblico i post, poi, dal momento che sono le venti, me ne vado a mangiare un boccone, quando torno vedrò di postare anche le foto.

Decido di provare il ristorante “Trattoria Parmesan”, a fianco dell’albergo, è pieno di gente; all’esterno una dozzina di Signore russe tutte “in tiro” che si stanno fumando la sigaretta post prandiale, o forse non è proprio post, visto l’andirivieni, direi “durante prandiale”.

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Una camerierina mi si avvicina e mi chiede qualcosa in russo…

Ci capiamo in inglese, il suo un po’ peggio del mio.

Tavolo, ordino una birra russa e tutto pesce.

Squisito.

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Vedo parecchi mangiare pizza, probabilmente non ne hanno mai assaggiato una italiana.

Per chiudere in bellezza, succo d’arancia e Vodka “Grey Goose”, totale 1.200 rubli!

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Ragazzi, con 17 euro noi a stento mangiamo una pizza..

 

09 AGOSTO 2017

Non lo immaginavo ma mi sveglio alle 0500….

Rigirarsi nel letto non è certo un problema, salvo un improvviso e forte crampo alla gamba, passa, con calma ma passa.

Ora cerco di organizzare la giornata, il tempo è splendido, vediamo cosa mi consigliano alla Reception, sperando che ci siano altri addetti, perché le due di ieri non hanno un atteggiamento molto incoraggiante.

Verso le 08,30 scendo a far colazione, l’ambiente è scadente, abbastanza varietà di pietanze ma molte pecche.

Innanzi tutto il personale, ragazze che pensano più a Whatsapp che a servire i clienti…

La macchina del caffè non funziona.

Mah.. il regime qualche strascico lo ha lasciato, quando la proprietà non è la tua..

Seduto al tavolo mi sto controllando la posta, dopo una quindicina di minuti una cameriera mi chiede se voglio ancora il caffè, ovvio che si.

Avevo pensato di visitare lo zoo, anche se non amo particolarmente queste strutture, ormai gli animali dovrebbero vivere nel loro habitat, tenerli chiusi, per quanto grandi possano essere gli spazi, non li rende certo felici, ma poi decido di andare al Fishermen Village, non è lontano da qui.

Prima di prendere un taxi, chiedo alla Consierge quali sono le tariffe per queste distanze perchè non voglio farmi fregare.

Ho dato volentieri i 10 euro a quello che mi ha portato fino all’albergo ma questa è un’altra cosa, sono quasi 800 rubli, il costo di due Guinness!

Il prezzo della corsa per il Village è di circa 180 rubli, quindi chiamiamo il taxi.

Il problema è che ho una banconota da 5.000 e nemmeno in albergo hanno da cambiare.

Vado in Banca, giusto a lato dell’albergo, vedo gente in coda ma non capisco quello che è scritto sui tabelloni luminosi.

Chiedo ad un’impiegata, dicendole che ho un taxi che mi aspetta, dopo diversi tentativi riesce a farmi passare in cassa.

Torno in albergo e naturalmente il taxi se n’è andato, ne chiamiamo un altro, l’autista è leggermente spericolato, il percorso è abbastanza lungo ed il traffico intenso, vista l’ora.

All’arrivo mi chiede 150 rubli!

2,12 euro!

Devo proprio chiedere quanto costa la benzina.

Il piazzale è delimitato da un edificio datato, comprende un ristorante “lo skipper”, una torre faro, negozietti vari che vendono principalmente ambra ed alcuni bar.

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Prima di continuare mi siedo qualche minuto su di una panchina, vicino ad un vecchio marinaio che non dà confidenza…

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Mi faccio una camminata a vedere la cattedrale, un complesso imponente..

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poi attraverso il ponte e mi accorgo che il corrimano, in ferro battuto, è zeppo di lucchetti, anche qui il virus degli innamorati, c’è un lucchetto mastodontico a forma di cuore….

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…sicuramente un fabbro innamorato!

Torno sul lungo fiume, ci sono delle barche per giri turistici, ma non c’è nessuno, è naturale, è presto..

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Mi siedo ad un tavolino ed ordino un piccolo breakfast con blak coffee, così, giusto per passare il tempo…

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Arriva un ragazzo che mi dice che la prima barca partirà alle 11,45, quindi ho ancora quasi un’ora, ne approfitto per sgranchirmi le gambe, il crampo di stamattina ha lasciato il segno.

Al momento prefissato “mi imbarco”, parolona altisonante!

Siamo in quattro: due attempati signori russi, una pulzella bionda sui 30 ed il sottoscritto.

Si salpa!

Giro dei canali con spiegazione in russo che io comprendo alla perfezione…

ma mi interessa il paesaggio, quello che dice la cassetta registrata non mi interessa, passiamo davanti al museo navale, con alla fonda diverse imbarcazioni ed anche un vecchio sottomarino.

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Virata e rientro.

Guardo l’ora: 13,30, bene penso di rientrare,forse  mangiare un boccone al London, aggiornare il sito e poi andare a visitare lo zoo.

C’è un taxi parcheggiato, l’autista è un giovincello capellone, gli do l’indirizzo ed il nome dell’albergo e partiamo.

Non parla inglese, mi dice però che è siberiano e mi chiede se voglio fare EKZKURZIA, gli rispondo di no.

Fa una strada strana per riportarmi in albergo, passando davanti al museo navale.

All’arrivo gli chiedo quant’è, mi dice 300, ora non è certo la differenza di un euro, ma mi secca farmi prendere per i fondelli, quindi gli faccio capire che è il doppio della tariffa reale e visto che sono generoso gliene lascio 200.

Mentre scendo lui continua a bofonchiare, ma non è un mio problema.

Dilemma: dove vado a mangiare un boccone?

Mi trovo a circa 70 metri dal London, per cui decido per una porzione di Fish & Chips con birra belga, perchè quella russa, a parere del barman , fa schifo.

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Il locale è abbastanza frequentato, anche da bellezze Pre-Perestroica che cercano di rendersi interessanti…

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..da notare il fiocchetto rosso tra i capelli…

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Appena rientro in albergo chiedo alla Consierge se domani mi trova un driver anglofono per andare a fare un giro sul Baltico, ovviamente pagherei la giornata ed anche il pranzo.

Mi dice che si darà da fare.

Camera, l’aggiornamento del sito mi porta via più tempo del previsto, mi accorgo che sono quasi le sei.

E’ ora di andare allo zoo, l’ingresso è di fronte all’albergo.

La Consierge mi dice che ancora non ha combinato ma che sta aspettando una risposta.

Noto che il cielo si è rannuvolato, vuoi vedere che….

Niente di strano se il ritorno dovesse essere umido.

Entro e mi aggiro per i sentieri che fiancheggiano le gabbie, molte sono vuote, quelle abitate sono abbastanza trascurate e gli animali all’interno non sprizzano felicità, anche il tapiro è stufo…

…aveva la gamba di riserva che strusciava per terra, piano piano, dalla noia ha “tirato ii remi in barca”!

Bene, la visita è terminata, prima di cena una Guinness si impone.

Appena entro in albergo mi avvisano che c’è un problema con la prenotazione, l’Agenzia ha accorciato un giorno, praticamente ha indicato l’8 invece del 7 per il check-in ma ha lasciato invariato il check-out, cioè il 10.

In questo modo dovrei pagare un giorno che in effetti ho già pagato.

Email a Palazzolo dello Stella, sono quasi le 19,00 quindi la leggeranno domani…bugia, mi arriva la risposta nel giro di mezz’ora, domani mattina chiameranno direttamente l’albergo.

Novità non ce ne sono per cui decido di non scendere nemmeno a cena, la Guinness basta ed avanza.

Guardando il soffitto della stanza vedo ben due rilevatori di fumo, biricchini….

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Domani farò una serata di addio!

 

10 AGOSTO 2017

Nessuno mi chieda a che ora mi sono svegliato.

Dopo aver fatto colazione mi dirigo alla Reception, non prima di aver buttato la solita occhiata nel parcheggio dove il mio King poltrisce e sicuramente si annoia.

La solita , gentile impiegata mi chiede la chiave elettronica della camera per poter aggiornare il check-out, perfetto.

Dispiaciuta mi dice che non è riuscita a combinare per la macchina, nessun problema, tra l’altro il cielo si sta rannuvolando parecchio.

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Quattro passi fuori dall’albergo, nonostante tutto le Mercedes abbondano…

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Adiacente all’albergo c’è un caffè, sembra ben frequentato…

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..entro e mi faccio un English breakfast…

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..con doppio Black coffee, poi esco con l’intenzione di farmi una camminata, ma inizia a piovere, per cui ritirata strategica in albergo.

Peccato avevo in mente di fare un bel giro con il grande vaporetto.

Ne approfitto per aggiornare il post, sono indietro di più di un giorno e richiede tempo, nel frattempo speriamo che spiova.

Verso le 15,00 smette di piovere, sembra che addirittura si stia rasserenando..

Approfitto, scendo nel parcheggio e comincio a sistemare le borse laterali, da quella di destra tiro fuori le lattine di birra ai mirtilli, una pare integra, l’altra non dà segni di rottura, ma si sente che non è piena.

Asciugo  quello che c’è sul fondo e rimetto il Big Jellow Condom, da non confondersi con lo Huge Jellow Condom, che è quello che ricopre entrambe le borse, si sa mai che stanotte ripiova.IMG_2740

Butto tutti i cartoni bagnati , lavo lo straccio ed esco a fare una camminata.

Vista l’ora mi faccio l’ultima Guinness with nuts in Kaliningrad.

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.. guardandomi uno stupendo documentario dedicato al mare, acquari, immersioni in apnea e con autorespiratore, surf.

Proseguo per Prospekt Mira, qui con i monumenti non scherzano, sono ovunque e la Polizia non è lontana..

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Noto la presenza di uno pseudo ristorante, in effetti si tratta di un night, lo conferma l’orario di apertura: 20,00-05,00 ed i due o tre brutti ceffi che stazionano nell’ingresso e che non hanno l’aria dei camerieri

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Mi fermo a dare un’occhiata al traffico..

..normale per essere quasi in centro ed a quest’ora.

Rientrando passo dal negozio che ho visto, compro una bottiglia di Wodka Beluga per Lorenzo, mi ha fatto un grande favore ed è il minimo che possa fare.

Ne prendo una più piccola per me, vorrei prendere del caviale, ma arriverebbe lessato, per cui lascio perdere.

Mi voglio togliere una curiosità e chiedo alla giovane commessa, quanto è il suo stipendio: 20.000 al mese = 283 euro.

Torno in camera, fuori il cielo è terso, vedremo domani mattina.

Comincio ad assemblare i bagagli, vorrei sistemare in modo tale da lasciare il borsone grosso sempre sulla moto e muovere solo il piccolo, salvo cambi, vedremo.

Leggo su fb che dalle mie parti ha grandinato parecchio, di fatto mi è arrivato il messaggio automatico dell’allarme, chiamo casa ma come al solito…

Si sta avvicinando l’ora della cena

Finalmente la mia gentile Signora mi chiama per dirmi che non abbiamo avuto grandi danni, bene, per fortuna, perchè da quello che leggo su fb c’è stato un macello totale, Precenicco compreso.

Scendo, è ora di cena, l’ultima cena a Kaliningrad, anche perchè dopodomani mi scade il visto, per cui devo uscire assolutamente!

Pago la lavanderia, domani mattina devo solo avere l’incombenza di caricare e partire, ho chiesto di avere un taxi che mi faccia da guida fino in periferia, uscire dal centro senza navigatore non è il massimo.

Non ho voglia di prendere taxi per andare a cena, il Parmesan è letteralmente a due passi, ho mangiato bene, perchè cambiare?

Pieno anche questa sera, buon segno, se si mangiasse male non ci sarebbe tutta questa affluenza, molte tavolate che festeggiano ricorrenze, ma molti tavoli con due/quattro persone.

Stasera si va alla grande!

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Crepi l’avarizia, pesce raffinato, antipasto e secondo, bottiglia di Prosecco (…), wischetto della staffa!

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La serata è finita magnificamente!

A domani

 

11 AGOSTO 2017

Alle 06,00 ho già caricato il King, faccio chiamare il taxista che mi dovrà portare sulla strada della statale che porta al confine.

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Quando arriva mi spiega, tramite la Consierge, che c’è una strada più breve, penso che questo tragitto mi porterà ad un secondo valico ma acconsento, speriamo solo che non sia super affollato.

In teoria, a quest’ora , non ci dovrebbe essere ressa ma non si sa mai, pare che i russi

vengano in Polonia per il week end.

Arrivo al valico russo, due macchine davanti a me, perfetto!

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Questa volta c’è un gendarme con il solito padellone, mi chiede i documenti e poi mi manda al solito container dell’immigrazione.

Dentro c’è una matriosca, nel senso che le dimensioni non sono esigue, sguardo da Lenin e non è bionda.

Restituisce i documenti e mi sposto alla dogana, finalmente una quarantenne bionda e sorridente!

Mi fa aprire il minimo indispensabile e con un bel sorriso mi fa cenno  di andare, con un altrettanto smagliante sorriso le indico il sedile posteriore dell King, va in apparente sollucchero, si stringe le mani al petto, seno di sinistra e fa un cesto come di stringere amorevolmente qualcosa o qualcuno….non è dato di sapere cosa o chi…ah, le relazioni internazionali!

Faccio un paio di curve ed ecco il delirio!

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Coda su due file per qualche centinaio di metri, vabbè, toccherà pazientare, mentre sistemo le borse arriva un russo, penso sui 40, mi dice che anche lui aveva un’Harley e mi suggerisce di sorpassare tutti, alle moto sembra sia concesso, in quel tratto fino alla sbarra.

Di fatto quando mi ci fermo davanti esce una fanciulla Polacca in unifome, capelli lunghi e castani , mi chiede di esibire il passaporto e mi fa passare, ma, arrivato nel piazzale dei controlli:FULL!

La gran parte macchine russe ed i Polacchi ci sguazzano!

Oggi è la giornata delle castane, nemmeno una bionda, mi faccio un’ora e venti di coda e poi, finalmente, esco.

La strada per Gdansk è tutta un cantiere, velocità ridotta, a volte a passo d’uomo se non fermi.

Riesco ad arrivare a Gdansk, all’Harley Servis, sono le 11,00 passate, entro ed il titolare mi dice che i pezzi non sono arrivati, non li avevano a magazzino ed arriveranno la prossima settimana, poco male, chiederò a Rudy di prenderli e di portarmeli al Faak!

Poi gli chiedo se mi può far dare un controllo alla pressione delle gomme e qui casca l’asino…dice che il meccanico è occupato e che dovrei aspettare un’ora…per controllare la pressione….

Tatuaggi, aria da biker ma alla fine solo Dealer, gli interessa solo vendere, se ci fosse stato Rudy….

Come non detto. mi avvio , destinazione Berlino

Anche qui la strada è tormentata, un cantiere ininterrotto.

Ad un certo punto la stanchezza si fa avanti, una sbandata di troppo mi suggerisce di fermarmi per un pit stop, sono le 13,00 e non ho fatto colazione, sono sveglio da quasi 10 ore e fa caldo.

Nel distributore dove mi sono fermato c’è una specie di ristorantino familiare, ordino una zuppa tradizionale polacca: squisita, saporita e con dentro di tutto e di più: uova sode, salsicce, pancetta e non so cos’altro.

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5,70 euro, compresa la Coca Cola!

Riprendo la strada, ma la solfa è sempre quella, rallentamenti in continuazione, poi devo attraversare una Città abbastanza importante ma dal nome improponibile e qui il caldo, le code, i semafori fanno andare il cuoio in fiamme.

Si prosegue, finalmente imbocco una specie di autostrada, il navigatore dice 150 km a Berlino.

Entro in un distributore e vedo un GS con targa italiana, mi affianco e saluto, sono una coppia di Salerno che rientrano da un viaggio in Nord Europa, Complimenti!

Peccato che in Svezia si siano fatti fregare il cellulare ed hanno preso 130 euro di multa per divieto di sosta..

Ora posso viaggiare spedito ma all’improvviso, in pieno sole, comincia a piovere,  abbastanza forte per quattro o cinque km, poi smette.

Stessa storia più avanti..

Arrivato alla barriera di uscita, in prossimità del confine tedesco, il cielo si fa veramente scuro ed inizia a piovere sul serio.

Indosso quello che devo indossare, metto il Condom ai borsoni e riprendo il cammino.

Mi fermo per l’ennesimo pit stop, entro nel distributore e smette di piovere, finito di fare rifornimento mangio un hot dog, faccio per salire in moto e riprende a piovere!

Nel frattempo telefono ad Ollie, cercherò di fare più strada possibile per avvicinarmi a Colonia, così domani ci vedremo nel primo pomeriggio.

Esimio Illustre Concittadino, Ragionier Ugo Fantozzi, ai suoi tempi, in fatto di nuvoletta, Lei al mio confronto non era nessuno!

Si va e la pioggia si mette a fare seriamente il proprio dovere per un centinaio di km, volevo andare ancora avanti, ma una provvidenziale svista mi fa prendere l’uscita sbagliata, così decido di fermarmi nel primo Hotel disponibile.

Navigatore impostato: il primo Hotel è ormai in disuso, il secondo non è aperto, il terzo idem, in compenso la signora mi indica la strada per trovare l’ennesimo, speriamo….

Zona desolata, in mezzo alla campagna, ad un certo punto intravedo un’insegna,

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mi fermo davanti all’ingresso, dalle finestre mi guardano, non devo fare una bella impressione, bardato con antipioggia, stanco e scarmigliato

Entro, mi pare un ristorante, chiedo al ragazzo che sembra il titolare, si è un albergo ed hanno una camera per me, ed il ristorante è aperto fino alle 22,00!!!

Lo bacerei, non lo faccio perchè mi dice che non posso mettere il King dentro…ma poi insisto!

Scaricato il minimo, mi fiondo a cena, la doccia dopo: Tartare di manzo con tutti i condimenti previsti, insalata mista di stagione, birra alla spina, digestivo alle erbe della casa.

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E dopo una bella tappa di trasferimento, di cui 50 km in territorio russo, 670 in territorio polacco, con continui lavori in corso e 170 in territorio tedesco, quasi tutti sotto la pioggia: buona notte!

Purtroppo la roba  è tutta umida, compresi gli stivaletti nuovi, si bagnano in punta!

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Mi dispiace ma dovrò restituire anche questi a Gabriele.

12 AGOSTO 2017

Devo dire che ho riposato proprio bene.

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E’ un posto veramente tranquillo, fuori un giardino curatissimo, la tartare ha agevolato il riposo!

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Le previsioni non sono buone, quindi partirò con l’antipioggia indossato.

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Locale breakfast ben servito..

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Mi muovo con la pioggia che  parte decisa e per una sessantina di km si mantiene costante, poi smette anche se le condizioni del cielo sono poco rassicuranti.

Comincio ad essere stanco della pioggia….

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Ad ogni modo riesco a proseguire, ma quando arrivo in prossimità dello svincolo per Hannover inizia il brutto tempo, quello vero: pioggia battente, vento , nebbia e freddo.

Le condizioni del traffico non sono assolutamente confortanti, interruzioni per lavori in corso in numero assurdo, dall’altra parte intravedo una lunga colonna di auto ferme, prendo la misura: 12km!

Meno male che è nell’altro senso.

Arrivato alle prime indicazioni per Colonia il GPS mi fa uscire, faccio un atto di fedeltà e gli do retta, ma sono perplesso, strada normale, curve e salite, in mezzo ai boschi, sarà…

Poi, finalmente, vedo l’indicazione del Paese di Ollie, Much, e riprendo coraggio, fa freddo e la strada è viscida, per non farmi mancare nulla anche la nebbia.

In una discesa, prima dell’indicazione Bielein, c’è una coda, in fondo lampeggianti, poi vedo due moto ma un solo biker e niente ambulanza, brutto segno.

Proseguo, ormai sono arrivato, vedo il civico di Ollie e mi fermo, lui esce immediatamente, ha sentito il rombo.

Abbracci e baci a tutta la famiglia!

Mi sistemo in mansarda, poi doccia bollente!

Poi, con l’aiuto di Ollie, stendiamo tutto ad asciugare, gli stivaletti sono bagnati all’inverosimile, vecchia maniera: li riempio di giornali.

Chiacchieriamo un po’ e poi andiamo a cena, il ristorante è bello, pieno di gente, in mezzo al verde, è una riserva naturale.

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Bistecca e patate, squisita!

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Rientriamo e ci sediamo in terrazza per il bicchiere della staffa.

 

13AGOSTO  2017

Oggi è domenica e la famiglia di Ollie ha diritto di restare a letto , quindi per le 09,00 colazione.

Breakfast e preparativi.

Il tempo è uggioso, Ollie dice che non pioverà, ad ogni buon conto indosso l’antipioggia, tutto ciò che ieri era bagnato , oggi è quasi completamente asciutto, tranne gli stivali che sono ancora umidi ed i polsini del giubbino.

Carico la moto ed Ollie mi aiuta e scatta alcune foto con tutta la famiglia, poi vuole fare un video per registrare il sound del King…

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Partenza, con dispiacere, è una gran bella famiglia ed è valsa la pena fare una deviazione di 1.000 km per passare a salutarli.

Secondo il Gps ho imboccato la strada sbagliata ma stando alla bussola dovrei essere comunque nella giusta direzione.

Vero!

Indicazione autostrada per Koln.

Inizia il tormento dei rallentamenti per i lavori in corso, ce ne sono ad ogni piè sospinto.

Il traffico è sostenuto ma scorrevole, nell’altro senso di marcia un brutto incidente, una macchina cappottata ed una sfasciata: vigili del fuoco, polizia ed ambulanza, facciamo i debiti scongiuri e proseguiamo.

In uno dei rallentamenti imbocco la corsia sbagliata e salto l’uscita prevista dal navigatore, nessun problema , se è vero che tutte le strade portano a Roma…

Infatti l’alternativa è migliore, meno trafficata, almeno per un po’.

Il tempo è variabile ma tiene, un paio di spruzzatine che però sono insignificanti, ma per il momento l’antipioggia resta dov’è!

Finalmente il sole vero, quindi pit stop e via il superfluo: antipioggia, seconda maglietta, fascia per il collo.

Approfitto per telefonare all’albergo per sentire se c’è disponibilità, mi dice di prenotare via Booking… rispondo, con gentilezza, che sono in moto ed in autostrada e posso arrivare all’Hotel in meno di un’ora, se la camera è disponibile.

Per grazia ricevuta, la camera è disponibile,

Ultimo tratto ed “atterro” nel parcheggio dellHotel Rilano, mi guardano strano, abbigliamento di cuoio, giubbino dell’air bag, capelli scarmigliati, sguardo poco rassicurante.

La Consierge è piccola, brutta ed antipatica, mi dice che non posso lasciare la moto di fronte all’ingresso, è proibito, quando le dico che non più di 15 giorni fa una sua collega mi ha lasciato sostare per due giorni mi risponde che lei non può: è proibito!

Bene, scarico il dovuto, salgo in camera, con calma la doccia, poi scendo e sposto la moto nel parcheggio sulla strada.

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Telefono al buon Massimo, il ristorante è aperto, ci vediamo alle 20,00.

Taxi e via..

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..da fuori si vede che c’è gente ai tavoli, non troppa, ma Massimo mi dice che è per il Ferragosto, cosa mangio?

Quasi quasi vorrei mettere alla prova il pizzaiolo…

Così è, ma la pizza tarda ad arrivare, strano…

Poi Massimo si presenta con un’antipastino fine e buonissimo: due tartare di pesce, alla grande!

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Giusto per preparare lo stomaco ad una mega pizza, molto buona.

Lunga chiacchierata per ricordare quando lui era un bambino, poi saluti e via, rientro in albergo.

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La signorina è smontata , c’è il Consierge di notte , un ragazzo simpatico, il piazzaletto antistante l’ingresso è full di macchine, quindi chiedo se posso parcheggiare il King in un angolino: certo che si, alla faccia della piccola megera!

Buona notte ed a domani.

 

14 AGOSTO 2017

05,00 come sempre.

Un po’ a letto e poi cominciamo l’ultima cerimonia del “preparare”, il tempo sembra bello, ma i Tauri sono sempre in agguato..

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Scendo per il breakfast, è presto e ci sono solo due persone.

Mangio veloce..

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saldo la piccola spesa delle due acque minerali del minibar e mi preparo a partire.

Motore e via!

Ultima tappa di rientro, penso di arrivare a Udine ed andare da Flavio a farmi controllare la pressione delle gomme, ma…

La strada non è lunga, il tempo è bello, il traffico non eccessivo, insomma si viaggia bene.

Al confine con l’Austria, tappa d’obbligo per acquistare la vignetta e una bottiglia di Coca Cola, la colazione è ancora nello stomaco..

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Finalmente in vista di Villach e dal momento che il tempo tiene, io sono in anticipo, decido di passare da Luis a Maria Gail, per comprare un WD40 ed un prodotto per pulire ed oliare la catena del Varadero.

Da qui decido di fare la strada normale, sono stufo di autostrada, l’idea è di passare per Tarvisio, fermarmi da Dawitt per un caffè e scendere da Flavio..

Entro in Tarvisio alto e…strada chiusa per mercatini di Ferragosto, e chi se lo ricordava..

Parcheggio al moto, due passi, quattro chiacchiere con gente che incontro e conosco e poi salto in  moto perchè ci sono dei nuvoloni che non promettono nulla di buono, quindi ingresso in autostrada e giù come un fulmine.

Udine Nord, Furlan Gomme, OVVIO CHE SIA CHIUSO , oggi è lunedì e domani è Ferragosto!

Non so se dare la colpa al Dottor Altzeimer o al fatto che ho perso il conto dei giorni, pensare che avevo ipotizzato di andare domani a Gorizia da Pignolo e da Lorenzo..

Non contento, arrivato a Palazzolo mi fermo davanti all’Agenzia che espone un altrettanto ovvio cartello “Lunedì 14 Agosto: CHIUSO”.

Due km e sono a casa, scarico i bagagli, definitivamente..

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e controllo la percorrenza effettuata..

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..4.370 km in 12 giorni, pochini per i miei parametri, ma ci saranno altre occasioni.

Una piccola considerazione, devo ammettere che circa l’80% delle moto che ho incontrato sono BMW GS 1200, non v’è dubbio che siano moto per gente che vuole fare strada, questo al di là di ogni stupida presa di posizione nel denigrare il mezzo degli altri e magari, sotto sotto , si vorrebbe avere.

ALLA PROSSIMA!

LA LEYENDA CONTINUA!!!!

Quattro anni fa ci avevo provato, ma a pochi km da Valladolid, la location del Motoraduno de “Los Pinguinos”,  ero stato bloccato da una tormenta di neve che mi aveva costretto ad una sosta forzata di tre giorni in un alberghetto fortunosamente trovato sulla Sierra.

PINGUINOS 09 GE 001PINGUINOS 09 GENN 005PINGUINOS 09 GE 004Per i successivi quattro anni l’evento non era stato replicato, le varie amministrazioni comunali spagnole avevano negato il permesso agli organizzatori per i motivi più disparati.

Finalmente quest’anno il Raduno si svolgerà nuovamente!

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La location è cambiata, non più nella zona di Valladolid, ma nella Provincia di Segovia, nel Comune di Cantalejo, i giorni della “concentracion” IL 13 ED IL 14 DI GENNAIO.

Il paese è piccolo e le possibilità di trovare una sistemazione alberghiera sono praticamente inesistenti.

Quindi la programmazione sarà in funzione di questo problema: tenda, sacco a pelo ad alta termicità, stufetta da campeggio.

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Le previsioni del tempo fanno pensare a temperature molto rigide, quindi…abbigliamento termico.

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PREPARATIVI:

La moto, il fido Varadero 1.000, Novembre 2006 con km 139.955, ha bisogno di un super tagliando.

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Catena, corona e pignone, olio, filtro, candele, rabbocco (anche se minimo) di antigelo, sostituite le pastiglie dei freni, sostituita la batteria (a temperature molto di sotto allo zero meglio non rischiare).

Sostituite le coperture con quelle tassellate che aspettavano ansiosamente di essere rimontate sui cerchi!

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L’ultimo viaggio sono state indispensabili, unitamente ai chiodi della Best Grip, per poter rientrare…alla faccia dei colleghi che sfottevano abbondantemente prima della partenza!

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L’itinerario, questa volta, è cambiato, non passerò più da Nord, San Sebastian, ma da Sud, via Marsiglia, Barcellona, Segovia.

08/01 Prima tappa: La Destrousse, Hotel Occitan, nei pressi di Marsiglia; 09/01  secondo giorno: La Destrousse – Saragozza; 10/01 Saragozza – Alovera, per pit stop presso un amico  biker che salirà con me a Cantalejo….spero.

Il 12 ed il 13 Raduno!

Intanto la moto è pronta, domani mattina si va!

08 GENNAIO 2017

La partenza l’avevo fissata per le 07,00 ma vista la temperatura preferisco aspettare una mezz’ora, se c’è ghiaccio per terra voglio vederlo prima di finirci sopra.

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Ore 07,40 PARTENZA!

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Navigatore impostato, giacca e guanti termici funzionanti.

Imbocco l’autostrada a Latisana e mi posiziono sui 130 km/h, traffico leggero, il freddo si fa sentire ma per il momento l’attrezzatura fa il proprio dovere.

A Brescia primo pit stop per rifornimento e bisognino fisiologico, lo strumento preposto alla minzione  è di difficile reperibilità…sottopantalone tecnico, imbottitura, pantaloni in goretex…. per fortuna niente antipioggia o sarebbe stata impresa titanica!

L’addetta al distributore mi dice che fa un freddo cane….controllo il mio termometro: – 4, quasi umano!

Riprendo la strada, imboccata la Piacenza il freddo si fa sentire sul serio, quello è un tratto che ha sempre temperature notevolmente più basse.

Le mani sono ok, i paramani di fortuna (li avevo comprati molti anni fa per il Dominator) fanno egregiamente il loro dovere ed i guanti termici altrettanto, le gambe non hanno problemi, il serbatoio del Varadero è abbastanza avvolgente; i piedi non risentono più di tanto, stivaletti due numeri  più grandi  fanno si che le dita si possano muovere nello stivale e mantengano attiva la circolazione.

Il punto dolente sono le braccia, raccolgono tutta l’aria e provocano brividi continui alla schiena.

Fortunatamente il giubbino riscaldato fa il suo dovere, ma il freddo è freddo e quando continua per ore…

Imboccata l’autostrada per Ventimiglia, penso che se continuerà così dovrò fermarmi prima del previsto, sono abituato al freddo ed alla pioggia, ma questo è troppo.

Finalmente vedo il mio Mare!

E la temperatura si alza!

Sopravvissuto!!

Nel frattempo arrivo al confine con la Francia, attraverso e , dopo pochi km, vedo il primo biker, nella corsia opposta, che si dirige verso l’Italia…

Considerazione: da Precenicco al confine bikers ZERO!

Evidentemente ci sono solo pochi duri e puri, gli altri tutti proprietari di moto…

Tepore primaverile, scalda l’anima!

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Verso Nizza il cielo si rannuvola, non vorrei mai dover rimpiangere il freddo, guido con un occhio costante al piano superiore, ma le nuvole, pur belle cariche e scure, sembrano non volersi alleggerire, speriamo bene.

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Le mie soste sono regolari, ogni 250 km faccio rifornimento ed il consumo è più o meno costante: 15 litri o giù di li.

Mantengo una velocità di crociera sui 120/130 che mi consente di sostenere la media dei 100/h.

Finalmente vedo le indicazioni Marsiglia, questo significa che sono nelle vicinanze de La Destrousse, dove ho prenotato il mio solito albergo: l’Occitan.

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Gentilissimo come sempre il consierge, ma ha una brutta notizia: il delizioso Restaurant dell’albergo è chiuso!!!!

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Chiedo se ci siano alternative, in paese no, c’è un ristorante qualche km più avanti, è aperto ma non ci sono taxi!

Ho parcheggiato la moto, ho fatto una doccia bollente e non ho nessuna voglia di rimettermi in sella, la temperatura sta ridiscendendo, quindi…

Pare che una cinquantina di metri più avanti dell’Hotel ci sia una pizzeria al taglio, a mali estremi….

Mi imbottisco e vado…..a vedere che la pizzeria è chiusa!

Mah…proseguo ancora una ventina di metri per vedere se in  una piazzetta più avanti ci fosse, per caso, un bar aperto, invece , come un miraggio nel deserto, mi appare un furgone con una scritta al neon PIZZA!

Mi avvicino con circospezione, tocco le lamiere per assicurarmi che non sparisca come tutti i miraggi che si rispettino, ed invece è reale!

Dentro un pizzaiolo di buona volontà e ciarliero, ma in 10 minuti ho la mia pizza calda nella scatola da asporto.

Ritirata strategica in Hotel, prendo in prestito un paio di posate e di corsa in camera.

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La mangio per fame , ma fa quasi pietà!

Amen.

09 GENNAIO  2017

Sveglia alle 06,30 ma fuori è buio pesto, ancora un po’ di letto e poi : giù dalla branda!

Preparo i bauletti, alle 07,10 scendo a colazione, faccio con calma perchè non si decide a fare giorno, come al solito, con la temperatura che può essere al di sotto dello zero, voglio vedere dove metto la ruota anteriore!!

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Il consierge mi dice che siamo sui due gradi sopra lo zero, per me temperatura africana!

Pago, saluto e parto.

Di fatto l’aria è frizzante, tendente al freddo ma piacevole, cielo terso e sole che comincia ad alzarsi.

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Giubbino termico indossato ed acceso, guanti e moffole nel bauletto, ma a portata di mano caso mai…

Direzione Montpellier, Perpignan- Barcellona- Lleida – Zaragozza.

Arrivato a Montpellier comincio a dovermi confrontare con il “solito” vento che spira con notevole energia da destra, qualche folata più energica delle altre fa si che l’attenzione salga al massimo, mani ben serrate sulle manopole.

Tutto nella norma fino a Beziers, dopo di che si scatena la bufera di Mistral, le indicazioni stradali sono continue “Raffiche Violente” e per di più laterali, esattamente a 90°!

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Raffiche violentissime, rischio più volte la caduta, mi mantengo al limite della corsia di emergenza e mi ritrovo ad invadere la corsia alla mia sinistra, senza riuscire a raddrizzare la moto!

Le dita sono praticamente piantate nelle manopole, la testa in postura Andreottiana per evitare di essere sballottata, ma è tutto l’insieme che va dove vuole il vento.

Riduco la velocità a 70/80 km/h, mi sorpassano anche i TIR e quando li ho di lato spero sempre di non finire sotto le ruote a causa di qualche raffica improvvisa.

Finalmente, a Dio piacendo, in prossimità di Perpignan il vento cala moltissimo, riesco a riprendere il controllo delle mani!

Attraverso la frontiera franco/spagnola ed un bel sole caldo, con una leggera brezzolina primaverile mi dà il BIENVENIDO!

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Finalmente rilassato proseguo verso Barcellona, il traffico si fa intenso ma io svicolo prima al bivio per Zaragozza.

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Inizio a salire, anche se di poco ma la temperatura si abbassa di qualche grado, prima era a 16, ora , a 500 metri di altitudine è sui 13.

Nessun problema, ho il mio giubbino termico che si prende cura di me, poi passo pure sotto il meridiano di Greenwich….

A circa 250 km da Zaragozza leggo un avviso luminoso “Causa nebbia intensa e scarsa visibilita tra Borges a Fraga, ridurre la velocità”, mi viene da sorridere, che ne sanno gli spagnoli delle nostre nebbie???

Già, che ne sanno?

Entro nella nebbia, fitta, fredda (da 13° scendiamo a 3°), bagnata!

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70 km di sofferenza, le mani che urlano vendetta rimpiangendo moffole e guanti termici!

Ma non voglio fermarmi, l’avviso diceva tra Borges e Fraga, ma io mica lo sapevo che tra le due località ci sono 80 km!

Finalmente usciamo dalla pianura padana e torna un bel sole caldo…

Dura poco, in prossimità di Zaragozza, circa 35 km , inizia un vento forte e freddo, grazie Signore per avermelo riportato!

Finalmente entro in centro città, il navigatore mi porta davanti all’albergo, in pieno centro, parcheggio la moto e mi affretto in camera per una mega doccia bollente.

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Dopo il report andrò a cena, FINALMENTE!!!

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Domani leggera tappa di trasferimento ad Alovera, nei pressi di Madrid, mi fermerò un paio di giorni a fare il turista in attesa che la location del raduno sia pronta.

La cena?

IMG_1943IMG_1944Meravigliosa, cara ma meravigliosa!

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10 GENNAIO 2017

Mi sveglio al solito verso le 06,00 ma resto ancora a poltrire per una mezz’oretta.

Poi preparo i bagagli e scendo a fare colazione, abbondante.

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Pago e vado a a recuperare la moto in garage, la rampa è ripida, il portone non si apre e quando freno, la moto inizia a scivolare indietro, inesorabilmente!

 Allento il freno e la “guido” lentamente all’indietro.

Fortunatamente una vettura deve uscire, aspetto che parta e la seguo, sperando che mi lasci spazio per uscire dalla rampa!

Così è, mi metto in strada, direzione Madrid – Guadalajara, ma mi fermerò prima, ad Alovera.

Il cielo è pesantemente nuvoloso e non promette nulla di buono.

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Più si sale e più la temperatura si abbassa, l’asfalto è lucido e quindi massima attenzione, le gomme tassellate sono ottime per neve e strade sterrate, ma per asfalti bagnati…

Salgo fino ad oltre 1.100 metri slm, e finalmente ecco  le prime gocce sulla visiera!

Fortunatamente solo spray…però sento un insolito brivido lungo la schiena, la temperatura è bassa, ma per niente vicino allo zero, per cui mi fermo in un’area di servizio.

Come pensavo: uno spinotto del giubbino termico si è scollegato, ricollego e riparto.

I km da percorrere sono pochi, 265 circa, quindi un’inezia.

Finalmente in vista di Guadalajara, la supero ed esco ad Alovera.

Il navigatore mi porta fino davanti casa dell’amico biker, che stava aspettandomi.

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Saluti e sfottò di rito!

Ora e per un paio di giorni, niente moto, solo turismo assistito.

Mi sistemo, aspettiamo la moglie che rientri dal lavoro, poi smonto una lampadina del Varadero che si è bruciata e lo specchietto retrovisore di destra che continua a muoversi.

Andiamo in un autoaccessori e troviamo quello che serve, di là ci dirigiamo ad una concessionaria BMW, l’amico vorrebbe prendersi un RT 1200, io non sono un amante delle BMW, ma devo dire che l’RT è una gran bella moto, confortevole ed affidabile…almeno così dicono.

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Si discute sul prezzo e credo che domani  farà l’acquisto!

A domani, con la temperatura primaverile in calo, alle 22,00 era 9,5°.

11 GENNAIO 2017

Alle 0800 è ancora buio, ovvio, siamo ad ovest…..

Mi alzo con calma, estrema calma, oggi piccole cosucce sulla moto: cambio lampadina bruciata del faro anteriore di sinistra, sostituzione dello specchietto retrovisore di destra, oliare la catena, issare la bandiera spagnola a fianco di quella italiana.

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IMG_1968IMG_1969L’insegna dei Gatti Neri passa dietro appesa al bauletto, è l’ultimo viaggio con questa insegna, dovevo portarla ai Pinguinos 4 anni fa, non ci sono arrivato, ma ora la porterò fino a là, costi quel che costi!

Poi dal prossimo viaggio metterò al vento la mia insegna: “BORN TO BE VAGABOND!”

Sistemata la moto, con l’amico biker andiamo al centro commerciale, uno dei tanti, questo è riservato a prodotti agricoli, una specie di Consorzio con spaccio alimentare, hanno attrezzatura per la produzione del miele…

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C’è di tutto e di più, anche prosciutti con prezzi da oreficeria!

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…birra e vino di produzione locale….

IMG_1978IMG_1979Fatta spesa, rientriamo, sono circa le 11,00 quindi, ora di spuntino….

Prosciutto, pomodori sott’olio, pane fresco…etc …etc…

Alle 14,30 rientra la signora e si va a pranzo!!

Costicine al Buffalo Grill, squisite!

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Finalmente sazi (….) ci dirigiamo verso Madrid, dobbiamo vedere un BMW di 6 mesi , bella, praticamente nuova, immatricolata a Luglio 2016, 5.000 km…la prenderei anch’io, faremo sapere, il commercio è fatto anche di questo.

Giretto a dare un’occhiata ad un’armeria della Polizia, tanti articoli ma niente di interessante, gran parte buffetteria e torce, oltre a numerosi modelli di giubbini antiproiettile.

Sosta per una “cagna” in un baretto e ci tuffiamo nel traffico del rientro che a quest’ora è veramente intenso.

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..una splendida visione della cattedrale ortodossa al tramonto….

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Siamo a casa, aspettiamo di cenare…..

Cena, chiacchierata e report.

Notte

12 GENNAIO 2017

Come sempre albeggia verso le 08,15, quindi ci si alza con tranquillità, domani si sale sulla Sierra per cui approfittiamo di questo lungo pit stop, da domani mi dovrò confrontare con freddo, strade fredde se non ghiacciate, speriamo non neve, ma non è da escludere.

Il programma è di salire domani mattina, iscrizione alla Motoconcentracion, notte brava e ripartenza il sabato pomeriggio.

Probabilmente sosterò per la notte ad Alovera per riprendere la strada la domenica mattina, devo essere a casa entro le 12,00 del 17 gennaio.

La mattina visita ad un centro per materiale edile e poi un ipermercato, i prezzi sono decisamente più convenienti, soprattutto ai banchi alimentari, il pesce ha dei prezzi incredibili, nell’occasione prendo una bottiglia, l’unica disponibile, di 1866, brandy spagnolo, che mi ha chiesto l’amico Moretuzzo, modico prezzo di euro 42,28.

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Rientro per pranzo, nel pomeriggio si vedrà.

Intanto una pennica ristoratrice, poi si sgombera uno stanzino, occupato da una cisterna di vetroresina che contiene ancora un ettolitro abbondante di gasolio.

Alla fine belli maculati del nobile liquido, rientriamo, sciacquata e cena.

Domani si sale!

13 GENNAIO 2017

Partenza appena fa chiaro, cioè, come sempre, 08,15 – 08,30…

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Direzione Segovia – Cantalejo, l’aria è frizzante ma il tempo è bello, temperatura primaverile, sui 14°.

Il traffico è intenso, si sale verso il tunnel Guadarrama e la temperatura si abbassa, inizia anche a soffiare un bel venticello, abbastanza forte da costringermi a rallentare.

La temperatura si abbassa ulteriormente, in prossimità dell’ingresso del tunnel  4°!

Lascio alle spalle la Castilla La Mancha, Comunità di Madrid ed al di là del tunnel entro in Castilla y Leon, Comunità di Segovia che mi accoglie con un bel – 2°!!

Tempo uggioso, nebbia e freddo.

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Ci fermiamo per un caffè ed un mini breakfast, un uovo in camicia, ed incontriamo un padovano stabilitosi da queste parti, ormai da una decina di anni, moglie spagnola, si trova benissimo, a parte la scarsità di lavoro.

IMG_2118Un po’ di chiacchiere e si riparte.

Finalmente Cantalejo!

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Iscrizione, l’addetta alla registrazione mi chiede se i 2.097 km sono reali…..mi astengo dal commento che mi verrebbe spontaneo, lei non mi conosce ed io sono un gentleman.

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 Immediato giro all’interno della location, non male ma pochi bikers, pochissimi stand, scarsi i punti di ristoro, il gazebo con il materiale della Motoconcentracion , magliette, patches, etc etc è scarno ed è già senza taglie…

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Compriamo l’indispensabile, patches e una maglietta.

Rientriamo a Turegano, a 16 km  da Cantalejo, abbiamo trovato una sistemazione in albergo, non male, con annesso ristorante.

IMG_2018IMG_2019IMG_2020E’ ora di pranzo, ora spagnola ben si intende, quindi pranziamo.

Ottimo cibo, vino di un buon carattere, digestivo “Yerbas”, a volontà…

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Il post pranzo richiede un bella pausa per recuperare le forze…

Alle 17,30 c’è l’assembramento in piazza, giusto davanti all’albergo, per quello che loro chiamano “aperitivo”, ma che di fatto si traduce nella distribuzione di un panino con salamino.

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A seguire la cerimonia delle bandiere, una decina di moto, me compreso , per portare fino all’ingresso del castello, 5 bandiere di diversi stati che rappresentano i 5 continenti, scortati da 5 moto con torce.

Il castello è bellissimo da vedere dal basso, incombe sul centro del paese ed è illuminato con sapiente maestria.

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Nel approntarci alla “parata” facciamo conoscenza con una coppia di Cuneo, anche loro hanno superato l’età della pensione e se ne vanno in giro in camper con al traino , per questa occasione, una bellissima Moto Guzzi 850 dei Carabinieri, perfettamente conservata e con tutti gli accessori.

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Loro sono veterani del raduno de “Los Pinguinos” e non fanno fatica ad ammettere che questa riedizione è decisamente al di sotto di quella originale, di Valladolid, dove confluivano dalle 30 alle 45 mila moto!

Partiamo in ordinata fila indiana verso il castello, siamo immortalati dai fotografi ufficiali dell’evento, ci rivedremo sul loro sito web.

Ritirata di pochi minuti in albergo e si ritorna a Cantalejo, questa volta in macchina, mi sono alleggerito, ho tolto i capi tecnici per la moto e quindi preferisco approfittare del passaggio gentilmente offertomi.

La temperatura sta scendendo, il telegiornale dice che tutto il Nord della Spagna è sotto una tormenta di neve!

Mi torna alla mente il mio precedente viaggio, quando rimasi bloccato per tre giorni per la neve ed il ghiaccio, e con me diverse migliaia di motociclisti, quell’anno, all’appello ne mancarono 9.000!

All’ufficio registrazioni degli arrivi, fino alle 21,00 , erano presenti 5 italiani: i 2 di Cuneo (Camper), il mio collega che aspetta gli arrivi la moto ma è in macchina, io , IN MOTO, ed il 5° che non abbiamo incontrato ma che spero sia un biker…

L’affluenza è modesta, sebbene a mezzanotte si festeggerà la “Notte Vieja” e di conseguenza il “Feliz Ano Nuevo” dei Moteri.

Fa decisamente freddo, siamo sotto lo zero di parecchi gradi.

Incontriamo gli amici cuneesi e ci andiamo a sedere davanti ad un fuoco, ne ardono diversi nella zona dei camper, gli altri falò sono tutti nella zona del camping.

IMG_2035IMG_2034IMG_2036Il marito stappa una bottiglia portata da casa, vino rosso, amabile, pochi gradi.

Si sta avvicinando la mezzanotte, ci portiamo al di sotto del palco, il piazzale è pieno ma niente di più di qualche centinaio di persone, non credo superino i 1.000

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IMG_2045Finalmente scocca!

14 GENNAIO 2017

 

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Iniziamo il Nuevo Ano Motero con una fetta di panettone ed una bottiglia di Spumante, sempre a cura dei nostri amici.

Chiacchiera dopo chiacchiera si fa l’una e , complice il freddo pungente, decidiamo di tornare in albergo.

Appena in centro a Cantalejo, una nutrita pattuglia di Guardia Civil, almeno 5 macchine ed una dozzina di uomini.

Ovviamente ci fermano, macchina con targa italiana…

Il tenente è molto gentile, controlla i documenti, poi gli facciamo omaggio di un calendario della Benemerita e ci ringrazia calorosamente.

Finalmente in camera!

Sono quasi le due, ma il report reclama i suoi tempi, lo butto giù a penna e poi mi butto giù a mia volta.

Alle 0700 sveglia, preparativi, colazione.

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La moto è “congelata”, la temperatura ancora sotto zero.

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In macchina andiamo a salutare gli amici, prendiamo un caffè e ci accommiatiamo, gli lasciamo l’incarico di ritirare eventuali premi della lotteria e per i bikers più distant.

Nell’uscire non posso non notare, ancora, il numero impressionante di BMW, ed un buon 50% RT, e continuano ad arrivare….neanche le regalassero!

 

Il Varadero attende con ansia di essere scongelato, quindi, motori e via!

Il tempo è bello ma la temperatura….

Si intravedono le alture del tunel Guadarrama, con un cappello di nuvole, più saliamo e più fa freddo, all’imbocco del tunnel i soliti -2°, all’uscita 2.

Scendendo la situazione migliora, il sole induce a pensare al caldo mentre le mani urlano vendetta, naturalmente i guanti riscaldati nei bauletti…

Finalmente Madrid, traffico intenso, ci fermiamo in centro a mangiare un boccone e mentre siamo seduti mi arriva una notizia da Raoul, venduto anche il secondo King!

Bene, ma ora devo pensare cosa fare, vorrei cambiare completamente modello, sto pensando ed un…ROAD KING!!!

Casa, freddo, scarico i bauletti, registro lo specchietto di destra, pulisco la visiera del casco e report!

Domani mattina, all’alba (il solito orario) si parte.

Il programma sarebbe di arrivare a Nimes, per un totale di 926 km, ma dipenderà  da cosa troverò sulle alture verso Saragozza, siamo ad oltre 1.000 metri e una nevicata improvvisa o la strada gelata….

Ammesso che questo ostacolo non si presenti, dovrò fare i conti con il Mistral della Languedoc, e quello c’è sempre e normalmente intenso con raffiche violente.

Vedremo.

15 GENNAIO 2017

Con calma, con l’usuale estrema calma, mi alzo, colazione, carico la moto, saluto e parto.

Il tempo è discreto, temperatura sui 2 – 4 gradi, ma il vento la fa percepire attorno allo zero, comunque guido tranquillamente senza guanti termici.

Il traffico è ispano/domenicale, di prima mattina praticamente assente!

Inizio a salire, la temperatura ,ovviamente, inversamente proporzionale.

Vedo un mezzo spargisale in azione, se da un lato la cosa mi consola, dall’altro mi fa tenere gli occhi fissi sull’altimetro del navigatore e sull’asfalto.

All’andata avevo registrato mentalmente l’altezza massima a poco più di 1.100 slm, ma ora che penso alla possibilità della strada ghiacciata, controllo meglio, nel tratto da Siguenza a Calatayud, si superano, sebbene di poco, i 1.200.

Quota più che adatta per ghiaccio per terra, nevischio, pioggia…

Fortunatamente gli spagnoli abbondano nello spargere sale.

Ma sapendo che io sarei passato di lì, Giove Pluvio attendeva tranquillo e appena mi ha intravisto ha aperto il rubinetto.

Non intensa, non a scrosci, ma uno spray continuo, non abbastanza importante da farmi fermare per indossare l’antipiogga.

Scendendo verso Saragozza vedo sereno all’orizzonte, quindi si asciugherà da solo il Goretex.

Ecco il sole.

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Comincia però a soffiare il vento, prima leggero, poi sempre più impetuoso, non proprio come il Mistral ma siamo da quelle parti..

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Arrivato alla piana di Muela, vedo una distesa di pale eoliche che girano vorticosamente, di concerto girano anche quelle del biker, anche se non sono eoliche!

Quindi, tra prima e dopo Saragozza mi sciroppo un’ottantina di km di vento forte, per fortuna la direzione d’arrivo è quasi sempre ad ore 10, ciò significa che arriva di fronte, leggermente a sinistra, ma si può contrastare bene.

Faccio uno stop per un paio di foto, c’è una chiamata di Gino, l’amico di Cuneo che parte oggi da Cantalejo, lo richiamo, ha ritirato in nome mio il premio per il solitario arrivato da più lontano, bene!

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Mi informa che sta cadendo un pò di nevischio, quindi penso che la mia decisione di passare per il mare sia stata la più giusta…..

Aspetta Silvio…..aspetta …

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Esco da Barcellona e ricomincia il vento, ma questa volta subito intenso, violento, disordinato, arriva da tutte le direzioni.

Faccio fatica a mantenere la moto sulla mia corsia, spesso le folate di vento mi fanno piegare pericolosamente.

I cartelli “VIENTO FORTE” si susseguono.

L’idea è quella di arrivare a Montpellier, se non a Nimes, in modo da lasciarmi alle spalle la zona ventosa, perchè se qui la tramontana è forte, non oso pensare cosa sarà il MIstral.

Ad ogni buon conto 700 km li ho macinati, tutto quello che farò ancora è tutto di guadagnato.

Decido di fermarmi a La Jonquera per fare il pieno, così potrò attraversare tutta la zona ventosa senza dovermi fermare.

Pago, metto in moto, mi avvio e…..per un pelo vado a terra!

La forza del vento è aumentata talmente che è impossibile governare la moto, proseguire significherebbe finire certamente a terra e magari sotto le ruote di qualche TIR, ergo, camera nel motel di frontiera.

Inoltre la temperatura si è abbassata notevolmente, brutti nuvoloni hanno ricoperto il cielo, niet! si trascorrerà la notte qui.

Non c’è il ristorante, ma a mali estremi…King Burger con patatine!

Speriamo che durante la notte si calmi e che domani possa riprendere la strada, se così fosse, teoricamente potrei fare i 1.2000 km tutti in un  tiro, ma molto più saggiamente, ne farò 8/900 , passerò la notte nei dintorni di Brescia, per essere a casa martedì prima di mezzogiorno.

Sempre che il vento cali…

A domani.

16 GENNAIO 2017

La notte quasi insonne.

Le varie ipotesi vengono esaminate, ma quello che è certo è che se il vento persiste con questa intensità, sarà impossibile muoversi.

Poco male, la camera sarà sicuramente disponibile ed il King Burger non chiuderà di certo!

Continuo a controllare le previsioni meteo, ma sembrerebbe che la situazione peggiore si stia delineando in Francia, vento forte e pioggia, qui sembrerebbe calare il vento…ma l’albero fuori dalla finestra segnala il contrario.

Verso le 05,00 mi arriva un messaggio confortante dalla Spagna: ” A La Jonquera si prevedono raffiche fino ad 80 km/h, neve su tutta la Spagna, leggermente migliore, ma non confortante, per la Francia”…

Bene, mi consulto con i miei neuroni e decido che;

  • tornare indietro a Barcellona per aspettare domani e prendere un traghetto per Genova:JAMAIS!!! Chi si astiene dalla lotta….e mia mamma era una brava donna, quindi ESCLUSO!
  • Aspettare che faccia giorno e valutare la situazione: potrebbe essere la soluzione più logica e normale, mah…io tutto sono meno che normale, guardo il mio albero di riferimento, mi pare che le fronde ondeggino un po’ meno violentemente di ieri
  • Partire al più presto, anche con il buio, se il vento non sarà impetuoso, potrei guadagnare qualche km verso casa, se invece dovesse essere proibitivo, rientrare , se possibile, ed attendere tempi metereologici migliori

Nella valutazione dovrebbe prendere un posto importante la mia sana abitudine di non partire al buio, per evitare di non vedere eventuali lastre di ghiaccio, ma in questo momento prevale l’audacia: mi vesto e scendo!

Il consierge, quando mi vede vestito da “motero”, sgrana gli occhi e mi chiede, cortesemente dove devo andare, gli dico “In Italia”, più sgranati di così non si può , ma il dondolio sconsolato della testa è più che eloquente.

Mi informa che le notizie sono pessime, la Francia sarà sotto una coltre di neve…

Bene, tempo ideale per testare , ancora una volta, le mie gomme tassellate ed, eventualmente, chiodate.

Pago, saluto ed esco, ma non pago delle brutte notizie ricevute fino ad ora, quando incrocio quattro camionisti spagnoli che stanno entrando nel bar, chiedo loro se hanno aggiornamenti sullo stato dell’autostrada in Francia.

Spiacenti, arrivano da Barcellona, fino qui la strada  è buona, al di là del confine…ad ogni buon conto un “Cuidado con la moto!” ed un “Buen viaje y suerte!” scalda il cuore!

Motore e via!

Il vento è di intensità più che accettabile, anche se qualche raffica improvvisa mantiene il sistema nervoso in continua allerta, soprattutto quando sorpasso un TIR o quando mi sorpassano.

E’ buio, non vedo la situazione della strada, la temperatura è sotto lo zero, quindi il gelo potrebbe essere in agguato.

Procedo spedito ma con prudenza, in prossimità di Perpignan il traffico aumenta e continua intenso.

All’improvviso uno spruzzo d’acqua sulla visiera!

Ci siamo?

Guardo in alto, ma è buio, intravedo nuvole ma non riesco a quantificare l’eventuale carico di pioggia, ad ogni buon conto solo uno spruzzetto e niente più.

Non posso incrociare le dita perchè sono artigliate sulle manopole.

Proseguo, alle 08,20 l’alba!

Meravigliosa!

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Un colore rossastro che precede il levar del sole, si vedono le nuvole ma il tempo sembrerebbe volgere al meglio.

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I km scorrono, il sole si alza, la temperatura no, mi guardo in giro: nessun segno di neve o nevischio, anzi, non fosse per le mani che mi dicono che siamo sotto lo zero, direi che potrebbe essere una splendida giornata.

Il traffico è intenso, soliti rallentamenti all’altezza delle principali uscite: Montpellier, Nimes e deviazioni.

Io proseguo imperterrito, felice che le previsioni, fino ad ora si siano rivelate di Baracchiana memoria.

Mantengo una media di 100 km/h, voglio avvicinarmi il più possibile a casa, se la situazione dovesse peggiorare almeno avrei meno km da percorrere domani.

Durante una sosta per pieno e cappuccino, vedo un bel po’ di soldati dell’ Armée Francaise, trasportati a cassone sui camion, che si riversano nell’autogrill, infreddoliti, a loro dire la temperatura si aggira sui -6*… le mie mani non mentono.

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Ho indossato il giubbino riscaldato, ma non i guanti, per ora non soffro al punto di dovermi fermare per indossarli.

La strada scorre veloce sotto le ruote, io mi sento ottimista ma tengo sempre d’occhio il “piano di sopra” che si mantiene terso e limpido, alla faccia delle previsioni catastrofiche.

Quando poi arrivo in prossimità di Nice, il cielo si rannuvola pesantemente e la temperatura si abbassa ulteriormente, speriamo bene.

Ma alla vista del mare, del mio mare, il sole torna a splendere!

Nice, Monaco, Mentone, finalmente l’Italia!

All’ingresso dell’autostrada un bel cartello “Vento forte da Sanremo a Savona”, beh, per uno come me che ci è nato da queste parti e che conosce le folate di vento sui viadotti, oltre a quello che ho provato ieri sera a La Jonquera, questo avviso mi fa un pochettino sorridere.

E non dovevo proprio sorridere, anzi!

Mai provate, su questa autostrada, folate di vento così violente!

I viadotti lunghi sono una tortura, la moto va di qua e di là, a volte avvicinandosi pericolosamente al guard rail, senza che io possa minimamente impedirlo, per consolarmi, a Savona, un altro cartello che informa che il vento forte sarà fino a Voltri, tanto vale scrivere fino a Precenicco!

Finalmente il bivio per Alessandria – Milano, il vento persiste ma con meno intensità, il freddo invece aumenta, il Passo del Turchino non è innevato ma la sede stradale è completamente bianca a causa del sale che continua ad essere sparso dalle macchine operatrici.

Questo significa che il freddo non cala, e si sente.

Altro bivio, quello per Milano e poi Piacenza, comincio ad intravvedere la possibilità di fare rientro a casa questa sera, so che da Piacenza a casa servono 4 ore, sono le 14, 00 quindi potrebbe essere più che possibile.

Il tratto da Piacenza a Brescia è notoriamente MOLTO freddo, lo è stato all’andata e non si smentisce al ritorno.

La moto vola!

Come gli ormai storici buoi, ha sentito l’odore della stalla ed il Mitico VARADERO non si ferma più, quasi quasi nemmeno per il rifornimento!

Cala la sera, sono a Padova ed i brividi di freddo, nonostante il giubbino, si fanno frequenti e fastidiosi, ma la causa è la stanchezza e lo stress.

Sorpassare richiede sempre più attenzione e lo sguardo nel retrovisore sempre attento.

Comincio a vedere neve nei campi a lato, sto arrivando a Latisana, esco e dopo pochi minuti suono il campanello di casa!

Scendo e bacio la mia cavalcatura!

IMG_2082IMG_2079Varadero quanto ti amo!

Fine del viaggio: un totale di 1.153 km tutti in un tiro, non male.

Al prossimo viaggetto!

DETTAGLI TECNICI:

  • KM totali percorsi: 4.196
  • Consumo: media di 15 km/lt
  • attrezzatura: chiodi della Best Grip

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.faretto :

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Navigatore ZUMO 550 (Fabio Chiuppani)

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Tenda canadese 2 posti Ferrino:

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…il secondo posto è per il Pinguino….

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Sacco a pelo Millet: (Vidussi)

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Stufa da campeggio Fiascaris (UD)

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Guanti invernali Dainese in goretex (Motoshop Pignolo)

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Casco modulare Shoei (Motoshop Pignolo)

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..aerografato da Maurizio Forestan…

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Moffole paramani Givi

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Intimo Odlo (Vidussi)

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Completo in Goretex Dainese (Motoshop Pignolo)

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Air bag Elite Italia

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Pettorina e guanti termici Klan

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Collare in lana merinos (Amazon)

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Fascia renale leggera in neoprene (Louis)

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Collare stop wind

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stivaletti invernali Dainese (Motoshop Pignolo)IMG_2120

per concludere, una buona attrezzatura risolve buona parte dei problemi.